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ASSISTENZA AL PERCORSO

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Importante da sapere

COSA DEVO EVITARE IL 1° MESE?

  • zucchero
  • aceto
  • miele, propoli
  • gomme da masticare e caramelle
  • semi
  • latte, bevande di soia/riso/avena, infusi alla frutta
  • alcool
  • caffè d’orzo e ginseng
  • evitare di bere caffè o tè oltre le ore 14

CONSIGLIATO DA LEGGERE

MetodoBianchini® non è una dieta ma un percorso alimentare – educativo per imparare a volersi bene sfruttando le potenzialità del cibo.

COME SI PUO’ CERCARE DI MIGLIORARE IL BENESSERE ATTRAVERSO IL CIBO?

mantenendo un corretto controllo ormonale!

Gli ormoni regolano:

  • tutti gli organi
  • il metabolismo
  • la pressione sanguigna
  • la glicemia
  • la frequenza cardiaca
  • la temperatura corporea
  • l’umore e desiderio sessuale

GLI ORMONI SONO IN GRADO DI DETERMINARE LO STATO DI SALUTE O DI MALATTIA (https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/cose-il-cancro/ormoni-e-cancro)

Purtroppo nel nostro Paese il sapere legato all’importante ruolo tra alimentazione e ormoni è sicuramente trascurato e questa è una grave mancanza nell’approccio alla salute, perché OGNI VOLTA CHE MANGIAMO, IL NOSTRO CORPO REAGISCE CON UNA RISPOSTA ORMONALE!

SE CORRETTA può prevenire patologie, migliora il benessere, rallenta l’invecchiamento, mantiene il peso forma.

SE SBAGLIATA si ha un’alterazione della produzione ormonale che causa uno sconvolgimento metabolico con conseguente aumento di INFIAMMAZIONE cellulare.

L’INFIAMMAZIONE CELLULARE È IL PUNTO DI PARTENZA DI TUTTI I DISTURBI E PATOLOGIE!

QUALI SONO I DISTURBI PIU’ COMUNI CAUSATI DA INFIAMMAZIONE CELLULARE?

  • Gastrite/reflusso/cattiva digestione
  • ipertensione
  • eczemi/acne
  • Cistite
  • Intolleranze
  • Cellulite/ritenzione
  • Dolori articolari
  • Emicrania
  • Ansia
  • Insonnia

 

QUALI SONO LE PATOLOGIE CAUSATE DA ECCESSIVA INFIAMMAZIONE CELLULARE?

 

COME RIDURRE IL LIVELLO DI INFIAMMAZIONE?

NUTRENDOSI CORRETTAMENTE!

MetodoBianchini® dà l’opportunità di incrementare la propria conoscenza e consapevolezza riguardo al modo di nutrirsi, attraverso un percorso alimentare personalizzato in logica biochimica pensato per migliorare il benessere complessivo. 

Un metodo innovativo perchè offre la possibilità di mangiare anche alimenti VIETATI dalle diete ma combinati ed assunti all’orario corretto rispettando il naturale orologio biologico, soddisfacendo il cervello e il palato; una RIVOLUZIONE rispetto ad una dieta ipocalorica e restrittiva! Ricordati che la cosa più importante è saper utilizzare e combinare in ogni pasto tutti e 3 i nutrienti fondamentali: carboidrati, proteine e grassi.

DI CUORE, BUON PERCORSO.

Modalità di preparazione e condimenti dei cibi

A breve saranno disponibili per l’acquisto le colazioni dolci e salate.

QUESTO.

No, per tutta la fase dimagrante va mangiata solo una verdura di contorno.

Per quanto riguarda il pranzo e la cena è consigliato iniziare il pasto mangiando prima le verdure (carboidrati) e poi le proteine.

 

No, solo il primo mese gli abbinamenti vanno rispettati. Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica. Se una scelta non è di suo gradimento può utilizzare le altre proposte presenti nel menù. Stesso discorso per le ricette.

Nella seconda consulenza il menù verrà ampliato con nuove alternative.

NOTA BENE: Tutte le ricette e le preparazioni proposte nel metodo sono frutto del lavoro e dell’intelletto di Paolo Bianchini e del suo staff e sono di proprietà intellettuale del marchio MetodoBianchini®.

Il Cliente ha facoltà di chiedere la revisione degli alimenti indicati nel menu proposto al primo appuntamento, per un massimo di 2 alternative.

La richiesta di integrale modifica del menù proposto è, ad ogni effetto, una richiesta di nuova consulenza e, pertanto, sarà esplicata secondo le condizioni contrattuali di cui all’art. 3 delle condizioni contrattuali. https://www.metodobianchini.it/termini-e-condizioni/

 

Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica per l’organismo. Tuttavia in casi eccezionali come:

-irreperibilità momentanea dello specifico vegetale (è comunque un caso raro)

-disturbo a livello digestivo del determinato alimento (es. cipolle)

-gusto (se non lo ha fatto presente in consulenza)

può sostituire con una delle verdure indicate nel suo menù, sono ammesse per ora solo quelle, tutto ciò che non è indicato non va considerato.

Gli abbinamenti vanno rispettati per il 1° mese poi ci saranno cambiamenti per rendere il percorso ancora più libero.

Lo scarti ed aderisca agli altri abbinamenti. Consideri sempre e comunque di variare il più possibile e non replicare lo stesso abbinamento per più di 2 giorni a settimana altrimenti si rischia di arrestare il processo dimagrante.

Al contrario non è idonea un’alimentazione povera di proteine ricordandosi sempre che carboidrati, proteine e grassi (ovvero i 3 macronutrienti fondamentali) vanno sempre introdotti nelle giuste proporzioni.

Proteine è un termine derivato dalla parola greca proteios che significa primario, di prima qualità. E, in effetti, le proteine sono, fra le diverse sostanze nutritive, quelle che data la loro struttura chimica, svolgono funzioni di prima qualità. Nella loro molecola, infatti, oltre a carbonio, idrogeno e ossigeno, contengono azoto. Ed è appunto all’azoto che si deve la capacità, propria ed esclusiva delle proteine, di rigenerare le cellule e tessuti e favorire la crescita. Se questa rappresenta la loro principale funzione non va dimenticato che le proteine possono fornire anche energia.

Appena si potrà venga alla lezione di nutrizione consapevole per chiarirsi definitivamente le idee.

Sono gli zuccheri ad “appesantire” il fegato.

E’ praticamente impossibile ridurre il colesterolo attraverso il cibo perchè il colesterolo dipende da altro! Facciamo chiarezza sul colesterolo.

Cos’è il colesterolo?
E’ un lipide grasso prodotto autonomamente dall’organismo (da 1 a 2 grammi al giorno) e introdotto minimamente attraverso l’alimentazione (0,1-0,5 grammi).

La prima osservazione è che con il cibo apportiamo appena un 10% del colesterolo totale e il restante 90% è autoprodotto per via endogena.
Il suo ruolo è preziosissimo per il funzionamento dell’organismo non solo organico ma anche sociale e comportamentale.

Fondamentale perché:

  • è un componente essenziale della membrana cellulare di tutte le cellule;
  • regola lo scambio di sostanze messaggere tramite la membrana cellulare;
  • è coinvolto nella crescita e nella divisione cellulare;
  • è la sostanza base per la sintesi di numerosi ormoni (aldosterone, cortisolo, testosterone, estradiolo, ecc.);
  • è essenziale per lo sviluppo embrionale;
  • è prodotto nel fegato e impiegato per produrre la bile;
  • si trova in grande abbondanza nel cervello, nel sistema nervoso, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.

