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ASSISTENZA AL PERCORSO

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Importante da sapere

COSA DEVO EVITARE IL 1° MESE?

  • zucchero
  • aceto
  • miele, propoli
  • gomme da masticare e caramelle
  • semi
  • latte, bevande di soia/riso/avena, infusi alla frutta
  • alcool
  • caffè d’orzo e ginseng
  • evitare di bere caffè o tè oltre le ore 14

CONSIGLIATO DA LEGGERE

MetodoBianchini® non è una dieta ma un percorso alimentare – educativo per imparare a volersi bene sfruttando le potenzialità del cibo.

COME SI PUO’ CERCARE DI MIGLIORARE IL BENESSERE ATTRAVERSO IL CIBO?

mantenendo un corretto controllo ormonale!

Gli ormoni regolano:

  • tutti gli organi
  • il metabolismo
  • la pressione sanguigna
  • la glicemia
  • la frequenza cardiaca
  • la temperatura corporea
  • l’umore e desiderio sessuale

GLI ORMONI SONO IN GRADO DI DETERMINARE LO STATO DI SALUTE O DI MALATTIA (https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/cose-il-cancro/ormoni-e-cancro)

Purtroppo nel nostro Paese il sapere legato all’importante ruolo tra alimentazione e ormoni è sicuramente trascurato e questa è una grave mancanza nell’approccio alla salute, perché OGNI VOLTA CHE MANGIAMO, IL NOSTRO CORPO REAGISCE CON UNA RISPOSTA ORMONALE!

SE CORRETTA può prevenire patologie, migliora il benessere, rallenta l’invecchiamento, mantiene il peso forma.

SE SBAGLIATA si ha un’alterazione della produzione ormonale che causa uno sconvolgimento metabolico con conseguente aumento di INFIAMMAZIONE cellulare.

L’INFIAMMAZIONE CELLULARE È IL PUNTO DI PARTENZA DI TUTTI I DISTURBI E PATOLOGIE!

QUALI SONO I DISTURBI PIU’ COMUNI CAUSATI DA INFIAMMAZIONE CELLULARE?

  • Gastrite/reflusso/cattiva digestione
  • ipertensione
  • eczemi/acne
  • Cistite
  • Intolleranze
  • Cellulite/ritenzione
  • Dolori articolari
  • Emicrania
  • Ansia
  • Insonnia

 

QUALI SONO LE PATOLOGIE CAUSATE DA ECCESSIVA INFIAMMAZIONE CELLULARE?

 

COME RIDURRE IL LIVELLO DI INFIAMMAZIONE?

NUTRENDOSI CORRETTAMENTE!

MetodoBianchini® dà l’opportunità di incrementare la propria conoscenza e consapevolezza riguardo al modo di nutrirsi, attraverso un percorso alimentare personalizzato in logica biochimica pensato per migliorare il benessere complessivo. 

Un metodo innovativo perchè offre la possibilità di mangiare anche alimenti VIETATI dalle diete ma combinati ed assunti all’orario corretto rispettando il naturale orologio biologico, soddisfacendo il cervello e il palato; una RIVOLUZIONE rispetto ad una dieta ipocalorica e restrittiva! Ricordati che la cosa più importante è saper utilizzare e combinare in ogni pasto tutti e 3 i nutrienti fondamentali: carboidrati, proteine e grassi.

DI CUORE, BUON PERCORSO.

Modalità di preparazione e condimenti dei cibi

Al di là di aver raggiunto il peso prefissato in termini di kg posso pensare di aver raggiunto il peso forma (ovvero il mio peso ideale in quel determinato periodo della mia vita) quando non perdo peso per circa 30 giorni consecutivi senza commettere nessuno sgarro (sia alimentare, sia assumere farmaci, sia fare sport).

In questo caso consiglio di passare al mantenimento.

 

 

Quando mi viene posta questa domanda onestamente mi cadono le braccia e mi chiedo se lo studio, gli sforzi e la passione che metto nel mio lavoro abbiano davvero un senso…

Come puoi pensare di intraprendere un percorso di conoscenza e consapevolezza alimentare dove investi impegno, tempo e denaro e poi tornare a mangiare come prima??

Non avrebbe alcun senso! MB è uno stile di vita, non una dieta da seguire per un tempo limitato.

Se nel tuo menu è presente la pasta o il riso a colazione non devi mettere il sale in acqua di cottura.

L’amido, derivante dagli alimenti come pasta e riso, viene convertito in glucosio. Il glucosio viene assorbito ad opera di una proteina carrier, un trasportatore che utilizza come propellente il cloruro di sodio (ovvero il sale!). Di conseguenza, una maggiore presenza di sodio equivale a maggiore assorbimento di glucosio, con l’effetto di generare un repentino aumento dei valori di glicemia e indurre il rilascio di molta insulina, ormone deputato alla liposintesi (ovvero ingrassamento!).

Quindi…il sale va usato solo sulle proteine (carne, pesce, uova) e mai sui carboidrati (verdure, pasta, riso).

 

Al giorno d’oggi ancora molti dicono di bere latte per evitare l’osteoporosi o comunque per aumentare la quantità di calcio del loro organismo.

Ciò poteva essere corretto in passato, quando l’alimentazione era povera di proteine animali e il latte vaccino era sano, ma oggi, a causa dell’inquinamento, delle piogge acide e dei mangimi chimici è vero l’opposto e cioè che l’assunzione di latte causa perdita di calcio dall’osso.

Che il latte contenga effettivamente molto calcio e che questo sia utile per l’osso è indubbio, ma è altrettanto indubbio che gli studi scientifici non documentino una riduzione del rischio di fratture ossee proporzionale al consumo di latte. Purtroppo, però, i risultati degli studi scientifici che non sono “utili” a chi deve vendere un prodotto, non vengono fatti conoscere né ai medici né alle persone, perché troppo spesso non vengono diffusi dai media e pertanto non raggiungono una copertura sufficiente per rimuovere i pregiudizi radicati nella mente di chi non si tiene costantemente aggiornato sugli sviluppi della ricerca.

Per quanto riguarda gli adolescenti, uno studio prospettico dell’Università di Harvard ha dichiarato che per ogni bicchiere di latte consumato quotidianamente fra i 13 e i 18 anni il rischio di fratture dell’anca in età adulta non diminuisce nelle femmine e addirittura aumenta significativamente del 9% nei maschi.

Perché il latte fa male?

Il latte attuale è un alimento che aumenta l’acidità generale dell’organismo (analogamente a quello che fanno i cibi industriali, i farmaci e qualsiasi sostanza chimica estranea al nostro corpo) e dato che il nostro organismo non lavora bene in ambiente acido (l’acidosi altera il funzionamento delle nostre reazioni enzimatiche), per contrastare questa acidità richiama sali di calcio dall’osso, demineralizzando quindi quest’ultimo e predisponendolo a possibili fratture future.

Qual è il latte peggiore?

Il latte di mucca è sicuramente il peggiore, mentre quelli di pecora e di capra, se gli animali sono stati allevati biologicamente, hanno una composizione più salutare di quello di mucca e quindi sono più accettabili anche se dobbiamo ricordare che le pecore e le capre, allevate biologicamente, mangiano molta erba inquinata perché bagnata dalle piogge acide (ricche di sostanze chimiche cancerogene a causa dell’inquinamento ambientale).

E’ bene aggiornare continuamente le nostre conoscenze alimentari, perché ciò che andava bene 40-50 anni fa non è assolutamente detto che vada bene anche oggi. 

Inoltre, dato che il Ministero Statunitense dell’Agricoltura (USDA) consiglia a tutti gli americani (dai bambini agli adulti, gravide comprese) di bere 3 o più di 4 bicchieri di latte al giorno e poiché sappiamo che l’USDA non è indipendente da forti pressioni industriali, consiglio anche di vagliare attentamente tutte le informazioni che ci giungono e di controllare sempre che siano prive di conflitti di interesse dichiarati o politicamente sospetti.

Per concludere il discorso sull’utilità del latte, sconsiglio vivamente di berlo:

  • ai “piccoli” perché sono troppo piccoli e deboli a livello immunitario e a livello di sviluppo biologico per difendersi dai danni del latte
  • ai “grandi” perché sono troppo grandi per fare ancora i piccoli e aver bisogno di essere allattati da un alimento tossico che, tra l’altro, non appartiene alla nostra specie.

 

Spesso le persone banalizzano i primi chili che perdono velocemente nel primo mese come “vabbè, è soprattutto acqua”, senza capire veramente l’importanza di questo calo iniziale.

 

Si tratta infatti di un segnale molto importante. In parte questo calo di peso è infatti dovuto all’esaurimento delle scorte di glicogeno, a cui è legata l’acqua, ma soprattutto al calo del livello di insulina, che provoca l’escrezione di sodio e acqua da parte dei reni. 

 

In seguito all’escrezione del sodio che era trattenuto nei reni per via dell’insulina costantemente elevata, viene rilasciata una grande quantità  di liquidi. 

La frutta non è un alimento essenziale vista l’enorme quantità di zuccheri che contiene.

Ad ogni modo, consapevole di ciò, se desideri la frutta fallo presente alla tua prossima consulenza.

MetodoBianchini ti offre anche questa straordinaria possibilità! 

Dal 2° mese puoi mangiare un pò di dolce appena concluso il pranzo o la cena. In questo caso devi però assolutamente evitare di mangiare il contorno di verdura. Quindi: pesce o carne + dolce.

Utilizza una delle ricette dolci MB che hai per la colazione.

La vita è troppo bella per mettersi a dieta! 

Nei primi 30 giorni bisogna evitare qualsiasi tipo di alcolici.

Dal 2° mese in poi posso bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso devo evitare di mangiare il contorno di verdura (perchè il vino è già un carboidrato). Ovviamente in questo modo mi sazierò di meno.

Dal mantenimento posso gestirmi liberamente.

PROTEINE, GRASSI E CARBOIDRATI.

Se una persona smettesse di mangiare proteine, probabilmente morirebbe in qualche mese.

 

Se smettesse di mangiare grassi, morirebbe molto prima.

 

Ma se smettesse di mangiare carboidrati sfavorevoli come farinacei, dolciumi e alcool, sarebbe a posto per tutta la vita ed anzi sarebbe più in salute e con meno malattie degenerative.