Voglio porre l’attenzione sul senso biologico del colesterolo e la sua azione nella produzione degli ormoni sessuali, gli ormoni deputati alle relazioni umane.
Si può affermare che tutta la vita sociale umana è mossa da due “frequenze”: estrogeno e testosterone (femminile e maschile). Questi due ormoni regolano la socialità dando una percezione della vita e una reazione alla stessa molto diversa, a seconda che il cervello legga meglio l’uno o l’altro.

La statina, il farmaco più usato per ridurre il colesterolo, interviene nella sintesi del colesterolo bloccandone la produzione a livello di fegato.
Siamo sicuri che questo freno chimico non abbia ripercussioni nella vita sociale dell’uomo? In fin dei conti il colesterolo è il precursore dei più importanti ormoni umani.
Certamente il sistema troverà il modo di compensare con altre vie di produzione, ma tale sforzo non è naturale!

Da qui parte la fregatura..Un po’ di storia

Tutto ebbe inizio a metà del secolo scorso, quando venne condotto lo Studio Framingham (1948), il più grande ed articolato studio epidemiologico di popolazione in ambito di rischio cardiovascolare mai realizzato. Lo studio avrebbe scoperto la relazione tra colesterolo elevato e rischio di infarto e ictus: ogni incremento dell’1% della colesterolemia è associato ad un aumento di incidenza di cardiopatia ischemica del 2-3%. Questi dati non dicono molto, ma forse con un esempio la follia sarà più evidente.

Se una persona dovesse vedere il proprio colesterolo totale aumentare da 180 mg/dL a 250 mg/dL (aumento del 40%), significa che avrebbe un aumento dell’incidenza di cardiopatia del 120% (40%x3): insomma un morto che cammina!

In realtà lo studio mostrò che non c’è nessuna significativa differenza nel rischio cardiovascolare fra individui i cui livelli di colesterolo variano da 204 a 294 mg/dL.

L’altro famosissimo Studio che diede il colpo di grazia al colesterolo avvenne dopo qualche anno – nel 1953 – per opera del dottor Ancel Keys, il quale pubblicò il lavoro che sarebbe diventato il mito fondante della teoria sul colesterolo. Nello studio Keys inserì un diagramma basato sui dati di 6 diversi paesi del mondo in cui era riscontrabile una relazione evidente tra consumo di grassi e mortalità per cardiopatie coronariche.

Peccato che il diagramma presentato sia errato: Keys prese in considerazione i dati provenienti da soli 6 paesi del mondo pur avendo a disposizione i dati di 22 paesi. Il motivo è presto detto: se avesse utilizzato i dati completi il rapporto tra consumo di grassi e morte sarebbe stato inesistente!
Da quel momento in poi miliardi di persone sono state intossicate dall’abuso di farmaci.

La correlazione tra grassi e morte era stata purtroppo gettata, ma il mondo dovette attendere qualche decennio prima che l’Industria farmaceutica sfornasse qualcosa di utile per abbassare questo pericolosissimo grasso: il primo farmaco a livello mondiale venne brevettato nel 1987: la Lovastatina.

 

(Y.Rong et al., Egg consumption and risk of coronary heart disease and stroke: dose-response meta-analysis of prospective cohort studies, in British Medical Journal, 346, 2013, e8539)

Se nel menu non sono ancora stati inseriti c’è evidentemente un motivo e potranno essere inseriti (con intelligenza) più avanti.

I legumi a livello nutrizionale sono carboidrati perchè sono ricchi di amido e quindi ingrassanti.

E’ vero che i legumi contengono anche delle proteine, ma queste proteine sono associate ad ampie quantità di carboidrati, ed oltretutto sono quasi sempre incomplete, ovvero carenti di aminoacidi essenziali e quindi non conteggiabili ai fini della quota proteica giornaliera.

Non tutti i legumi sono ovviamente uguali: i piselli hanno un contenuto di zuccheri più basso di molti altri, le lenticchie sono usatissime dai vegani per l’alto contenuto proteico.

Prendiamo i ceci, che hanno un contenuto in proteine biodisponibili di circa 13 g su 100 g di prodotto. Ottima quantità, ma viene insieme a 44 g di zuccheri.

100 g di uova hanno la stessa quantità di proteine, ma con un profilo aminoacidico molto migliore, e solo 1 g di zuccheri.

Inoltre per mangiare appena 26 g di proteine bisognerebbe mangiare 200 g di ceci (pesati a crudo) che sono una enorme quantità, con anche una gran quantità di fibra, mentre le stesse proteine si ricavano da 4 uova, facili da mangiare e digerire.

Ma il problema principale è che molti dei nutrienti contenuti nei legumi non sono disponibili per la biologia umana, i minerali ad esempio non vengono assorbiti quasi per nulla per via della difficoltà di digestione (che causa gonfiore, flatulenza e dolori di stomaco), del resto non siamo vacche con stomaci disegnati per fermentare quelle fibre.

Un altro problema è l’alto contenuto di lectine ed acido fitico, degli anti nutrienti che possono danneggiare il rivestimento intestinale e soprattutto impedire alle nostre difese naturali di ripararlo, causando o esacerbando malattie autoimmuni. Cuocere i legumi a lungo dopo averli ammollati per 24 ore riduce il contenuto di lectine in modo importante, ma lascia comunque troppo acido fitico.

Gli enzimi salivari (amilasi) degradano l’amido trasformandolo in glucosio, aumentando di conseguenza la glicemia con produzione di insulina.  Ricordo che l’eccesso di glucosio è responsabile di quasi tutte le patologie https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/lo-zucchero-favorisce-la-crescita-dei-tumori

Il vantaggio di MetodoBianchini® rispetto alle diete è proprio che le quantità sono illimitate, quindi può mangiare liberamente tutto ciò che è indicato nel menu secondo il suo senso di sazietà (quindi anche i dolci, uova, pane, burro, olio, ecc proposti nel metodo sono illimitati).

L’unico alimento che non è illimitato è la frutta fresca (veda domanda specifica n°15 della categoria “chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti”).

Se ha difficoltà nel primo periodo a mangiare porzioni abbondanti si regoli piano piano per far sì che sia soddisfatto e sazio del suo pasto ma è vietato digiunare.

Ricorda: La vita è troppo bella per mettersi a dieta!

I pomodori si possono utilizzare come un frutto a colazione solo se nel suo menù è presente la frutta, viceversa dovrà aspettare. Fagiolini e patate invece non sono dimagranti per cui per il momento non si possono utilizzare.

Le consiglio di pianificare per l’anno prossimo una coltura mirata alle verdure consentite, con le verdure di questa stagione può scegliere di regalarle o decidere di preparare conserve, giardiniere sempre da regalare per qualche occasione anche nei mesi a venire.

1° MESE

In primis acqua naturale o gasata almeno 1,5 lt nell’arco della giornata, ma può anche aromatizzarla con scorza di limone tritata (no succo di limone*) e zenzero fresco grattugiato (no menta). Può lasciare in infusione una notte e bere al bisogno.