MetodoBianchini è rivoluzionario perchè ti dà la possibilità di mangiare anche i carboidrati sfavorevoli ma al giusto orario biologico (colazione) permettendo di soddisfare il palato e il cervello, dimagrire e migliorare il benessere!

Cosa vuoi di più dalla vita?

 

ASSOLUTAMENTE NO! 

Anzi è esattamente il contrario.

Durante la fase di “attacco” del 1° mese non si possono assumere alcolici ne aceto perchè entrambi sono liquidi stimolatori di Gastrina, ormone secreto dall’apparato gastrointestinale, che stimola la secrezione dell’ormone chiamato Insulina che a sua volta genera la liposintesi (ingrassamento).

Se il suo medico curante è stato avvertito della sua malattia ed è d’accordo nel proseguire il percorso il consiglio è quello di non saltare l’appuntamento, Paolo Bianchini può farle le giuste variazioni del menù per riprendere nei migliori dei modi il percorso di benessere e dimagrimento, deve considerare che praticamente tutti i farmaci interrompono il dimagrimento.

In generale la quantità di acqua ideale si aggira tra 1,5/2 lt di acqua al giorno, per chi fa sport 3lt. Per il metodo è indifferente se naturale o gasata e se assunta a pasto o fuori pasto, l’importante è bere*!

Per facilitare l’assunzione di liquidi si possono assumere durante la giornata anche tisane alle erbe amare, NO infusi alla frutta, liquirizia, menta o con più di mezzo succo di limone al giorno*.

*L’acqua è in grado di penetrare nelle sostanze alimentari e dall’apparato digerente, attraverso il sangue, raggiunge tutti gli organi ed elimina le sostanze dannose dal corpo. Ecco perchè è indispensabile fornire acqua all’organismo!

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante e non si può usare da mettere nell’acqua.

A piacere ma al massimo entro le ore 14 e amari. Per il resto della giornata si possono bere tisane alle erbe amare (no infusi alla frutta) ed ovviamente acqua naturale o gasata (meglio se povera di sodio).

Vedi se vuoi anche domanda n° 9 in “Chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti nel menù”

Se ho terminato il percorso e sono nel mantenimento posso conciliare l’evento con il mio giorno libero e quindi sgarrare liberamente.

Se sono nella fase dimagrante devo ovviamente cercare di sgarrare il meno possibile prediligendo le proteine (carne o pesce). In queste occasioni speciali vanno bene anche tipi di carne o pesce che non sono presenti nel menù e possono essere cucinate come si desidera anche se sono unte, grasse o salate. Cosi facendo posso concedermi una fetta di torta o panettone, colomba ma devo evitare primi piatti e alcool.

 

Eviti di assumere altri cibi rispetto a quelli indicati nel suo menù. Può liberamente frullare i cibi indicati in modo da poterli mangiare senza nessuna difficoltà, continuare a dimagrire e accelerare la guarigione riducendo l’infiammazione. Unica accortezza eviti di mangiare le uova se sta assumendo antibiotici della classe dei sulfamidici.

La vera libertà è alimentarsi secondo ciò di cui ha bisogno il corpo, non di quello che ci impone il cervello o la società con le sue abitudini malsane.


Si ricorda che quando si sgarra nel 1° mese il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

CONSIDERANDO CHE:

  • Stia seguendo con scrupolo e perfetta aderenza le indicazioni del suo menù
  • Non stia assumendo farmaci come antibiotici, antinfiammatori, cortisonici o contraccettivi
  • Non stia vivendo un periodo di stress particolarmente intenso con nervoso ed arrabbiature quotidiane (attenzione perchè lo stress è deleterio per il dimagrimento e benessere)
  • Non abbia iniziato a praticare attività fisica intensa
  • Non stia fumando sigarette elettroniche con liquidi dolci o cremosi
  • Non stia usando dentifricio contenente dolcificanti artificiali come aspartame e saccarina

Ci sono altre 2 possibilità:

  1. Dopo un periodo dimagrante il corpo può decidere di prendersi un meritato “periodo di riposo” anche di a 2/3 settimane. Tutto ciò è fisiologico e bisogna accettarlo rimanendo sereni. Il dimagrimento riprenderà in maniera del tutto naturale. Se ci si stressa si blocca ulteriormente il dimagrimento!
  2.  Se è vicino al suo obiettivo significa che ha raggiunto il suo peso forma e il suo fisico ha trovato quell’equilibrio ideale per il quale oltre non ritiene di perdere peso. In questo caso l’aspetto in studio per il mantenimento.

La velocità di dimagrimento la decide il nostro organismo, ci possono essere dei giorni in cui non si dimagrisce ed è inutile stressarsi pesandosi ogni giorni, l’importante è pesare meno ogni fine mese. 

Quando si sgarra nella fase di dimagrimento il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

Questo accade indipendentemente dal tipo di sgarro che si commette, non esiste uno sgarro meno grave o più grave, non c’entrano nulla le calorie o i grammi!

Il miglior rimedio è quello di proseguire i giorni post sgarro seguendo alla lettera le indicazioni del menù, evitando qualsiasi personalizzazione.

Il nostro corpo considera uno sgarro che interferisce negativamente sul dimagrimento:

  • mangiare qualsiasi tipo di alimento biochimicamente non idoneo
  • Non rispettare gli orari dei pasti (7/8.30; 12/13.30; 19/20.30; a dormire entro le ore 23 e sveglia entro le ore 8)
  • saltare i pasti / digiunare
  • assumere farmaci, medicinali omeopatici o integratori solubili
  • praticare attività fisica che stressa il corpo

 

Praticare una regolare attività fisica fa certamente bene alla salute ed è consigliato dall’OMS ma ai fini del metodo non è necessaria perchè praticare sport può inibire il dimagrimento.

Vi spiego perché: durante l’attività fisica di intensità medio – alta il muscolo produce acido lattico, questo viene riversato nel sangue e trasportato nel fegato dove viene riconvertito in glucosio e riportato all’interno del muscolo. Questo glucosio in eccesso ovviamente passa nel pancreas dove secerne la secrezione di insulina che, a sua volta, inibisce la β-ossidazione ovvero quegli enzimi deputati al dimagrimento. Un processo fisiologico/biochimico semplicissimo ma che tutti (purtroppo) ignorano!

Come testimoniano i grandi medici dell’antichità, Ippocrate e Galeno, un corretto equilibrio alimentare è più importante di fare esercizio fisico.

Una volta raggiunto il dimagrimento desiderato si può  chiaramente svolgere regolare attività fisica.

Quando ci si alimenta in maniera corretta ed equilibrata si producono alcuni ormoni definiti della “Sazietà”.

Uno di questi ormoni si chiama Colecistochinina (CCK)  ed è un ormone secreto dopo un pasto dal duodeno.

 

La conoscenza del sistema biologico che regola la fame e la sazietà è fondamentale per prevenire l’aumento eccessivo di peso, la diminuzione del metabolismo e linvecchiamento precoce.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne e meno dimolti frutti!. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA

Questa è una delle domande che mi porgete più di frequente. Vi darò una spiegazione semplice e soprattutto scientifica perché ci sono dei fondamenti biochimici ben precisi.

Sapete bene che con il metodo si insegna ad utilizzare tutti gli alimenti, anche quelli vengono vietati nelle diete, tuttavia, nella fase dimagrante il primo piatto (precisamente spaghetti o riso) è presente solo a colazione. Al risveglio, tra le 7 e le 8.30, il nostro corpo raggiunge il picco massimo di produzione dell’ormone cortisolo (detto anche ormone dello stress) che tra i molti effetti negativi ne ha uno molto positivo: aiuta a mobilitare i grassi in eccesso. Assumere in questo momento della giornata alimenti potenzialmente ingrassanti come spaghetti o riso in realtà NON INGRASSA, soddisfa il palato e il cervello! Tra l’altro, il nostro organismo, seguendo un preciso ritmo metabolico nelle ore del mattino favorisce la glicolisi (cioè metabolizza il glucosio).

Se dovessimo mangiare spaghetti / riso a pranzo o cena ingrasseremmo. In sostanza è come assumere un farmaco in un’ora corretta oppure sbagliata,  vi è una netta differenza!

Ovviamente questo “giochino” non funziona con tutti i tipi di carboidrati (biscotti, brioche, fette biscottate, ecc) che contengo anche molti zuccheri aggiunti.

Bisogna solo abituarsi qualche giorno a questo cambiamento.

Quando si raggiunge il mantenimento qualsiasi tipo di pasta o riso potrà essere assunta liberamente anche a pranzo o cena ma a quel punto saremo consapevoli di assumere un alimento in un orario errato per il nostro organismo e quindi non idoneo alla nostra salute.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI SPAGHETTI O RISO A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Chiarimenti su cibi e abbinamenti proposti nel menù

Al di là di aver raggiunto il peso prefissato in termini di kg posso pensare di aver raggiunto il peso forma (ovvero il mio peso ideale in quel determinato periodo della mia vita) quando non perdo peso per circa 30 giorni consecutivi senza commettere nessuno sgarro (sia alimentare, sia assumere farmaci, sia fare sport).

In questo caso consiglio di passare al mantenimento.

 

 

Quando mi viene posta questa domanda onestamente mi cadono le braccia e mi chiedo se lo studio, gli sforzi e la passione che metto nel mio lavoro abbiano davvero un senso…

Come puoi pensare di intraprendere un percorso di conoscenza e consapevolezza alimentare dove investi impegno, tempo e denaro e poi tornare a mangiare come prima??

Non avrebbe alcun senso! MB è uno stile di vita, non una dieta da seguire per un tempo limitato.

Se nel tuo menu è presente la pasta o il riso a colazione non devi mettere il sale in acqua di cottura.

L’amido, derivante dagli alimenti come pasta e riso, viene convertito in glucosio. Il glucosio viene assorbito ad opera di una proteina carrier, un trasportatore che utilizza come propellente il cloruro di sodio (ovvero il sale!). Di conseguenza, una maggiore presenza di sodio equivale a maggiore assorbimento di glucosio, con l’effetto di generare un repentino aumento dei valori di glicemia e indurre il rilascio di molta insulina, ormone deputato alla liposintesi (ovvero ingrassamento!).

Quindi…il sale va usato solo sulle proteine (carne, pesce, uova) e mai sui carboidrati (verdure, pasta, riso).

 

Al giorno d’oggi ancora molti dicono di bere latte per evitare l’osteoporosi o comunque per aumentare la quantità di calcio del loro organismo.