Vanno bene anche tisane in filtro a base di erbe AMARE (no frutta, no menta, no liquirizia) ES: tiglio, passiflora, equiseto, bardana, camomilla (che non contengano dolcificanti o edulcoranti). IL SAPORE NON DEVE ESSERE DOLCE.

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante perciò non si può usare da mettere nell’acqua.

Ricordo inoltre che si possono bere a piacere anche caffè o tè AMARI ma al massimo entro le ore 14.

 

DAL 2° MESE IN POI…

Tutto ciò che si può bere il primo mese….più vino rosso!

E’ possibile bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso non devo assumere le verdure di contorno perchè il vino è un carboidrato e quindi si sostituisce alla verdura. Quindi carne/pesce/uova + bicchiere di vino rosso.

Dove non viene specificato nulla significa che è a sua discrezione, va bene sia di manzo che di maiale.

Le scelte sulla pezzatura della carne o della tipologia del pesce sono proposti perché hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica.

Solo il 1° mese è bene attenersi alle indicazioni, poi ci saranno molti cambiamenti.

Massimo 2 volte.

Presti molta attenzione a questo importante dettaglio, bisogna variare il più possibile.

Se Bianchini ha scelto di non metterli c’è evidentemente un motivo ben preciso e la preghiamo di rispettare tale scelta onde evitare di compromettere il suo dimagrimento. Può comunque parlarne alla prossima consulenza privata e casomai decidere di inserirli. Nel frattempo abbondi con le quantità di colazione, pranzo e cena, è fondamentale non mangiare poco.

La frutta è l’unico alimento che con M.B. non si può mangiare illimitatamente e MAI da sola ma sempre abbinata ad una proteina perchè è molto zuccherina e quindi potenzialmente infiammatoria.

Di seguito vengono indicati i frutti consentiti:

A scelta tra:

  • Arancia, kiwi, pesca, pompelmo, fico, mela, pera, caco, pomodoro: 1 frutto
  • Albicocche, prugne, mandarini/clementine, datteri medjoul: 2 frutti
  • Fragole, ciliegie, amarene, castagne: 5 frutti per le donne, 8 frutti per l’uomo
  • Mirtilli, lamponi, more: 10 frutti per le donne, 15 frutti per gli uomini
  • Melone: 2 fettine
  • Ananas: 3 fettine
  • Anguria: 1 fetta

Avocado e cocco sono gli unici frutti che si possono mangiare in quantità illimitata!

DA EVITARE: banana, uva, mango

1. Non mischiare frutti diversi insieme

2. Quando possibile mangiare il frutto con la buccia.

3. Non si possono fare spremute, succhi, estratti o centrifughe di frutta, va mangiata intera o a spicchi.

4. Solo frutta fresca cruda, NO candita/disidrata/sciroppata, cotta

Da 3 a 5 albumi per la donna; da 4 a 6 albumi per l’uomo.

Per dubbi sulla preparazione della frittata è possibile consultare la domanda n° 3 in “Suggerimenti su modalità di preparazione e condimenti dei cibi”

Tagli di carne con l’osso o pesce con le lische sono alimenti che non contengono carboidrati o, se presenti, non superano il 4% e contengono aminoacidi favorevoli al dimagrimento.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

Per questo motivo se mi cambiate gli spaghetti con maccheroni e farfalle “perchè tanto è sempre pasta” non avrete lo stesso risultato!

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Chiarimenti su cibi e abbinamenti proposti nel menù

A breve saranno disponibili per l’acquisto le colazioni dolci e salate.

QUESTO.

No, per tutta la fase dimagrante va mangiata solo una verdura di contorno.

Per quanto riguarda il pranzo e la cena è consigliato iniziare il pasto mangiando prima le verdure (carboidrati) e poi le proteine.

 

No, solo il primo mese gli abbinamenti vanno rispettati. Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica. Se una scelta non è di suo gradimento può utilizzare le altre proposte presenti nel menù. Stesso discorso per le ricette.

Nella seconda consulenza il menù verrà ampliato con nuove alternative.

NOTA BENE: Tutte le ricette e le preparazioni proposte nel metodo sono frutto del lavoro e dell’intelletto di Paolo Bianchini e del suo staff e sono di proprietà intellettuale del marchio MetodoBianchini®.

Il Cliente ha facoltà di chiedere la revisione degli alimenti indicati nel menu proposto al primo appuntamento, per un massimo di 2 alternative.

La richiesta di integrale modifica del menù proposto è, ad ogni effetto, una richiesta di nuova consulenza e, pertanto, sarà esplicata secondo le condizioni contrattuali di cui all’art. 3 delle condizioni contrattuali. https://www.metodobianchini.it/termini-e-condizioni/

 

Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica per l’organismo. Tuttavia in casi eccezionali come:

-irreperibilità momentanea dello specifico vegetale (è comunque un caso raro)

-disturbo a livello digestivo del determinato alimento (es. cipolle)

-gusto (se non lo ha fatto presente in consulenza)

può sostituire con una delle verdure indicate nel suo menù, sono ammesse per ora solo quelle, tutto ciò che non è indicato non va considerato.

Gli abbinamenti vanno rispettati per il 1° mese poi ci saranno cambiamenti per rendere il percorso ancora più libero.

Lo scarti ed aderisca agli altri abbinamenti. Consideri sempre e comunque di variare il più possibile e non replicare lo stesso abbinamento per più di 2 giorni a settimana altrimenti si rischia di arrestare il processo dimagrante.

Al contrario non è idonea un’alimentazione povera di proteine ricordandosi sempre che carboidrati, proteine e grassi (ovvero i 3 macronutrienti fondamentali) vanno sempre introdotti nelle giuste proporzioni.

Proteine è un termine derivato dalla parola greca proteios che significa primario, di prima qualità. E, in effetti, le proteine sono, fra le diverse sostanze nutritive, quelle che data la loro struttura chimica, svolgono funzioni di prima qualità. Nella loro molecola, infatti, oltre a carbonio, idrogeno e ossigeno, contengono azoto. Ed è appunto all’azoto che si deve la capacità, propria ed esclusiva delle proteine, di rigenerare le cellule e tessuti e favorire la crescita. Se questa rappresenta la loro principale funzione non va dimenticato che le proteine possono fornire anche energia.

Appena si potrà venga alla lezione di nutrizione consapevole per chiarirsi definitivamente le idee.

Sono gli zuccheri ad “appesantire” il fegato.

E’ praticamente impossibile ridurre il colesterolo attraverso il cibo perchè il colesterolo dipende da altro! Facciamo chiarezza sul colesterolo.

Cos’è il colesterolo?
E’ un lipide grasso prodotto autonomamente dall’organismo (da 1 a 2 grammi al giorno) e introdotto minimamente attraverso l’alimentazione (0,1-0,5 grammi).

La prima osservazione è che con il cibo apportiamo appena un 10% del colesterolo totale e il restante 90% è autoprodotto per via endogena.
Il suo ruolo è preziosissimo per il funzionamento dell’organismo non solo organico ma anche sociale e comportamentale.

Fondamentale perché:

  • è un componente essenziale della membrana cellulare di tutte le cellule;
  • regola lo scambio di sostanze messaggere tramite la membrana cellulare;
  • è coinvolto nella crescita e nella divisione cellulare;
  • è la sostanza base per la sintesi di numerosi ormoni (aldosterone, cortisolo, testosterone, estradiolo, ecc.);
  • è essenziale per lo sviluppo embrionale;
  • è prodotto nel fegato e impiegato per produrre la bile;
  • si trova in grande abbondanza nel cervello, nel sistema nervoso, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.