Ciò poteva essere corretto in passato, quando l’alimentazione era povera di proteine animali e il latte vaccino era sano, ma oggi, a causa dell’inquinamento, delle piogge acide e dei mangimi chimici è vero l’opposto e cioè che l’assunzione di latte causa perdita di calcio dall’osso.

Che il latte contenga effettivamente molto calcio e che questo sia utile per l’osso è indubbio, ma è altrettanto indubbio che gli studi scientifici non documentino una riduzione del rischio di fratture ossee proporzionale al consumo di latte. Purtroppo, però, i risultati degli studi scientifici che non sono “utili” a chi deve vendere un prodotto, non vengono fatti conoscere né ai medici né alle persone, perché troppo spesso non vengono diffusi dai media e pertanto non raggiungono una copertura sufficiente per rimuovere i pregiudizi radicati nella mente di chi non si tiene costantemente aggiornato sugli sviluppi della ricerca.

Per quanto riguarda gli adolescenti, uno studio prospettico dell’Università di Harvard ha dichiarato che per ogni bicchiere di latte consumato quotidianamente fra i 13 e i 18 anni il rischio di fratture dell’anca in età adulta non diminuisce nelle femmine e addirittura aumenta significativamente del 9% nei maschi.

Perché il latte fa male?

Il latte attuale è un alimento che aumenta l’acidità generale dell’organismo (analogamente a quello che fanno i cibi industriali, i farmaci e qualsiasi sostanza chimica estranea al nostro corpo) e dato che il nostro organismo non lavora bene in ambiente acido (l’acidosi altera il funzionamento delle nostre reazioni enzimatiche), per contrastare questa acidità richiama sali di calcio dall’osso, demineralizzando quindi quest’ultimo e predisponendolo a possibili fratture future.

Qual è il latte peggiore?

Il latte di mucca è sicuramente il peggiore, mentre quelli di pecora e di capra, se gli animali sono stati allevati biologicamente, hanno una composizione più salutare di quello di mucca e quindi sono più accettabili anche se dobbiamo ricordare che le pecore e le capre, allevate biologicamente, mangiano molta erba inquinata perché bagnata dalle piogge acide (ricche di sostanze chimiche cancerogene a causa dell’inquinamento ambientale).

E’ bene aggiornare continuamente le nostre conoscenze alimentari, perché ciò che andava bene 40-50 anni fa non è assolutamente detto che vada bene anche oggi. 

Inoltre, dato che il Ministero Statunitense dell’Agricoltura (USDA) consiglia a tutti gli americani (dai bambini agli adulti, gravide comprese) di bere 3 o più di 4 bicchieri di latte al giorno e poiché sappiamo che l’USDA non è indipendente da forti pressioni industriali, consiglio anche di vagliare attentamente tutte le informazioni che ci giungono e di controllare sempre che siano prive di conflitti di interesse dichiarati o politicamente sospetti.

Per concludere il discorso sull’utilità del latte, sconsiglio vivamente di berlo:

  • ai “piccoli” perché sono troppo piccoli e deboli a livello immunitario e a livello di sviluppo biologico per difendersi dai danni del latte
  • ai “grandi” perché sono troppo grandi per fare ancora i piccoli e aver bisogno di essere allattati da un alimento tossico che, tra l’altro, non appartiene alla nostra specie.

 

Spesso le persone banalizzano i primi chili che perdono velocemente nel primo mese come “vabbè, è soprattutto acqua”, senza capire veramente l’importanza di questo calo iniziale.

 

Si tratta infatti di un segnale molto importante. In parte questo calo di peso è infatti dovuto all’esaurimento delle scorte di glicogeno, a cui è legata l’acqua, ma soprattutto al calo del livello di insulina, che provoca l’escrezione di sodio e acqua da parte dei reni. 

 

In seguito all’escrezione del sodio che era trattenuto nei reni per via dell’insulina costantemente elevata, viene rilasciata una grande quantità  di liquidi. 

La frutta non è un alimento essenziale vista l’enorme quantità di zuccheri che contiene.

Ad ogni modo, consapevole di ciò, se desideri la frutta fallo presente alla tua prossima consulenza.

MetodoBianchini ti offre anche questa straordinaria possibilità! 

Dal 2° mese puoi mangiare un pò di dolce appena concluso il pranzo o la cena. In questo caso devi però assolutamente evitare di mangiare il contorno di verdura. Quindi: pesce o carne + dolce.

Utilizza una delle ricette dolci MB che hai per la colazione.

La vita è troppo bella per mettersi a dieta! 

Nei primi 30 giorni bisogna evitare qualsiasi tipo di alcolici.

Dal 2° mese in poi posso bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso devo evitare di mangiare il contorno di verdura (perchè il vino è già un carboidrato). Ovviamente in questo modo mi sazierò di meno.

Dal mantenimento posso gestirmi liberamente.

PROTEINE, GRASSI E CARBOIDRATI.

Se una persona smettesse di mangiare proteine, probabilmente morirebbe in qualche mese.

 

Se smettesse di mangiare grassi, morirebbe molto prima.

 

Ma se smettesse di mangiare carboidrati sfavorevoli come farinacei, dolciumi e alcool, sarebbe a posto per tutta la vita ed anzi sarebbe più in salute e con meno malattie degenerative.

MetodoBianchini è rivoluzionario perchè ti dà la possibilità di mangiare anche i carboidrati sfavorevoli ma al giusto orario biologico (colazione) permettendo di soddisfare il palato e il cervello, dimagrire e migliorare il benessere!

Cosa vuoi di più dalla vita?

 

ASSOLUTAMENTE NO! 

Anzi è esattamente il contrario.

Durante la fase di “attacco” del 1° mese non si possono assumere alcolici ne aceto perchè entrambi sono liquidi stimolatori di Gastrina, ormone secreto dall’apparato gastrointestinale, che stimola la secrezione dell’ormone chiamato Insulina che a sua volta genera la liposintesi (ingrassamento).

Se il suo medico curante è stato avvertito della sua malattia ed è d’accordo nel proseguire il percorso il consiglio è quello di non saltare l’appuntamento, Paolo Bianchini può farle le giuste variazioni del menù per riprendere nei migliori dei modi il percorso di benessere e dimagrimento, deve considerare che praticamente tutti i farmaci interrompono il dimagrimento.

In generale la quantità di acqua ideale si aggira tra 1,5/2 lt di acqua al giorno, per chi fa sport 3lt. Per il metodo è indifferente se naturale o gasata e se assunta a pasto o fuori pasto, l’importante è bere*!

Per facilitare l’assunzione di liquidi si possono assumere durante la giornata anche tisane alle erbe amare, NO infusi alla frutta, liquirizia, menta o con più di mezzo succo di limone al giorno*.

*L’acqua è in grado di penetrare nelle sostanze alimentari e dall’apparato digerente, attraverso il sangue, raggiunge tutti gli organi ed elimina le sostanze dannose dal corpo. Ecco perchè è indispensabile fornire acqua all’organismo!

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante e non si può usare da mettere nell’acqua.

A piacere ma al massimo entro le ore 14 e amari. Per il resto della giornata si possono bere tisane alle erbe amare (no infusi alla frutta) ed ovviamente acqua naturale o gasata (meglio se povera di sodio).

Vedi se vuoi anche domanda n° 9 in “Chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti nel menù”

Se ho terminato il percorso e sono nel mantenimento posso conciliare l’evento con il mio giorno libero e quindi sgarrare liberamente.

Se sono nella fase dimagrante devo ovviamente cercare di sgarrare il meno possibile prediligendo le proteine (carne o pesce). In queste occasioni speciali vanno bene anche tipi di carne o pesce che non sono presenti nel menù e possono essere cucinate come si desidera anche se sono unte, grasse o salate. Cosi facendo posso concedermi una fetta di torta o panettone, colomba ma devo evitare primi piatti e alcool.

 

Eviti di assumere altri cibi rispetto a quelli indicati nel suo menù. Può liberamente frullare i cibi indicati in modo da poterli mangiare senza nessuna difficoltà, continuare a dimagrire e accelerare la guarigione riducendo l’infiammazione. Unica accortezza eviti di mangiare le uova se sta assumendo antibiotici della classe dei sulfamidici.

La vera libertà è alimentarsi secondo ciò di cui ha bisogno il corpo, non di quello che ci impone il cervello o la società con le sue abitudini malsane.


Si ricorda che quando si sgarra nel 1° mese il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

CONSIDERANDO CHE:

  • Stia seguendo con scrupolo e perfetta aderenza le indicazioni del suo menù
  • Non stia assumendo farmaci come antibiotici, antinfiammatori, cortisonici o contraccettivi
  • Non stia vivendo un periodo di stress particolarmente intenso con nervoso ed arrabbiature quotidiane (attenzione perchè lo stress è deleterio per il dimagrimento e benessere)
  • Non abbia iniziato a praticare attività fisica intensa
  • Non stia fumando sigarette elettroniche con liquidi dolci o cremosi
  • Non stia usando dentifricio contenente dolcificanti artificiali come aspartame e saccarina

Ci sono altre 2 possibilità:

  1. Dopo un periodo dimagrante il corpo può decidere di prendersi un meritato “periodo di riposo” anche di a 2/3 settimane. Tutto ciò è fisiologico e bisogna accettarlo rimanendo sereni. Il dimagrimento riprenderà in maniera del tutto naturale. Se ci si stressa si blocca ulteriormente il dimagrimento!
  2.  Se è vicino al suo obiettivo significa che ha raggiunto il suo peso forma e il suo fisico ha trovato quell’equilibrio ideale per il quale oltre non ritiene di perdere peso. In questo caso l’aspetto in studio per il mantenimento.

La velocità di dimagrimento la decide il nostro organismo, ci possono essere dei giorni in cui non si dimagrisce ed è inutile stressarsi pesandosi ogni giorni, l’importante è pesare meno ogni fine mese. 

Quando si sgarra nella fase di dimagrimento il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

Questo accade indipendentemente dal tipo di sgarro che si commette, non esiste uno sgarro meno grave o più grave, non c’entrano nulla le calorie o i grammi!

Il miglior rimedio è quello di proseguire i giorni post sgarro seguendo alla lettera le indicazioni del menù, evitando qualsiasi personalizzazione.