Voglio porre l’attenzione sul senso biologico del colesterolo e la sua azione nella produzione degli ormoni sessuali, gli ormoni deputati alle relazioni umane.
Si può affermare che tutta la vita sociale umana è mossa da due “frequenze”: estrogeno e testosterone (femminile e maschile). Questi due ormoni regolano la socialità dando una percezione della vita e una reazione alla stessa molto diversa, a seconda che il cervello legga meglio l’uno o l’altro.

La statina, il farmaco più usato per ridurre il colesterolo, interviene nella sintesi del colesterolo bloccandone la produzione a livello di fegato.
Siamo sicuri che questo freno chimico non abbia ripercussioni nella vita sociale dell’uomo? In fin dei conti il colesterolo è il precursore dei più importanti ormoni umani.
Certamente il sistema troverà il modo di compensare con altre vie di produzione, ma tale sforzo non è naturale!

Da qui parte la fregatura..Un po’ di storia

Tutto ebbe inizio a metà del secolo scorso, quando venne condotto lo Studio Framingham (1948), il più grande ed articolato studio epidemiologico di popolazione in ambito di rischio cardiovascolare mai realizzato. Lo studio avrebbe scoperto la relazione tra colesterolo elevato e rischio di infarto e ictus: ogni incremento dell’1% della colesterolemia è associato ad un aumento di incidenza di cardiopatia ischemica del 2-3%. Questi dati non dicono molto, ma forse con un esempio la follia sarà più evidente.

Se una persona dovesse vedere il proprio colesterolo totale aumentare da 180 mg/dL a 250 mg/dL (aumento del 40%), significa che avrebbe un aumento dell’incidenza di cardiopatia del 120% (40%x3): insomma un morto che cammina!

In realtà lo studio mostrò che non c’è nessuna significativa differenza nel rischio cardiovascolare fra individui i cui livelli di colesterolo variano da 204 a 294 mg/dL.

L’altro famosissimo Studio che diede il colpo di grazia al colesterolo avvenne dopo qualche anno – nel 1953 – per opera del dottor Ancel Keys, il quale pubblicò il lavoro che sarebbe diventato il mito fondante della teoria sul colesterolo. Nello studio Keys inserì un diagramma basato sui dati di 6 diversi paesi del mondo in cui era riscontrabile una relazione evidente tra consumo di grassi e mortalità per cardiopatie coronariche.

Peccato che il diagramma presentato sia errato: Keys prese in considerazione i dati provenienti da soli 6 paesi del mondo pur avendo a disposizione i dati di 22 paesi. Il motivo è presto detto: se avesse utilizzato i dati completi il rapporto tra consumo di grassi e morte sarebbe stato inesistente!
Da quel momento in poi miliardi di persone sono state intossicate dall’abuso di farmaci.

La correlazione tra grassi e morte era stata purtroppo gettata, ma il mondo dovette attendere qualche decennio prima che l’Industria farmaceutica sfornasse qualcosa di utile per abbassare questo pericolosissimo grasso: il primo farmaco a livello mondiale venne brevettato nel 1987: la Lovastatina.

 

(Y.Rong et al., Egg consumption and risk of coronary heart disease and stroke: dose-response meta-analysis of prospective cohort studies, in British Medical Journal, 346, 2013, e8539)

Se nel menu non sono ancora stati inseriti c’è evidentemente un motivo e potranno essere inseriti (con intelligenza) più avanti.

I legumi a livello nutrizionale sono carboidrati perchè sono ricchi di amido e quindi ingrassanti.

E’ vero che i legumi contengono anche delle proteine, ma queste proteine sono associate ad ampie quantità di carboidrati, ed oltretutto sono quasi sempre incomplete, ovvero carenti di aminoacidi essenziali e quindi non conteggiabili ai fini della quota proteica giornaliera.

Non tutti i legumi sono ovviamente uguali: i piselli hanno un contenuto di zuccheri più basso di molti altri, le lenticchie sono usatissime dai vegani per l’alto contenuto proteico.

Prendiamo i ceci, che hanno un contenuto in proteine biodisponibili di circa 13 g su 100 g di prodotto. Ottima quantità, ma viene insieme a 44 g di zuccheri.

100 g di uova hanno la stessa quantità di proteine, ma con un profilo aminoacidico molto migliore, e solo 1 g di zuccheri.

Inoltre per mangiare appena 26 g di proteine bisognerebbe mangiare 200 g di ceci (pesati a crudo) che sono una enorme quantità, con anche una gran quantità di fibra, mentre le stesse proteine si ricavano da 4 uova, facili da mangiare e digerire.

Ma il problema principale è che molti dei nutrienti contenuti nei legumi non sono disponibili per la biologia umana, i minerali ad esempio non vengono assorbiti quasi per nulla per via della difficoltà di digestione (che causa gonfiore, flatulenza e dolori di stomaco), del resto non siamo vacche con stomaci disegnati per fermentare quelle fibre.

Un altro problema è l’alto contenuto di lectine ed acido fitico, degli anti nutrienti che possono danneggiare il rivestimento intestinale e soprattutto impedire alle nostre difese naturali di ripararlo, causando o esacerbando malattie autoimmuni. Cuocere i legumi a lungo dopo averli ammollati per 24 ore riduce il contenuto di lectine in modo importante, ma lascia comunque troppo acido fitico.

Gli enzimi salivari (amilasi) degradano l’amido trasformandolo in glucosio, aumentando di conseguenza la glicemia con produzione di insulina.  Ricordo che l’eccesso di glucosio è responsabile di quasi tutte le patologie https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/lo-zucchero-favorisce-la-crescita-dei-tumori

Il vantaggio di MetodoBianchini® rispetto alle diete è proprio che le quantità sono illimitate, quindi può mangiare liberamente tutto ciò che è indicato nel menu secondo il suo senso di sazietà (quindi anche i dolci, uova, pane, burro, olio, ecc proposti nel metodo sono illimitati).

L’unico alimento che non è illimitato è la frutta fresca (veda domanda specifica n°15 della categoria “chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti”).

Se ha difficoltà nel primo periodo a mangiare porzioni abbondanti si regoli piano piano per far sì che sia soddisfatto e sazio del suo pasto ma è vietato digiunare.

Ricorda: La vita è troppo bella per mettersi a dieta!

I pomodori si possono utilizzare come un frutto a colazione solo se nel suo menù è presente la frutta, viceversa dovrà aspettare. Fagiolini e patate invece non sono dimagranti per cui per il momento non si possono utilizzare.

Le consiglio di pianificare per l’anno prossimo una coltura mirata alle verdure consentite, con le verdure di questa stagione può scegliere di regalarle o decidere di preparare conserve, giardiniere sempre da regalare per qualche occasione anche nei mesi a venire.

1° MESE

In primis acqua naturale o gasata almeno 1,5 lt nell’arco della giornata, ma può anche aromatizzarla con scorza di limone tritata (no succo di limone*) e zenzero fresco grattugiato (no menta). Può lasciare in infusione una notte e bere al bisogno.

Vanno bene anche tisane in filtro a base di erbe AMARE (no frutta, no menta, no liquirizia) ES: tiglio, passiflora, equiseto, bardana, camomilla (che non contengano dolcificanti o edulcoranti). IL SAPORE NON DEVE ESSERE DOLCE.

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante perciò non si può usare da mettere nell’acqua.

Ricordo inoltre che si possono bere a piacere anche caffè o tè AMARI ma al massimo entro le ore 14.

 

DAL 2° MESE IN POI…

Tutto ciò che si può bere il primo mese….più vino rosso!

E’ possibile bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso non devo assumere le verdure di contorno perchè il vino è un carboidrato e quindi si sostituisce alla verdura. Quindi carne/pesce/uova + bicchiere di vino rosso.

Dove non viene specificato nulla significa che è a sua discrezione, va bene sia di manzo che di maiale.

Le scelte sulla pezzatura della carne o della tipologia del pesce sono proposti perché hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica.

Solo il 1° mese è bene attenersi alle indicazioni, poi ci saranno molti cambiamenti.

Massimo 2 volte.

Presti molta attenzione a questo importante dettaglio, bisogna variare il più possibile.

Se Bianchini ha scelto di non metterli c’è evidentemente un motivo ben preciso e la preghiamo di rispettare tale scelta onde evitare di compromettere il suo dimagrimento. Può comunque parlarne alla prossima consulenza privata e casomai decidere di inserirli. Nel frattempo abbondi con le quantità di colazione, pranzo e cena, è fondamentale non mangiare poco.

La frutta è l’unico alimento che con M.B. non si può mangiare illimitatamente e MAI da sola ma sempre abbinata ad una proteina perchè è molto zuccherina e quindi potenzialmente infiammatoria.

Di seguito vengono indicati i frutti consentiti:

A scelta tra:

  • Arancia, kiwi, pesca, pompelmo, fico, mela, pera, caco, pomodoro: 1 frutto
  • Albicocche, prugne, mandarini/clementine, datteri medjoul: 2 frutti
  • Fragole, ciliegie, amarene, castagne: 5 frutti per le donne, 8 frutti per l’uomo
  • Mirtilli, lamponi, more: 10 frutti per le donne, 15 frutti per gli uomini
  • Melone: 2 fettine
  • Ananas: 3 fettine
  • Anguria: 1 fetta

Avocado e cocco sono gli unici frutti che si possono mangiare in quantità illimitata!

DA EVITARE: banana, uva, mango

1. Non mischiare frutti diversi insieme

2. Quando possibile mangiare il frutto con la buccia.

3. Non si possono fare spremute, succhi, estratti o centrifughe di frutta, va mangiata intera o a spicchi.

4. Solo frutta fresca cruda, NO candita/disidrata/sciroppata, cotta

Da 3 a 5 albumi per la donna; da 4 a 6 albumi per l’uomo.

Per dubbi sulla preparazione della frittata è possibile consultare la domanda n° 3 in “Suggerimenti su modalità di preparazione e condimenti dei cibi”

Tagli di carne con l’osso o pesce con le lische sono alimenti che non contengono carboidrati o, se presenti, non superano il 4% e contengono aminoacidi favorevoli al dimagrimento.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

Per questo motivo se mi cambiate gli spaghetti con maccheroni e farfalle “perchè tanto è sempre pasta” non avrete lo stesso risultato!

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Domande Varie / Curiosità

A breve saranno disponibili per l’acquisto le colazioni dolci e salate.

QUESTO.

No, per tutta la fase dimagrante va mangiata solo una verdura di contorno.

Per quanto riguarda il pranzo e la cena è consigliato iniziare il pasto mangiando prima le verdure (carboidrati) e poi le proteine.

 

No, solo il primo mese gli abbinamenti vanno rispettati. Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica. Se una scelta non è di suo gradimento può utilizzare le altre proposte presenti nel menù. Stesso discorso per le ricette.

Nella seconda consulenza il menù verrà ampliato con nuove alternative.

NOTA BENE: Tutte le ricette e le preparazioni proposte nel metodo sono frutto del lavoro e dell’intelletto di Paolo Bianchini e del suo staff e sono di proprietà intellettuale del marchio MetodoBianchini®.

Il Cliente ha facoltà di chiedere la revisione degli alimenti indicati nel menu proposto al primo appuntamento, per un massimo di 2 alternative.

La richiesta di integrale modifica del menù proposto è, ad ogni effetto, una richiesta di nuova consulenza e, pertanto, sarà esplicata secondo le condizioni contrattuali di cui all’art. 3 delle condizioni contrattuali. https://www.metodobianchini.it/termini-e-condizioni/

 

Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica per l’organismo. Tuttavia in casi eccezionali come:

-irreperibilità momentanea dello specifico vegetale (è comunque un caso raro)

-disturbo a livello digestivo del determinato alimento (es. cipolle)

-gusto (se non lo ha fatto presente in consulenza)

può sostituire con una delle verdure indicate nel suo menù, sono ammesse per ora solo quelle, tutto ciò che non è indicato non va considerato.

Gli abbinamenti vanno rispettati per il 1° mese poi ci saranno cambiamenti per rendere il percorso ancora più libero.

Lo scarti ed aderisca agli altri abbinamenti. Consideri sempre e comunque di variare il più possibile e non replicare lo stesso abbinamento per più di 2 giorni a settimana altrimenti si rischia di arrestare il processo dimagrante.

Al contrario non è idonea un’alimentazione povera di proteine ricordandosi sempre che carboidrati, proteine e grassi (ovvero i 3 macronutrienti fondamentali) vanno sempre introdotti nelle giuste proporzioni.

Proteine è un termine derivato dalla parola greca proteios che significa primario, di prima qualità. E, in effetti, le proteine sono, fra le diverse sostanze nutritive, quelle che data la loro struttura chimica, svolgono funzioni di prima qualità. Nella loro molecola, infatti, oltre a carbonio, idrogeno e ossigeno, contengono azoto. Ed è appunto all’azoto che si deve la capacità, propria ed esclusiva delle proteine, di rigenerare le cellule e tessuti e favorire la crescita. Se questa rappresenta la loro principale funzione non va dimenticato che le proteine possono fornire anche energia.

Appena si potrà venga alla lezione di nutrizione consapevole per chiarirsi definitivamente le idee.

Sono gli zuccheri ad “appesantire” il fegato.

E’ praticamente impossibile ridurre il colesterolo attraverso il cibo perchè il colesterolo dipende da altro! Facciamo chiarezza sul colesterolo.

Cos’è il colesterolo?
E’ un lipide grasso prodotto autonomamente dall’organismo (da 1 a 2 grammi al giorno) e introdotto minimamente attraverso l’alimentazione (0,1-0,5 grammi).

La prima osservazione è che con il cibo apportiamo appena un 10% del colesterolo totale e il restante 90% è autoprodotto per via endogena.
Il suo ruolo è preziosissimo per il funzionamento dell’organismo non solo organico ma anche sociale e comportamentale.

Fondamentale perché:

  • è un componente essenziale della membrana cellulare di tutte le cellule;
  • regola lo scambio di sostanze messaggere tramite la membrana cellulare;
  • è coinvolto nella crescita e nella divisione cellulare;
  • è la sostanza base per la sintesi di numerosi ormoni (aldosterone, cortisolo, testosterone, estradiolo, ecc.);
  • è essenziale per lo sviluppo embrionale;
  • è prodotto nel fegato e impiegato per produrre la bile;
  • si trova in grande abbondanza nel cervello, nel sistema nervoso, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.