Il nostro corpo considera uno sgarro che interferisce negativamente sul dimagrimento:

  • mangiare qualsiasi tipo di alimento biochimicamente non idoneo
  • Non rispettare gli orari dei pasti (7/8.30; 12/13.30; 19/20.30; a dormire entro le ore 23 e sveglia entro le ore 8)
  • saltare i pasti / digiunare
  • assumere farmaci, medicinali omeopatici o integratori solubili
  • praticare attività fisica che stressa il corpo

 

Praticare una regolare attività fisica fa certamente bene alla salute ed è consigliato dall’OMS ma ai fini del metodo non è necessaria perchè praticare sport può inibire il dimagrimento.

Vi spiego perché: durante l’attività fisica di intensità medio – alta il muscolo produce acido lattico, questo viene riversato nel sangue e trasportato nel fegato dove viene riconvertito in glucosio e riportato all’interno del muscolo. Questo glucosio in eccesso ovviamente passa nel pancreas dove secerne la secrezione di insulina che, a sua volta, inibisce la β-ossidazione ovvero quegli enzimi deputati al dimagrimento. Un processo fisiologico/biochimico semplicissimo ma che tutti (purtroppo) ignorano!

Come testimoniano i grandi medici dell’antichità, Ippocrate e Galeno, un corretto equilibrio alimentare è più importante di fare esercizio fisico.

Una volta raggiunto il dimagrimento desiderato si può  chiaramente svolgere regolare attività fisica.

Quando ci si alimenta in maniera corretta ed equilibrata si producono alcuni ormoni definiti della “Sazietà”.

Uno di questi ormoni si chiama Colecistochinina (CCK)  ed è un ormone secreto dopo un pasto dal duodeno.

 

La conoscenza del sistema biologico che regola la fame e la sazietà è fondamentale per prevenire l’aumento eccessivo di peso, la diminuzione del metabolismo e linvecchiamento precoce.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne e meno dimolti frutti!. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA

Questa è una delle domande che mi porgete più di frequente. Vi darò una spiegazione semplice e soprattutto scientifica perché ci sono dei fondamenti biochimici ben precisi.

Sapete bene che con il metodo si insegna ad utilizzare tutti gli alimenti, anche quelli vengono vietati nelle diete, tuttavia, nella fase dimagrante il primo piatto (precisamente spaghetti o riso) è presente solo a colazione. Al risveglio, tra le 7 e le 8.30, il nostro corpo raggiunge il picco massimo di produzione dell’ormone cortisolo (detto anche ormone dello stress) che tra i molti effetti negativi ne ha uno molto positivo: aiuta a mobilitare i grassi in eccesso. Assumere in questo momento della giornata alimenti potenzialmente ingrassanti come spaghetti o riso in realtà NON INGRASSA, soddisfa il palato e il cervello! Tra l’altro, il nostro organismo, seguendo un preciso ritmo metabolico nelle ore del mattino favorisce la glicolisi (cioè metabolizza il glucosio).

Se dovessimo mangiare spaghetti / riso a pranzo o cena ingrasseremmo. In sostanza è come assumere un farmaco in un’ora corretta oppure sbagliata,  vi è una netta differenza!

Ovviamente questo “giochino” non funziona con tutti i tipi di carboidrati (biscotti, brioche, fette biscottate, ecc) che contengo anche molti zuccheri aggiunti.

Bisogna solo abituarsi qualche giorno a questo cambiamento.

Quando si raggiunge il mantenimento qualsiasi tipo di pasta o riso potrà essere assunta liberamente anche a pranzo o cena ma a quel punto saremo consapevoli di assumere un alimento in un orario errato per il nostro organismo e quindi non idoneo alla nostra salute.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI SPAGHETTI O RISO A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Domande Varie / Curiosità

Al di là di aver raggiunto il peso prefissato in termini di kg posso pensare di aver raggiunto il peso forma (ovvero il mio peso ideale in quel determinato periodo della mia vita) quando non perdo peso per circa 30 giorni consecutivi senza commettere nessuno sgarro (sia alimentare, sia assumere farmaci, sia fare sport).

In questo caso consiglio di passare al mantenimento.

 

 

Quando mi viene posta questa domanda onestamente mi cadono le braccia e mi chiedo se lo studio, gli sforzi e la passione che metto nel mio lavoro abbiano davvero un senso…

Come puoi pensare di intraprendere un percorso di conoscenza e consapevolezza alimentare dove investi impegno, tempo e denaro e poi tornare a mangiare come prima??

Non avrebbe alcun senso! MB è uno stile di vita, non una dieta da seguire per un tempo limitato.

Se nel tuo menu è presente la pasta o il riso a colazione non devi mettere il sale in acqua di cottura.

L’amido, derivante dagli alimenti come pasta e riso, viene convertito in glucosio. Il glucosio viene assorbito ad opera di una proteina carrier, un trasportatore che utilizza come propellente il cloruro di sodio (ovvero il sale!). Di conseguenza, una maggiore presenza di sodio equivale a maggiore assorbimento di glucosio, con l’effetto di generare un repentino aumento dei valori di glicemia e indurre il rilascio di molta insulina, ormone deputato alla liposintesi (ovvero ingrassamento!).

Quindi…il sale va usato solo sulle proteine (carne, pesce, uova) e mai sui carboidrati (verdure, pasta, riso).

 

Al giorno d’oggi ancora molti dicono di bere latte per evitare l’osteoporosi o comunque per aumentare la quantità di calcio del loro organismo.

Ciò poteva essere corretto in passato, quando l’alimentazione era povera di proteine animali e il latte vaccino era sano, ma oggi, a causa dell’inquinamento, delle piogge acide e dei mangimi chimici è vero l’opposto e cioè che l’assunzione di latte causa perdita di calcio dall’osso.

Che il latte contenga effettivamente molto calcio e che questo sia utile per l’osso è indubbio, ma è altrettanto indubbio che gli studi scientifici non documentino una riduzione del rischio di fratture ossee proporzionale al consumo di latte. Purtroppo, però, i risultati degli studi scientifici che non sono “utili” a chi deve vendere un prodotto, non vengono fatti conoscere né ai medici né alle persone, perché troppo spesso non vengono diffusi dai media e pertanto non raggiungono una copertura sufficiente per rimuovere i pregiudizi radicati nella mente di chi non si tiene costantemente aggiornato sugli sviluppi della ricerca.

Per quanto riguarda gli adolescenti, uno studio prospettico dell’Università di Harvard ha dichiarato che per ogni bicchiere di latte consumato quotidianamente fra i 13 e i 18 anni il rischio di fratture dell’anca in età adulta non diminuisce nelle femmine e addirittura aumenta significativamente del 9% nei maschi.

Perché il latte fa male?

Il latte attuale è un alimento che aumenta l’acidità generale dell’organismo (analogamente a quello che fanno i cibi industriali, i farmaci e qualsiasi sostanza chimica estranea al nostro corpo) e dato che il nostro organismo non lavora bene in ambiente acido (l’acidosi altera il funzionamento delle nostre reazioni enzimatiche), per contrastare questa acidità richiama sali di calcio dall’osso, demineralizzando quindi quest’ultimo e predisponendolo a possibili fratture future.

Qual è il latte peggiore?

Il latte di mucca è sicuramente il peggiore, mentre quelli di pecora e di capra, se gli animali sono stati allevati biologicamente, hanno una composizione più salutare di quello di mucca e quindi sono più accettabili anche se dobbiamo ricordare che le pecore e le capre, allevate biologicamente, mangiano molta erba inquinata perché bagnata dalle piogge acide (ricche di sostanze chimiche cancerogene a causa dell’inquinamento ambientale).

E’ bene aggiornare continuamente le nostre conoscenze alimentari, perché ciò che andava bene 40-50 anni fa non è assolutamente detto che vada bene anche oggi. 

Inoltre, dato che il Ministero Statunitense dell’Agricoltura (USDA) consiglia a tutti gli americani (dai bambini agli adulti, gravide comprese) di bere 3 o più di 4 bicchieri di latte al giorno e poiché sappiamo che l’USDA non è indipendente da forti pressioni industriali, consiglio anche di vagliare attentamente tutte le informazioni che ci giungono e di controllare sempre che siano prive di conflitti di interesse dichiarati o politicamente sospetti.

Per concludere il discorso sull’utilità del latte, sconsiglio vivamente di berlo:

  • ai “piccoli” perché sono troppo piccoli e deboli a livello immunitario e a livello di sviluppo biologico per difendersi dai danni del latte
  • ai “grandi” perché sono troppo grandi per fare ancora i piccoli e aver bisogno di essere allattati da un alimento tossico che, tra l’altro, non appartiene alla nostra specie.

 

Spesso le persone banalizzano i primi chili che perdono velocemente nel primo mese come “vabbè, è soprattutto acqua”, senza capire veramente l’importanza di questo calo iniziale.

 

Si tratta infatti di un segnale molto importante. In parte questo calo di peso è infatti dovuto all’esaurimento delle scorte di glicogeno, a cui è legata l’acqua, ma soprattutto al calo del livello di insulina, che provoca l’escrezione di sodio e acqua da parte dei reni. 

 

In seguito all’escrezione del sodio che era trattenuto nei reni per via dell’insulina costantemente elevata, viene rilasciata una grande quantità  di liquidi. 

La frutta non è un alimento essenziale vista l’enorme quantità di zuccheri che contiene.

Ad ogni modo, consapevole di ciò, se desideri la frutta fallo presente alla tua prossima consulenza.

MetodoBianchini ti offre anche questa straordinaria possibilità! 

Dal 2° mese puoi mangiare un pò di dolce appena concluso il pranzo o la cena. In questo caso devi però assolutamente evitare di mangiare il contorno di verdura. Quindi: pesce o carne + dolce.

Utilizza una delle ricette dolci MB che hai per la colazione.

La vita è troppo bella per mettersi a dieta! 

Nei primi 30 giorni bisogna evitare qualsiasi tipo di alcolici.

Dal 2° mese in poi posso bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso devo evitare di mangiare il contorno di verdura (perchè il vino è già un carboidrato). Ovviamente in questo modo mi sazierò di meno.

Dal mantenimento posso gestirmi liberamente.

PROTEINE, GRASSI E CARBOIDRATI.

Se una persona smettesse di mangiare proteine, probabilmente morirebbe in qualche mese.

 

Se smettesse di mangiare grassi, morirebbe molto prima.

 

Ma se smettesse di mangiare carboidrati sfavorevoli come farinacei, dolciumi e alcool, sarebbe a posto per tutta la vita ed anzi sarebbe più in salute e con meno malattie degenerative.

MetodoBianchini è rivoluzionario perchè ti dà la possibilità di mangiare anche i carboidrati sfavorevoli ma al giusto orario biologico (colazione) permettendo di soddisfare il palato e il cervello, dimagrire e migliorare il benessere!

Cosa vuoi di più dalla vita?

 

ASSOLUTAMENTE NO! 

Anzi è esattamente il contrario.

Durante la fase di “attacco” del 1° mese non si possono assumere alcolici ne aceto perchè entrambi sono liquidi stimolatori di Gastrina, ormone secreto dall’apparato gastrointestinale, che stimola la secrezione dell’ormone chiamato Insulina che a sua volta genera la liposintesi (ingrassamento).

Se il suo medico curante è stato avvertito della sua malattia ed è d’accordo nel proseguire il percorso il consiglio è quello di non saltare l’appuntamento, Paolo Bianchini può farle le giuste variazioni del menù per riprendere nei migliori dei modi il percorso di benessere e dimagrimento, deve considerare che praticamente tutti i farmaci interrompono il dimagrimento.

In generale la quantità di acqua ideale si aggira tra 1,5/2 lt di acqua al giorno, per chi fa sport 3lt. Per il metodo è indifferente se naturale o gasata e se assunta a pasto o fuori pasto, l’importante è bere*!

Per facilitare l’assunzione di liquidi si possono assumere durante la giornata anche tisane alle erbe amare, NO infusi alla frutta, liquirizia, menta o con più di mezzo succo di limone al giorno*.

*L’acqua è in grado di penetrare nelle sostanze alimentari e dall’apparato digerente, attraverso il sangue, raggiunge tutti gli organi ed elimina le sostanze dannose dal corpo. Ecco perchè è indispensabile fornire acqua all’organismo!

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante e non si può usare da mettere nell’acqua.

A piacere ma al massimo entro le ore 14 e amari. Per il resto della giornata si possono bere tisane alle erbe amare (no infusi alla frutta) ed ovviamente acqua naturale o gasata (meglio se povera di sodio).

Vedi se vuoi anche domanda n° 9 in “Chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti nel menù”

Se ho terminato il percorso e sono nel mantenimento posso conciliare l’evento con il mio giorno libero e quindi sgarrare liberamente.

Se sono nella fase dimagrante devo ovviamente cercare di sgarrare il meno possibile prediligendo le proteine (carne o pesce). In queste occasioni speciali vanno bene anche tipi di carne o pesce che non sono presenti nel menù e possono essere cucinate come si desidera anche se sono unte, grasse o salate. Cosi facendo posso concedermi una fetta di torta o panettone, colomba ma devo evitare primi piatti e alcool.

 

Eviti di assumere altri cibi rispetto a quelli indicati nel suo menù. Può liberamente frullare i cibi indicati in modo da poterli mangiare senza nessuna difficoltà, continuare a dimagrire e accelerare la guarigione riducendo l’infiammazione. Unica accortezza eviti di mangiare le uova se sta assumendo antibiotici della classe dei sulfamidici.

La vera libertà è alimentarsi secondo ciò di cui ha bisogno il corpo, non di quello che ci impone il cervello o la società con le sue abitudini malsane.


Si ricorda che quando si sgarra nel 1° mese il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

CONSIDERANDO CHE:

  • Stia seguendo con scrupolo e perfetta aderenza le indicazioni del suo menù
  • Non stia assumendo farmaci come antibiotici, antinfiammatori, cortisonici o contraccettivi
  • Non stia vivendo un periodo di stress particolarmente intenso con nervoso ed arrabbiature quotidiane (attenzione perchè lo stress è deleterio per il dimagrimento e benessere)
  • Non abbia iniziato a praticare attività fisica intensa
  • Non stia fumando sigarette elettroniche con liquidi dolci o cremosi
  • Non stia usando dentifricio contenente dolcificanti artificiali come aspartame e saccarina

Ci sono altre 2 possibilità:

  1. Dopo un periodo dimagrante il corpo può decidere di prendersi un meritato “periodo di riposo” anche di a 2/3 settimane. Tutto ciò è fisiologico e bisogna accettarlo rimanendo sereni. Il dimagrimento riprenderà in maniera del tutto naturale. Se ci si stressa si blocca ulteriormente il dimagrimento!
  2.  Se è vicino al suo obiettivo significa che ha raggiunto il suo peso forma e il suo fisico ha trovato quell’equilibrio ideale per il quale oltre non ritiene di perdere peso. In questo caso l’aspetto in studio per il mantenimento.

La velocità di dimagrimento la decide il nostro organismo, ci possono essere dei giorni in cui non si dimagrisce ed è inutile stressarsi pesandosi ogni giorni, l’importante è pesare meno ogni fine mese. 

Quando si sgarra nella fase di dimagrimento il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

Questo accade indipendentemente dal tipo di sgarro che si commette, non esiste uno sgarro meno grave o più grave, non c’entrano nulla le calorie o i grammi!

Il miglior rimedio è quello di proseguire i giorni post sgarro seguendo alla lettera le indicazioni del menù, evitando qualsiasi personalizzazione.

Il nostro corpo considera uno sgarro che interferisce negativamente sul dimagrimento:

  • mangiare qualsiasi tipo di alimento biochimicamente non idoneo
  • Non rispettare gli orari dei pasti (7/8.30; 12/13.30; 19/20.30; a dormire entro le ore 23 e sveglia entro le ore 8)
  • saltare i pasti / digiunare
  • assumere farmaci, medicinali omeopatici o integratori solubili
  • praticare attività fisica che stressa il corpo

 

Praticare una regolare attività fisica fa certamente bene alla salute ed è consigliato dall’OMS ma ai fini del metodo non è necessaria perchè praticare sport può inibire il dimagrimento.

Vi spiego perché: durante l’attività fisica di intensità medio – alta il muscolo produce acido lattico, questo viene riversato nel sangue e trasportato nel fegato dove viene riconvertito in glucosio e riportato all’interno del muscolo. Questo glucosio in eccesso ovviamente passa nel pancreas dove secerne la secrezione di insulina che, a sua volta, inibisce la β-ossidazione ovvero quegli enzimi deputati al dimagrimento. Un processo fisiologico/biochimico semplicissimo ma che tutti (purtroppo) ignorano!

Come testimoniano i grandi medici dell’antichità, Ippocrate e Galeno, un corretto equilibrio alimentare è più importante di fare esercizio fisico.

Una volta raggiunto il dimagrimento desiderato si può  chiaramente svolgere regolare attività fisica.

Quando ci si alimenta in maniera corretta ed equilibrata si producono alcuni ormoni definiti della “Sazietà”.

Uno di questi ormoni si chiama Colecistochinina (CCK)  ed è un ormone secreto dopo un pasto dal duodeno.

 

La conoscenza del sistema biologico che regola la fame e la sazietà è fondamentale per prevenire l’aumento eccessivo di peso, la diminuzione del metabolismo e linvecchiamento precoce.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne e meno dimolti frutti!. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA

Questa è una delle domande che mi porgete più di frequente. Vi darò una spiegazione semplice e soprattutto scientifica perché ci sono dei fondamenti biochimici ben precisi.

Sapete bene che con il metodo si insegna ad utilizzare tutti gli alimenti, anche quelli vengono vietati nelle diete, tuttavia, nella fase dimagrante il primo piatto (precisamente spaghetti o riso) è presente solo a colazione. Al risveglio, tra le 7 e le 8.30, il nostro corpo raggiunge il picco massimo di produzione dell’ormone cortisolo (detto anche ormone dello stress) che tra i molti effetti negativi ne ha uno molto positivo: aiuta a mobilitare i grassi in eccesso. Assumere in questo momento della giornata alimenti potenzialmente ingrassanti come spaghetti o riso in realtà NON INGRASSA, soddisfa il palato e il cervello! Tra l’altro, il nostro organismo, seguendo un preciso ritmo metabolico nelle ore del mattino favorisce la glicolisi (cioè metabolizza il glucosio).

Se dovessimo mangiare spaghetti / riso a pranzo o cena ingrasseremmo. In sostanza è come assumere un farmaco in un’ora corretta oppure sbagliata,  vi è una netta differenza!

Ovviamente questo “giochino” non funziona con tutti i tipi di carboidrati (biscotti, brioche, fette biscottate, ecc) che contengo anche molti zuccheri aggiunti.

Bisogna solo abituarsi qualche giorno a questo cambiamento.

Quando si raggiunge il mantenimento qualsiasi tipo di pasta o riso potrà essere assunta liberamente anche a pranzo o cena ma a quel punto saremo consapevoli di assumere un alimento in un orario errato per il nostro organismo e quindi non idoneo alla nostra salute.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI SPAGHETTI O RISO A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Organizzazione dei pasti a casa e fuori

Al di là di aver raggiunto il peso prefissato in termini di kg posso pensare di aver raggiunto il peso forma (ovvero il mio peso ideale in quel determinato periodo della mia vita) quando non perdo peso per circa 30 giorni consecutivi senza commettere nessuno sgarro (sia alimentare, sia assumere farmaci, sia fare sport).

In questo caso consiglio di passare al mantenimento.

 

 

Quando mi viene posta questa domanda onestamente mi cadono le braccia e mi chiedo se lo studio, gli sforzi e la passione che metto nel mio lavoro abbiano davvero un senso…

Come puoi pensare di intraprendere un percorso di conoscenza e consapevolezza alimentare dove investi impegno, tempo e denaro e poi tornare a mangiare come prima??

Non avrebbe alcun senso! MB è uno stile di vita, non una dieta da seguire per un tempo limitato.

Se nel tuo menu è presente la pasta o il riso a colazione non devi mettere il sale in acqua di cottura.

L’amido, derivante dagli alimenti come pasta e riso, viene convertito in glucosio. Il glucosio viene assorbito ad opera di una proteina carrier, un trasportatore che utilizza come propellente il cloruro di sodio (ovvero il sale!). Di conseguenza, una maggiore presenza di sodio equivale a maggiore assorbimento di glucosio, con l’effetto di generare un repentino aumento dei valori di glicemia e indurre il rilascio di molta insulina, ormone deputato alla liposintesi (ovvero ingrassamento!).

Quindi…il sale va usato solo sulle proteine (carne, pesce, uova) e mai sui carboidrati (verdure, pasta, riso).