Voglio porre l’attenzione sul senso biologico del colesterolo e la sua azione nella produzione degli ormoni sessuali, gli ormoni deputati alle relazioni umane.
Si può affermare che tutta la vita sociale umana è mossa da due “frequenze”: estrogeno e testosterone (femminile e maschile). Questi due ormoni regolano la socialità dando una percezione della vita e una reazione alla stessa molto diversa, a seconda che il cervello legga meglio l’uno o l’altro.

La statina, il farmaco più usato per ridurre il colesterolo, interviene nella sintesi del colesterolo bloccandone la produzione a livello di fegato.
Siamo sicuri che questo freno chimico non abbia ripercussioni nella vita sociale dell’uomo? In fin dei conti il colesterolo è il precursore dei più importanti ormoni umani.
Certamente il sistema troverà il modo di compensare con altre vie di produzione, ma tale sforzo non è naturale!

Da qui parte la fregatura..Un po’ di storia

Tutto ebbe inizio a metà del secolo scorso, quando venne condotto lo Studio Framingham (1948), il più grande ed articolato studio epidemiologico di popolazione in ambito di rischio cardiovascolare mai realizzato. Lo studio avrebbe scoperto la relazione tra colesterolo elevato e rischio di infarto e ictus: ogni incremento dell’1% della colesterolemia è associato ad un aumento di incidenza di cardiopatia ischemica del 2-3%. Questi dati non dicono molto, ma forse con un esempio la follia sarà più evidente.

Se una persona dovesse vedere il proprio colesterolo totale aumentare da 180 mg/dL a 250 mg/dL (aumento del 40%), significa che avrebbe un aumento dell’incidenza di cardiopatia del 120% (40%x3): insomma un morto che cammina!

In realtà lo studio mostrò che non c’è nessuna significativa differenza nel rischio cardiovascolare fra individui i cui livelli di colesterolo variano da 204 a 294 mg/dL.

L’altro famosissimo Studio che diede il colpo di grazia al colesterolo avvenne dopo qualche anno – nel 1953 – per opera del dottor Ancel Keys, il quale pubblicò il lavoro che sarebbe diventato il mito fondante della teoria sul colesterolo. Nello studio Keys inserì un diagramma basato sui dati di 6 diversi paesi del mondo in cui era riscontrabile una relazione evidente tra consumo di grassi e mortalità per cardiopatie coronariche.

Peccato che il diagramma presentato sia errato: Keys prese in considerazione i dati provenienti da soli 6 paesi del mondo pur avendo a disposizione i dati di 22 paesi. Il motivo è presto detto: se avesse utilizzato i dati completi il rapporto tra consumo di grassi e morte sarebbe stato inesistente!
Da quel momento in poi miliardi di persone sono state intossicate dall’abuso di farmaci.

La correlazione tra grassi e morte era stata purtroppo gettata, ma il mondo dovette attendere qualche decennio prima che l’Industria farmaceutica sfornasse qualcosa di utile per abbassare questo pericolosissimo grasso: il primo farmaco a livello mondiale venne brevettato nel 1987: la Lovastatina.

 

(Y.Rong et al., Egg consumption and risk of coronary heart disease and stroke: dose-response meta-analysis of prospective cohort studies, in British Medical Journal, 346, 2013, e8539)

Se nel menu non sono ancora stati inseriti c’è evidentemente un motivo e potranno essere inseriti (con intelligenza) più avanti.

I legumi a livello nutrizionale sono carboidrati perchè sono ricchi di amido e quindi ingrassanti.

E’ vero che i legumi contengono anche delle proteine, ma queste proteine sono associate ad ampie quantità di carboidrati, ed oltretutto sono quasi sempre incomplete, ovvero carenti di aminoacidi essenziali e quindi non conteggiabili ai fini della quota proteica giornaliera.

Non tutti i legumi sono ovviamente uguali: i piselli hanno un contenuto di zuccheri più basso di molti altri, le lenticchie sono usatissime dai vegani per l’alto contenuto proteico.

Prendiamo i ceci, che hanno un contenuto in proteine biodisponibili di circa 13 g su 100 g di prodotto. Ottima quantità, ma viene insieme a 44 g di zuccheri.

100 g di uova hanno la stessa quantità di proteine, ma con un profilo aminoacidico molto migliore, e solo 1 g di zuccheri.

Inoltre per mangiare appena 26 g di proteine bisognerebbe mangiare 200 g di ceci (pesati a crudo) che sono una enorme quantità, con anche una gran quantità di fibra, mentre le stesse proteine si ricavano da 4 uova, facili da mangiare e digerire.

Ma il problema principale è che molti dei nutrienti contenuti nei legumi non sono disponibili per la biologia umana, i minerali ad esempio non vengono assorbiti quasi per nulla per via della difficoltà di digestione (che causa gonfiore, flatulenza e dolori di stomaco), del resto non siamo vacche con stomaci disegnati per fermentare quelle fibre.

Un altro problema è l’alto contenuto di lectine ed acido fitico, degli anti nutrienti che possono danneggiare il rivestimento intestinale e soprattutto impedire alle nostre difese naturali di ripararlo, causando o esacerbando malattie autoimmuni. Cuocere i legumi a lungo dopo averli ammollati per 24 ore riduce il contenuto di lectine in modo importante, ma lascia comunque troppo acido fitico.

Gli enzimi salivari (amilasi) degradano l’amido trasformandolo in glucosio, aumentando di conseguenza la glicemia con produzione di insulina.  Ricordo che l’eccesso di glucosio è responsabile di quasi tutte le patologie https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/lo-zucchero-favorisce-la-crescita-dei-tumori

Il vantaggio di MetodoBianchini® rispetto alle diete è proprio che le quantità sono illimitate, quindi può mangiare liberamente tutto ciò che è indicato nel menu secondo il suo senso di sazietà (quindi anche i dolci, uova, pane, burro, olio, ecc proposti nel metodo sono illimitati).

L’unico alimento che non è illimitato è la frutta fresca (veda domanda specifica n°15 della categoria “chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti”).

Se ha difficoltà nel primo periodo a mangiare porzioni abbondanti si regoli piano piano per far sì che sia soddisfatto e sazio del suo pasto ma è vietato digiunare.

Ricorda: La vita è troppo bella per mettersi a dieta!

I pomodori si possono utilizzare come un frutto a colazione solo se nel suo menù è presente la frutta, viceversa dovrà aspettare. Fagiolini e patate invece non sono dimagranti per cui per il momento non si possono utilizzare.

Le consiglio di pianificare per l’anno prossimo una coltura mirata alle verdure consentite, con le verdure di questa stagione può scegliere di regalarle o decidere di preparare conserve, giardiniere sempre da regalare per qualche occasione anche nei mesi a venire.

1° MESE

In primis acqua naturale o gasata almeno 1,5 lt nell’arco della giornata, ma può anche aromatizzarla con scorza di limone tritata (no succo di limone*) e zenzero fresco grattugiato (no menta). Può lasciare in infusione una notte e bere al bisogno.

Vanno bene anche tisane in filtro a base di erbe AMARE (no frutta, no menta, no liquirizia) ES: tiglio, passiflora, equiseto, bardana, camomilla (che non contengano dolcificanti o edulcoranti). IL SAPORE NON DEVE ESSERE DOLCE.