 

Al giorno d’oggi ancora molti dicono di bere latte per evitare l’osteoporosi o comunque per aumentare la quantità di calcio del loro organismo.

Ciò poteva essere corretto in passato, quando l’alimentazione era povera di proteine animali e il latte vaccino era sano, ma oggi, a causa dell’inquinamento, delle piogge acide e dei mangimi chimici è vero l’opposto e cioè che l’assunzione di latte causa perdita di calcio dall’osso.

Che il latte contenga effettivamente molto calcio e che questo sia utile per l’osso è indubbio, ma è altrettanto indubbio che gli studi scientifici non documentino una riduzione del rischio di fratture ossee proporzionale al consumo di latte. Purtroppo, però, i risultati degli studi scientifici che non sono “utili” a chi deve vendere un prodotto, non vengono fatti conoscere né ai medici né alle persone, perché troppo spesso non vengono diffusi dai media e pertanto non raggiungono una copertura sufficiente per rimuovere i pregiudizi radicati nella mente di chi non si tiene costantemente aggiornato sugli sviluppi della ricerca.

Per quanto riguarda gli adolescenti, uno studio prospettico dell’Università di Harvard ha dichiarato che per ogni bicchiere di latte consumato quotidianamente fra i 13 e i 18 anni il rischio di fratture dell’anca in età adulta non diminuisce nelle femmine e addirittura aumenta significativamente del 9% nei maschi.

Perché il latte fa male?

Il latte attuale è un alimento che aumenta l’acidità generale dell’organismo (analogamente a quello che fanno i cibi industriali, i farmaci e qualsiasi sostanza chimica estranea al nostro corpo) e dato che il nostro organismo non lavora bene in ambiente acido (l’acidosi altera il funzionamento delle nostre reazioni enzimatiche), per contrastare questa acidità richiama sali di calcio dall’osso, demineralizzando quindi quest’ultimo e predisponendolo a possibili fratture future.

Qual è il latte peggiore?

Il latte di mucca è sicuramente il peggiore, mentre quelli di pecora e di capra, se gli animali sono stati allevati biologicamente, hanno una composizione più salutare di quello di mucca e quindi sono più accettabili anche se dobbiamo ricordare che le pecore e le capre, allevate biologicamente, mangiano molta erba inquinata perché bagnata dalle piogge acide (ricche di sostanze chimiche cancerogene a causa dell’inquinamento ambientale).

E’ bene aggiornare continuamente le nostre conoscenze alimentari, perché ciò che andava bene 40-50 anni fa non è assolutamente detto che vada bene anche oggi. 

Inoltre, dato che il Ministero Statunitense dell’Agricoltura (USDA) consiglia a tutti gli americani (dai bambini agli adulti, gravide comprese) di bere 3 o più di 4 bicchieri di latte al giorno e poiché sappiamo che l’USDA non è indipendente da forti pressioni industriali, consiglio anche di vagliare attentamente tutte le informazioni che ci giungono e di controllare sempre che siano prive di conflitti di interesse dichiarati o politicamente sospetti.

Per concludere il discorso sull’utilità del latte, sconsiglio vivamente di berlo:

  • ai “piccoli” perché sono troppo piccoli e deboli a livello immunitario e a livello di sviluppo biologico per difendersi dai danni del latte
  • ai “grandi” perché sono troppo grandi per fare ancora i piccoli e aver bisogno di essere allattati da un alimento tossico che, tra l’altro, non appartiene alla nostra specie.

 

Spesso le persone banalizzano i primi chili che perdono velocemente nel primo mese come “vabbè, è soprattutto acqua”, senza capire veramente l’importanza di questo calo iniziale.

 

Si tratta infatti di un segnale molto importante. In parte questo calo di peso è infatti dovuto all’esaurimento delle scorte di glicogeno, a cui è legata l’acqua, ma soprattutto al calo del livello di insulina, che provoca l’escrezione di sodio e acqua da parte dei reni. 

 

In seguito all’escrezione del sodio che era trattenuto nei reni per via dell’insulina costantemente elevata, viene rilasciata una grande quantità  di liquidi. 

La frutta non è un alimento essenziale vista l’enorme quantità di zuccheri che contiene.

Ad ogni modo, consapevole di ciò, se desideri la frutta fallo presente alla tua prossima consulenza.

MetodoBianchini ti offre anche questa straordinaria possibilità! 

Dal 2° mese puoi mangiare un pò di dolce appena concluso il pranzo o la cena. In questo caso devi però assolutamente evitare di mangiare il contorno di verdura. Quindi: pesce o carne + dolce.

Utilizza una delle ricette dolci MB che hai per la colazione.

La vita è troppo bella per mettersi a dieta! 

Nei primi 30 giorni bisogna evitare qualsiasi tipo di alcolici.

Dal 2° mese in poi posso bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso devo evitare di mangiare il contorno di verdura (perchè il vino è già un carboidrato). Ovviamente in questo modo mi sazierò di meno.

Dal mantenimento posso gestirmi liberamente.

PROTEINE, GRASSI E CARBOIDRATI.

Se una persona smettesse di mangiare proteine, probabilmente morirebbe in qualche mese.

 

Se smettesse di mangiare grassi, morirebbe molto prima.

 

Ma se smettesse di mangiare carboidrati sfavorevoli come farinacei, dolciumi e alcool, sarebbe a posto per tutta la vita ed anzi sarebbe più in salute e con meno malattie degenerative.

MetodoBianchini è rivoluzionario perchè ti dà la possibilità di mangiare anche i carboidrati sfavorevoli ma al giusto orario biologico (colazione) permettendo di soddisfare il palato e il cervello, dimagrire e migliorare il benessere!

Cosa vuoi di più dalla vita?

 

ASSOLUTAMENTE NO! 

Anzi è esattamente il contrario.

Durante la fase di “attacco” del 1° mese non si possono assumere alcolici ne aceto perchè entrambi sono liquidi stimolatori di Gastrina, ormone secreto dall’apparato gastrointestinale, che stimola la secrezione dell’ormone chiamato Insulina che a sua volta genera la liposintesi (ingrassamento).

Se il suo medico curante è stato avvertito della sua malattia ed è d’accordo nel proseguire il percorso il consiglio è quello di non saltare l’appuntamento, Paolo Bianchini può farle le giuste variazioni del menù per riprendere nei migliori dei modi il percorso di benessere e dimagrimento, deve considerare che praticamente tutti i farmaci interrompono il dimagrimento.

In generale la quantità di acqua ideale si aggira tra 1,5/2 lt di acqua al giorno, per chi fa sport 3lt. Per il metodo è indifferente se naturale o gasata e se assunta a pasto o fuori pasto, l’importante è bere*!

Per facilitare l’assunzione di liquidi si possono assumere durante la giornata anche tisane alle erbe amare, NO infusi alla frutta, liquirizia, menta o con più di mezzo succo di limone al giorno*.

*L’acqua è in grado di penetrare nelle sostanze alimentari e dall’apparato digerente, attraverso il sangue, raggiunge tutti gli organi ed elimina le sostanze dannose dal corpo. Ecco perchè è indispensabile fornire acqua all’organismo!

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante e non si può usare da mettere nell’acqua.

A piacere ma al massimo entro le ore 14 e amari. Per il resto della giornata si possono bere tisane alle erbe amare (no infusi alla frutta) ed ovviamente acqua naturale o gasata (meglio se povera di sodio).

Vedi se vuoi anche domanda n° 9 in “Chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti nel menù”

Se ho terminato il percorso e sono nel mantenimento posso conciliare l’evento con il mio giorno libero e quindi sgarrare liberamente.

Se sono nella fase dimagrante devo ovviamente cercare di sgarrare il meno possibile prediligendo le proteine (carne o pesce). In queste occasioni speciali vanno bene anche tipi di carne o pesce che non sono presenti nel menù e possono essere cucinate come si desidera anche se sono unte, grasse o salate. Cosi facendo posso concedermi una fetta di torta o panettone, colomba ma devo evitare primi piatti e alcool.

 

Eviti di assumere altri cibi rispetto a quelli indicati nel suo menù. Può liberamente frullare i cibi indicati in modo da poterli mangiare senza nessuna difficoltà, continuare a dimagrire e accelerare la guarigione riducendo l’infiammazione. Unica accortezza eviti di mangiare le uova se sta assumendo antibiotici della classe dei sulfamidici.

La vera libertà è alimentarsi secondo ciò di cui ha bisogno il corpo, non di quello che ci impone il cervello o la società con le sue abitudini malsane.


Si ricorda che quando si sgarra nel 1° mese il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

CONSIDERANDO CHE:

  • Stia seguendo con scrupolo e perfetta aderenza le indicazioni del suo menù
  • Non stia assumendo farmaci come antibiotici, antinfiammatori, cortisonici o contraccettivi
  • Non stia vivendo un periodo di stress particolarmente intenso con nervoso ed arrabbiature quotidiane (attenzione perchè lo stress è deleterio per il dimagrimento e benessere)
  • Non abbia iniziato a praticare attività fisica intensa
  • Non stia fumando sigarette elettroniche con liquidi dolci o cremosi
  • Non stia usando dentifricio contenente dolcificanti artificiali come aspartame e saccarina

Ci sono altre 2 possibilità:

  1. Dopo un periodo dimagrante il corpo può decidere di prendersi un meritato “periodo di riposo” anche di a 2/3 settimane. Tutto ciò è fisiologico e bisogna accettarlo rimanendo sereni. Il dimagrimento riprenderà in maniera del tutto naturale. Se ci si stressa si blocca ulteriormente il dimagrimento!
  2.  Se è vicino al suo obiettivo significa che ha raggiunto il suo peso forma e il suo fisico ha trovato quell’equilibrio ideale per il quale oltre non ritiene di perdere peso. In questo caso l’aspetto in studio per il mantenimento.

La velocità di dimagrimento la decide il nostro organismo, ci possono essere dei giorni in cui non si dimagrisce ed è inutile stressarsi pesandosi ogni giorni, l’importante è pesare meno ogni fine mese. 

Quando si sgarra nella fase di dimagrimento il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

Questo accade indipendentemente dal tipo di sgarro che si commette, non esiste uno sgarro meno grave o più grave, non c’entrano nulla le calorie o i grammi!

Il miglior rimedio è quello di proseguire i giorni post sgarro seguendo alla lettera le indicazioni del menù, evitando qualsiasi personalizzazione.

Il nostro corpo considera uno sgarro che interferisce negativamente sul dimagrimento:

  • mangiare qualsiasi tipo di alimento biochimicamente non idoneo
  • Non rispettare gli orari dei pasti (7/8.30; 12/13.30; 19/20.30; a dormire entro le ore 23 e sveglia entro le ore 8)
  • saltare i pasti / digiunare
  • assumere farmaci, medicinali omeopatici o integratori solubili
  • praticare attività fisica che stressa il corpo

 

Praticare una regolare attività fisica fa certamente bene alla salute ed è consigliato dall’OMS ma ai fini del metodo non è necessaria perchè praticare sport può inibire il dimagrimento.

Vi spiego perché: durante l’attività fisica di intensità medio – alta il muscolo produce acido lattico, questo viene riversato nel sangue e trasportato nel fegato dove viene riconvertito in glucosio e riportato all’interno del muscolo. Questo glucosio in eccesso ovviamente passa nel pancreas dove secerne la secrezione di insulina che, a sua volta, inibisce la β-ossidazione ovvero quegli enzimi deputati al dimagrimento. Un processo fisiologico/biochimico semplicissimo ma che tutti (purtroppo) ignorano!

Come testimoniano i grandi medici dell’antichità, Ippocrate e Galeno, un corretto equilibrio alimentare è più importante di fare esercizio fisico.

Una volta raggiunto il dimagrimento desiderato si può  chiaramente svolgere regolare attività fisica.

Quando ci si alimenta in maniera corretta ed equilibrata si producono alcuni ormoni definiti della “Sazietà”.

Uno di questi ormoni si chiama Colecistochinina (CCK)  ed è un ormone secreto dopo un pasto dal duodeno.

 

La conoscenza del sistema biologico che regola la fame e la sazietà è fondamentale per prevenire l’aumento eccessivo di peso, la diminuzione del metabolismo e linvecchiamento precoce.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne e meno dimolti frutti!. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA

Questa è una delle domande che mi porgete più di frequente. Vi darò una spiegazione semplice e soprattutto scientifica perché ci sono dei fondamenti biochimici ben precisi.

Sapete bene che con il metodo si insegna ad utilizzare tutti gli alimenti, anche quelli vengono vietati nelle diete, tuttavia, nella fase dimagrante il primo piatto (precisamente spaghetti o riso) è presente solo a colazione. Al risveglio, tra le 7 e le 8.30, il nostro corpo raggiunge il picco massimo di produzione dell’ormone cortisolo (detto anche ormone dello stress) che tra i molti effetti negativi ne ha uno molto positivo: aiuta a mobilitare i grassi in eccesso. Assumere in questo momento della giornata alimenti potenzialmente ingrassanti come spaghetti o riso in realtà NON INGRASSA, soddisfa il palato e il cervello! Tra l’altro, il nostro organismo, seguendo un preciso ritmo metabolico nelle ore del mattino favorisce la glicolisi (cioè metabolizza il glucosio).

Se dovessimo mangiare spaghetti / riso a pranzo o cena ingrasseremmo. In sostanza è come assumere un farmaco in un’ora corretta oppure sbagliata,  vi è una netta differenza!

Ovviamente questo “giochino” non funziona con tutti i tipi di carboidrati (biscotti, brioche, fette biscottate, ecc) che contengo anche molti zuccheri aggiunti.

Bisogna solo abituarsi qualche giorno a questo cambiamento.

Quando si raggiunge il mantenimento qualsiasi tipo di pasta o riso potrà essere assunta liberamente anche a pranzo o cena ma a quel punto saremo consapevoli di assumere un alimento in un orario errato per il nostro organismo e quindi non idoneo alla nostra salute.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI SPAGHETTI O RISO A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Disturbi dei primi giorni

Al di là di aver raggiunto il peso prefissato in termini di kg posso pensare di aver raggiunto il peso forma (ovvero il mio peso ideale in quel determinato periodo della mia vita) quando non perdo peso per circa 30 giorni consecutivi senza commettere nessuno sgarro (sia alimentare, sia assumere farmaci, sia fare sport).

In questo caso consiglio di passare al mantenimento.

 

 

Quando mi viene posta questa domanda onestamente mi cadono le braccia e mi chiedo se lo studio, gli sforzi e la passione che metto nel mio lavoro abbiano davvero un senso…

Come puoi pensare di intraprendere un percorso di conoscenza e consapevolezza alimentare dove investi impegno, tempo e denaro e poi tornare a mangiare come prima??

Non avrebbe alcun senso! MB è uno stile di vita, non una dieta da seguire per un tempo limitato.

Se nel tuo menu è presente la pasta o il riso a colazione non devi mettere il sale in acqua di cottura.

L’amido, derivante dagli alimenti come pasta e riso, viene convertito in glucosio. Il glucosio viene assorbito ad opera di una proteina carrier, un trasportatore che utilizza come propellente il cloruro di sodio (ovvero il sale!). Di conseguenza, una maggiore presenza di sodio equivale a maggiore assorbimento di glucosio, con l’effetto di generare un repentino aumento dei valori di glicemia e indurre il rilascio di molta insulina, ormone deputato alla liposintesi (ovvero ingrassamento!).

Quindi…il sale va usato solo sulle proteine (carne, pesce, uova) e mai sui carboidrati (verdure, pasta, riso).

 

Al giorno d’oggi ancora molti dicono di bere latte per evitare l’osteoporosi o comunque per aumentare la quantità di calcio del loro organismo.

Ciò poteva essere corretto in passato, quando l’alimentazione era povera di proteine animali e il latte vaccino era sano, ma oggi, a causa dell’inquinamento, delle piogge acide e dei mangimi chimici è vero l’opposto e cioè che l’assunzione di latte causa perdita di calcio dall’osso.

Che il latte contenga effettivamente molto calcio e che questo sia utile per l’osso è indubbio, ma è altrettanto indubbio che gli studi scientifici non documentino una riduzione del rischio di fratture ossee proporzionale al consumo di latte. Purtroppo, però, i risultati degli studi scientifici che non sono “utili” a chi deve vendere un prodotto, non vengono fatti conoscere né ai medici né alle persone, perché troppo spesso non vengono diffusi dai media e pertanto non raggiungono una copertura sufficiente per rimuovere i pregiudizi radicati nella mente di chi non si tiene costantemente aggiornato sugli sviluppi della ricerca.

Per quanto riguarda gli adolescenti, uno studio prospettico dell’Università di Harvard ha dichiarato che per ogni bicchiere di latte consumato quotidianamente fra i 13 e i 18 anni il rischio di fratture dell’anca in età adulta non diminuisce nelle femmine e addirittura aumenta significativamente del 9% nei maschi.

Perché il latte fa male?

Il latte attuale è un alimento che aumenta l’acidità generale dell’organismo (analogamente a quello che fanno i cibi industriali, i farmaci e qualsiasi sostanza chimica estranea al nostro corpo) e dato che il nostro organismo non lavora bene in ambiente acido (l’acidosi altera il funzionamento delle nostre reazioni enzimatiche), per contrastare questa acidità richiama sali di calcio dall’osso, demineralizzando quindi quest’ultimo e predisponendolo a possibili fratture future.

Qual è il latte peggiore?

Il latte di mucca è sicuramente il peggiore, mentre quelli di pecora e di capra, se gli animali sono stati allevati biologicamente, hanno una composizione più salutare di quello di mucca e quindi sono più accettabili anche se dobbiamo ricordare che le pecore e le capre, allevate biologicamente, mangiano molta erba inquinata perché bagnata dalle piogge acide (ricche di sostanze chimiche cancerogene a causa dell’inquinamento ambientale).

E’ bene aggiornare continuamente le nostre conoscenze alimentari, perché ciò che andava bene 40-50 anni fa non è assolutamente detto che vada bene anche oggi. 

Inoltre, dato che il Ministero Statunitense dell’Agricoltura (USDA) consiglia a tutti gli americani (dai bambini agli adulti, gravide comprese) di bere 3 o più di 4 bicchieri di latte al giorno e poiché sappiamo che l’USDA non è indipendente da forti pressioni industriali, consiglio anche di vagliare attentamente tutte le informazioni che ci giungono e di controllare sempre che siano prive di conflitti di interesse dichiarati o politicamente sospetti.

Per concludere il discorso sull’utilità del latte, sconsiglio vivamente di berlo:

  • ai “piccoli” perché sono troppo piccoli e deboli a livello immunitario e a livello di sviluppo biologico per difendersi dai danni del latte
  • ai “grandi” perché sono troppo grandi per fare ancora i piccoli e aver bisogno di essere allattati da un alimento tossico che, tra l’altro, non appartiene alla nostra specie.

 

Spesso le persone banalizzano i primi chili che perdono velocemente nel primo mese come “vabbè, è soprattutto acqua”, senza capire veramente l’importanza di questo calo iniziale.

 

Si tratta infatti di un segnale molto importante. In parte questo calo di peso è infatti dovuto all’esaurimento delle scorte di glicogeno, a cui è legata l’acqua, ma soprattutto al calo del livello di insulina, che provoca l’escrezione di sodio e acqua da parte dei reni. 

 

In seguito all’escrezione del sodio che era trattenuto nei reni per via dell’insulina costantemente elevata, viene rilasciata una grande quantità  di liquidi. 

La frutta non è un alimento essenziale vista l’enorme quantità di zuccheri che contiene.

Ad ogni modo, consapevole di ciò, se desideri la frutta fallo presente alla tua prossima consulenza.

MetodoBianchini ti offre anche questa straordinaria possibilità! 

Dal 2° mese puoi mangiare un pò di dolce appena concluso il pranzo o la cena. In questo caso devi però assolutamente evitare di mangiare il contorno di verdura. Quindi: pesce o carne + dolce.

Utilizza una delle ricette dolci MB che hai per la colazione.

La vita è troppo bella per mettersi a dieta! 

Nei primi 30 giorni bisogna evitare qualsiasi tipo di alcolici.

Dal 2° mese in poi posso bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso devo evitare di mangiare il contorno di verdura (perchè il vino è già un carboidrato). Ovviamente in questo modo mi sazierò di meno.

Dal mantenimento posso gestirmi liberamente.

PROTEINE, GRASSI E CARBOIDRATI.

Se una persona smettesse di mangiare proteine, probabilmente morirebbe in qualche mese.