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante perciò non si può usare da mettere nell’acqua.

Ricordo inoltre che si possono bere a piacere anche caffè o tè AMARI ma al massimo entro le ore 14.

 

DAL 2° MESE IN POI…

Tutto ciò che si può bere il primo mese….più vino rosso!

E’ possibile bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso non devo assumere le verdure di contorno perchè il vino è un carboidrato e quindi si sostituisce alla verdura. Quindi carne/pesce/uova + bicchiere di vino rosso.

Dove non viene specificato nulla significa che è a sua discrezione, va bene sia di manzo che di maiale.

Le scelte sulla pezzatura della carne o della tipologia del pesce sono proposti perché hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica.

Solo il 1° mese è bene attenersi alle indicazioni, poi ci saranno molti cambiamenti.

Massimo 2 volte.

Presti molta attenzione a questo importante dettaglio, bisogna variare il più possibile.

Se Bianchini ha scelto di non metterli c’è evidentemente un motivo ben preciso e la preghiamo di rispettare tale scelta onde evitare di compromettere il suo dimagrimento. Può comunque parlarne alla prossima consulenza privata e casomai decidere di inserirli. Nel frattempo abbondi con le quantità di colazione, pranzo e cena, è fondamentale non mangiare poco.

La frutta è l’unico alimento che con M.B. non si può mangiare illimitatamente e MAI da sola ma sempre abbinata ad una proteina perchè è molto zuccherina e quindi potenzialmente infiammatoria.

Di seguito vengono indicati i frutti consentiti:

A scelta tra:

  • Arancia, kiwi, pesca, pompelmo, fico, mela, pera, caco, pomodoro: 1 frutto
  • Albicocche, prugne, mandarini/clementine, datteri medjoul: 2 frutti
  • Fragole, ciliegie, amarene, castagne: 5 frutti per le donne, 8 frutti per l’uomo
  • Mirtilli, lamponi, more: 10 frutti per le donne, 15 frutti per gli uomini
  • Melone: 2 fettine
  • Ananas: 3 fettine
  • Anguria: 1 fetta

Avocado e cocco sono gli unici frutti che si possono mangiare in quantità illimitata!

DA EVITARE: banana, uva, mango

1. Non mischiare frutti diversi insieme

2. Quando possibile mangiare il frutto con la buccia.

3. Non si possono fare spremute, succhi, estratti o centrifughe di frutta, va mangiata intera o a spicchi.

4. Solo frutta fresca cruda, NO candita/disidrata/sciroppata, cotta

Da 3 a 5 albumi per la donna; da 4 a 6 albumi per l’uomo.

Per dubbi sulla preparazione della frittata è possibile consultare la domanda n° 3 in “Suggerimenti su modalità di preparazione e condimenti dei cibi”

Tagli di carne con l’osso o pesce con le lische sono alimenti che non contengono carboidrati o, se presenti, non superano il 4% e contengono aminoacidi favorevoli al dimagrimento.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

Per questo motivo se mi cambiate gli spaghetti con maccheroni e farfalle “perchè tanto è sempre pasta” non avrete lo stesso risultato!

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Organizzazione dei pasti a casa e fuori

A breve saranno disponibili per l’acquisto le colazioni dolci e salate.

QUESTO.

No, per tutta la fase dimagrante va mangiata solo una verdura di contorno.

Per quanto riguarda il pranzo e la cena è consigliato iniziare il pasto mangiando prima le verdure (carboidrati) e poi le proteine.

 

No, solo il primo mese gli abbinamenti vanno rispettati. Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica. Se una scelta non è di suo gradimento può utilizzare le altre proposte presenti nel menù. Stesso discorso per le ricette.

Nella seconda consulenza il menù verrà ampliato con nuove alternative.

NOTA BENE: Tutte le ricette e le preparazioni proposte nel metodo sono frutto del lavoro e dell’intelletto di Paolo Bianchini e del suo staff e sono di proprietà intellettuale del marchio MetodoBianchini®.

Il Cliente ha facoltà di chiedere la revisione degli alimenti indicati nel menu proposto al primo appuntamento, per un massimo di 2 alternative.

La richiesta di integrale modifica del menù proposto è, ad ogni effetto, una richiesta di nuova consulenza e, pertanto, sarà esplicata secondo le condizioni contrattuali di cui all’art. 3 delle condizioni contrattuali. https://www.metodobianchini.it/termini-e-condizioni/

 

Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica per l’organismo. Tuttavia in casi eccezionali come:

-irreperibilità momentanea dello specifico vegetale (è comunque un caso raro)

-disturbo a livello digestivo del determinato alimento (es. cipolle)

-gusto (se non lo ha fatto presente in consulenza)

può sostituire con una delle verdure indicate nel suo menù, sono ammesse per ora solo quelle, tutto ciò che non è indicato non va considerato.

Gli abbinamenti vanno rispettati per il 1° mese poi ci saranno cambiamenti per rendere il percorso ancora più libero.

Lo scarti ed aderisca agli altri abbinamenti. Consideri sempre e comunque di variare il più possibile e non replicare lo stesso abbinamento per più di 2 giorni a settimana altrimenti si rischia di arrestare il processo dimagrante.

Al contrario non è idonea un’alimentazione povera di proteine ricordandosi sempre che carboidrati, proteine e grassi (ovvero i 3 macronutrienti fondamentali) vanno sempre introdotti nelle giuste proporzioni.

Proteine è un termine derivato dalla parola greca proteios che significa primario, di prima qualità. E, in effetti, le proteine sono, fra le diverse sostanze nutritive, quelle che data la loro struttura chimica, svolgono funzioni di prima qualità. Nella loro molecola, infatti, oltre a carbonio, idrogeno e ossigeno, contengono azoto. Ed è appunto all’azoto che si deve la capacità, propria ed esclusiva delle proteine, di rigenerare le cellule e tessuti e favorire la crescita. Se questa rappresenta la loro principale funzione non va dimenticato che le proteine possono fornire anche energia.

Appena si potrà venga alla lezione di nutrizione consapevole per chiarirsi definitivamente le idee.

Sono gli zuccheri ad “appesantire” il fegato.

E’ praticamente impossibile ridurre il colesterolo attraverso il cibo perchè il colesterolo dipende da altro! Facciamo chiarezza sul colesterolo.

Cos’è il colesterolo?
E’ un lipide grasso prodotto autonomamente dall’organismo (da 1 a 2 grammi al giorno) e introdotto minimamente attraverso l’alimentazione (0,1-0,5 grammi).

La prima osservazione è che con il cibo apportiamo appena un 10% del colesterolo totale e il restante 90% è autoprodotto per via endogena.
Il suo ruolo è preziosissimo per il funzionamento dell’organismo non solo organico ma anche sociale e comportamentale.

Fondamentale perché:

  • è un componente essenziale della membrana cellulare di tutte le cellule;
  • regola lo scambio di sostanze messaggere tramite la membrana cellulare;
  • è coinvolto nella crescita e nella divisione cellulare;
  • è la sostanza base per la sintesi di numerosi ormoni (aldosterone, cortisolo, testosterone, estradiolo, ecc.);
  • è essenziale per lo sviluppo embrionale;
  • è prodotto nel fegato e impiegato per produrre la bile;
  • si trova in grande abbondanza nel cervello, nel sistema nervoso, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.