 

Se smettesse di mangiare grassi, morirebbe molto prima.

 

Ma se smettesse di mangiare carboidrati sfavorevoli come farinacei, dolciumi e alcool, sarebbe a posto per tutta la vita ed anzi sarebbe più in salute e con meno malattie degenerative.

MetodoBianchini è rivoluzionario perchè ti dà la possibilità di mangiare anche i carboidrati sfavorevoli ma al giusto orario biologico (colazione) permettendo di soddisfare il palato e il cervello, dimagrire e migliorare il benessere!

Cosa vuoi di più dalla vita?

 

ASSOLUTAMENTE NO! 

Anzi è esattamente il contrario.

Durante la fase di “attacco” del 1° mese non si possono assumere alcolici ne aceto perchè entrambi sono liquidi stimolatori di Gastrina, ormone secreto dall’apparato gastrointestinale, che stimola la secrezione dell’ormone chiamato Insulina che a sua volta genera la liposintesi (ingrassamento).

Se il suo medico curante è stato avvertito della sua malattia ed è d’accordo nel proseguire il percorso il consiglio è quello di non saltare l’appuntamento, Paolo Bianchini può farle le giuste variazioni del menù per riprendere nei migliori dei modi il percorso di benessere e dimagrimento, deve considerare che praticamente tutti i farmaci interrompono il dimagrimento.

In generale la quantità di acqua ideale si aggira tra 1,5/2 lt di acqua al giorno, per chi fa sport 3lt. Per il metodo è indifferente se naturale o gasata e se assunta a pasto o fuori pasto, l’importante è bere*!

Per facilitare l’assunzione di liquidi si possono assumere durante la giornata anche tisane alle erbe amare, NO infusi alla frutta, liquirizia, menta o con più di mezzo succo di limone al giorno*.

*L’acqua è in grado di penetrare nelle sostanze alimentari e dall’apparato digerente, attraverso il sangue, raggiunge tutti gli organi ed elimina le sostanze dannose dal corpo. Ecco perchè è indispensabile fornire acqua all’organismo!

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante e non si può usare da mettere nell’acqua.

A piacere ma al massimo entro le ore 14 e amari. Per il resto della giornata si possono bere tisane alle erbe amare (no infusi alla frutta) ed ovviamente acqua naturale o gasata (meglio se povera di sodio).

Vedi se vuoi anche domanda n° 9 in “Chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti nel menù”

Se ho terminato il percorso e sono nel mantenimento posso conciliare l’evento con il mio giorno libero e quindi sgarrare liberamente.

Se sono nella fase dimagrante devo ovviamente cercare di sgarrare il meno possibile prediligendo le proteine (carne o pesce). In queste occasioni speciali vanno bene anche tipi di carne o pesce che non sono presenti nel menù e possono essere cucinate come si desidera anche se sono unte, grasse o salate. Cosi facendo posso concedermi una fetta di torta o panettone, colomba ma devo evitare primi piatti e alcool.

 

Eviti di assumere altri cibi rispetto a quelli indicati nel suo menù. Può liberamente frullare i cibi indicati in modo da poterli mangiare senza nessuna difficoltà, continuare a dimagrire e accelerare la guarigione riducendo l’infiammazione. Unica accortezza eviti di mangiare le uova se sta assumendo antibiotici della classe dei sulfamidici.

La vera libertà è alimentarsi secondo ciò di cui ha bisogno il corpo, non di quello che ci impone il cervello o la società con le sue abitudini malsane.


Si ricorda che quando si sgarra nel 1° mese il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

CONSIDERANDO CHE:

  • Stia seguendo con scrupolo e perfetta aderenza le indicazioni del suo menù
  • Non stia assumendo farmaci come antibiotici, antinfiammatori, cortisonici o contraccettivi
  • Non stia vivendo un periodo di stress particolarmente intenso con nervoso ed arrabbiature quotidiane (attenzione perchè lo stress è deleterio per il dimagrimento e benessere)
  • Non abbia iniziato a praticare attività fisica intensa
  • Non stia fumando sigarette elettroniche con liquidi dolci o cremosi
  • Non stia usando dentifricio contenente dolcificanti artificiali come aspartame e saccarina

Ci sono altre 2 possibilità:

  1. Dopo un periodo dimagrante il corpo può decidere di prendersi un meritato “periodo di riposo” anche di a 2/3 settimane. Tutto ciò è fisiologico e bisogna accettarlo rimanendo sereni. Il dimagrimento riprenderà in maniera del tutto naturale. Se ci si stressa si blocca ulteriormente il dimagrimento!
  2.  Se è vicino al suo obiettivo significa che ha raggiunto il suo peso forma e il suo fisico ha trovato quell’equilibrio ideale per il quale oltre non ritiene di perdere peso. In questo caso l’aspetto in studio per il mantenimento.

La velocità di dimagrimento la decide il nostro organismo, ci possono essere dei giorni in cui non si dimagrisce ed è inutile stressarsi pesandosi ogni giorni, l’importante è pesare meno ogni fine mese. 

Quando si sgarra nella fase di dimagrimento il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

Questo accade indipendentemente dal tipo di sgarro che si commette, non esiste uno sgarro meno grave o più grave, non c’entrano nulla le calorie o i grammi!

Il miglior rimedio è quello di proseguire i giorni post sgarro seguendo alla lettera le indicazioni del menù, evitando qualsiasi personalizzazione.

Il nostro corpo considera uno sgarro che interferisce negativamente sul dimagrimento:

  • mangiare qualsiasi tipo di alimento biochimicamente non idoneo
  • Non rispettare gli orari dei pasti (7/8.30; 12/13.30; 19/20.30; a dormire entro le ore 23 e sveglia entro le ore 8)
  • saltare i pasti / digiunare
  • assumere farmaci, medicinali omeopatici o integratori solubili
  • praticare attività fisica che stressa il corpo

 

Praticare una regolare attività fisica fa certamente bene alla salute ed è consigliato dall’OMS ma ai fini del metodo non è necessaria perchè praticare sport può inibire il dimagrimento.

Vi spiego perché: durante l’attività fisica di intensità medio – alta il muscolo produce acido lattico, questo viene riversato nel sangue e trasportato nel fegato dove viene riconvertito in glucosio e riportato all’interno del muscolo. Questo glucosio in eccesso ovviamente passa nel pancreas dove secerne la secrezione di insulina che, a sua volta, inibisce la β-ossidazione ovvero quegli enzimi deputati al dimagrimento. Un processo fisiologico/biochimico semplicissimo ma che tutti (purtroppo) ignorano!

Come testimoniano i grandi medici dell’antichità, Ippocrate e Galeno, un corretto equilibrio alimentare è più importante di fare esercizio fisico.

Una volta raggiunto il dimagrimento desiderato si può  chiaramente svolgere regolare attività fisica.

Quando ci si alimenta in maniera corretta ed equilibrata si producono alcuni ormoni definiti della “Sazietà”.

Uno di questi ormoni si chiama Colecistochinina (CCK)  ed è un ormone secreto dopo un pasto dal duodeno.

 

La conoscenza del sistema biologico che regola la fame e la sazietà è fondamentale per prevenire l’aumento eccessivo di peso, la diminuzione del metabolismo e linvecchiamento precoce.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne e meno dimolti frutti!. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA

Questa è una delle domande che mi porgete più di frequente. Vi darò una spiegazione semplice e soprattutto scientifica perché ci sono dei fondamenti biochimici ben precisi.

Sapete bene che con il metodo si insegna ad utilizzare tutti gli alimenti, anche quelli vengono vietati nelle diete, tuttavia, nella fase dimagrante il primo piatto (precisamente spaghetti o riso) è presente solo a colazione. Al risveglio, tra le 7 e le 8.30, il nostro corpo raggiunge il picco massimo di produzione dell’ormone cortisolo (detto anche ormone dello stress) che tra i molti effetti negativi ne ha uno molto positivo: aiuta a mobilitare i grassi in eccesso. Assumere in questo momento della giornata alimenti potenzialmente ingrassanti come spaghetti o riso in realtà NON INGRASSA, soddisfa il palato e il cervello! Tra l’altro, il nostro organismo, seguendo un preciso ritmo metabolico nelle ore del mattino favorisce la glicolisi (cioè metabolizza il glucosio).

Se dovessimo mangiare spaghetti / riso a pranzo o cena ingrasseremmo. In sostanza è come assumere un farmaco in un’ora corretta oppure sbagliata,  vi è una netta differenza!

Ovviamente questo “giochino” non funziona con tutti i tipi di carboidrati (biscotti, brioche, fette biscottate, ecc) che contengo anche molti zuccheri aggiunti.

Bisogna solo abituarsi qualche giorno a questo cambiamento.

Quando si raggiunge il mantenimento qualsiasi tipo di pasta o riso potrà essere assunta liberamente anche a pranzo o cena ma a quel punto saremo consapevoli di assumere un alimento in un orario errato per il nostro organismo e quindi non idoneo alla nostra salute.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI SPAGHETTI O RISO A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
E’ UTILE PARTECIPARE ALL'INCONTRO ``LEZIONE DI NUTRIZIONE CONSAPEVOLE``?

Si, è fortemente raccomandato, soprattutto per chi ha già “provato” diete prima di approcciarsi a MetodoBianchini.

UN UNICO INCONTRO PER SAPERE TUTTO!

Vi fornirà gli strumenti per MODIFICARE LE ABITUDINI sbagliate, sia alimentari che di stile di vita, nel rispetto del proprio benessere psico-fisico.

Vi sarà utile per aumentare la vostra MOTIVAZIONE e raggiungere facilmente l’obiettivo prefissato.

Vi aiuterà a SUPERARE LE DIFFICOLTÀ identificando e correggendo le idee e le emozioni disfunzionali che possono minare i propositi di dimagrire.

Vi insegnerà a METTERE IN PRATICA in modo efficace e costante le indicazioni di MetodoBianchini.

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Vi farà conoscere la VERITA’ sul cibo una volta per tutte: «Ogni verità passa attraverso tre fasi: all’inizio è ridicolizzata, poi è violentemente contrastata, infine la si accetta come evidente» – Arthur Schopenhauer

La lezione di nutrizione consapevole prevede un unico incontro serale collettivo presso il nostro studio dalla durata di circa 2h. 

PROSSIMA SERATA GIOVEDI’ 9 NOVEMBRE ORE 20.15