Voglio porre l’attenzione sul senso biologico del colesterolo e la sua azione nella produzione degli ormoni sessuali, gli ormoni deputati alle relazioni umane.
Si può affermare che tutta la vita sociale umana è mossa da due “frequenze”: estrogeno e testosterone (femminile e maschile). Questi due ormoni regolano la socialità dando una percezione della vita e una reazione alla stessa molto diversa, a seconda che il cervello legga meglio l’uno o l’altro.

La statina, il farmaco più usato per ridurre il colesterolo, interviene nella sintesi del colesterolo bloccandone la produzione a livello di fegato.
Siamo sicuri che questo freno chimico non abbia ripercussioni nella vita sociale dell’uomo? In fin dei conti il colesterolo è il precursore dei più importanti ormoni umani.
Certamente il sistema troverà il modo di compensare con altre vie di produzione, ma tale sforzo non è naturale!

Da qui parte la fregatura..Un po’ di storia

Tutto ebbe inizio a metà del secolo scorso, quando venne condotto lo Studio Framingham (1948), il più grande ed articolato studio epidemiologico di popolazione in ambito di rischio cardiovascolare mai realizzato. Lo studio avrebbe scoperto la relazione tra colesterolo elevato e rischio di infarto e ictus: ogni incremento dell’1% della colesterolemia è associato ad un aumento di incidenza di cardiopatia ischemica del 2-3%. Questi dati non dicono molto, ma forse con un esempio la follia sarà più evidente.

Se una persona dovesse vedere il proprio colesterolo totale aumentare da 180 mg/dL a 250 mg/dL (aumento del 40%), significa che avrebbe un aumento dell’incidenza di cardiopatia del 120% (40%x3): insomma un morto che cammina!

In realtà lo studio mostrò che non c’è nessuna significativa differenza nel rischio cardiovascolare fra individui i cui livelli di colesterolo variano da 204 a 294 mg/dL.

L’altro famosissimo Studio che diede il colpo di grazia al colesterolo avvenne dopo qualche anno – nel 1953 – per opera del dottor Ancel Keys, il quale pubblicò il lavoro che sarebbe diventato il mito fondante della teoria sul colesterolo. Nello studio Keys inserì un diagramma basato sui dati di 6 diversi paesi del mondo in cui era riscontrabile una relazione evidente tra consumo di grassi e mortalità per cardiopatie coronariche.

Peccato che il diagramma presentato sia errato: Keys prese in considerazione i dati provenienti da soli 6 paesi del mondo pur avendo a disposizione i dati di 22 paesi. Il motivo è presto detto: se avesse utilizzato i dati completi il rapporto tra consumo di grassi e morte sarebbe stato inesistente!
Da quel momento in poi miliardi di persone sono state intossicate dall’abuso di farmaci.

La correlazione tra grassi e morte era stata purtroppo gettata, ma il mondo dovette attendere qualche decennio prima che l’Industria farmaceutica sfornasse qualcosa di utile per abbassare questo pericolosissimo grasso: il primo farmaco a livello mondiale venne brevettato nel 1987: la Lovastatina.

 

(Y.Rong et al., Egg consumption and risk of coronary heart disease and stroke: dose-response meta-analysis of prospective cohort studies, in British Medical Journal, 346, 2013, e8539)

Se nel menu non sono ancora stati inseriti c’è evidentemente un motivo e potranno essere inseriti (con intelligenza) più avanti.

I legumi a livello nutrizionale sono carboidrati perchè sono ricchi di amido e quindi ingrassanti.

E’ vero che i legumi contengono anche delle proteine, ma queste proteine sono associate ad ampie quantità di carboidrati, ed oltretutto sono quasi sempre incomplete, ovvero carenti di aminoacidi essenziali e quindi non conteggiabili ai fini della quota proteica giornaliera.

Non tutti i legumi sono ovviamente uguali: i piselli hanno un contenuto di zuccheri più basso di molti altri, le lenticchie sono usatissime dai vegani per l’alto contenuto proteico.

Prendiamo i ceci, che hanno un contenuto in proteine biodisponibili di circa 13 g su 100 g di prodotto. Ottima quantità, ma viene insieme a 44 g di zuccheri.

100 g di uova hanno la stessa quantità di proteine, ma con un profilo aminoacidico molto migliore, e solo 1 g di zuccheri.

Inoltre per mangiare appena 26 g di proteine bisognerebbe mangiare 200 g di ceci (pesati a crudo) che sono una enorme quantità, con anche una gran quantità di fibra, mentre le stesse proteine si ricavano da 4 uova, facili da mangiare e digerire.

Ma il problema principale è che molti dei nutrienti contenuti nei legumi non sono disponibili per la biologia umana, i minerali ad esempio non vengono assorbiti quasi per nulla per via della difficoltà di digestione (che causa gonfiore, flatulenza e dolori di stomaco), del resto non siamo vacche con stomaci disegnati per fermentare quelle fibre.

Un altro problema è l’alto contenuto di lectine ed acido fitico, degli anti nutrienti che possono danneggiare il rivestimento intestinale e soprattutto impedire alle nostre difese naturali di ripararlo, causando o esacerbando malattie autoimmuni. Cuocere i legumi a lungo dopo averli ammollati per 24 ore riduce il contenuto di lectine in modo importante, ma lascia comunque troppo acido fitico.

Gli enzimi salivari (amilasi) degradano l’amido trasformandolo in glucosio, aumentando di conseguenza la glicemia con produzione di insulina.  Ricordo che l’eccesso di glucosio è responsabile di quasi tutte le patologie https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/lo-zucchero-favorisce-la-crescita-dei-tumori

Il vantaggio di MetodoBianchini® rispetto alle diete è proprio che le quantità sono illimitate, quindi può mangiare liberamente tutto ciò che è indicato nel menu secondo il suo senso di sazietà (quindi anche i dolci, uova, pane, burro, olio, ecc proposti nel metodo sono illimitati).

L’unico alimento che non è illimitato è la frutta fresca (veda domanda specifica n°15 della categoria “chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti”).

Se ha difficoltà nel primo periodo a mangiare porzioni abbondanti si regoli piano piano per far sì che sia soddisfatto e sazio del suo pasto ma è vietato digiunare.

Ricorda: La vita è troppo bella per mettersi a dieta!

I pomodori si possono utilizzare come un frutto a colazione solo se nel suo menù è presente la frutta, viceversa dovrà aspettare. Fagiolini e patate invece non sono dimagranti per cui per il momento non si possono utilizzare.

Le consiglio di pianificare per l’anno prossimo una coltura mirata alle verdure consentite, con le verdure di questa stagione può scegliere di regalarle o decidere di preparare conserve, giardiniere sempre da regalare per qualche occasione anche nei mesi a venire.

1° MESE

In primis acqua naturale o gasata almeno 1,5 lt nell’arco della giornata, ma può anche aromatizzarla con scorza di limone tritata (no succo di limone*) e zenzero fresco grattugiato (no menta). Può lasciare in infusione una notte e bere al bisogno.

Vanno bene anche tisane in filtro a base di erbe AMARE (no frutta, no menta, no liquirizia) ES: tiglio, passiflora, equiseto, bardana, camomilla (che non contengano dolcificanti o edulcoranti). IL SAPORE NON DEVE ESSERE DOLCE.

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante perciò non si può usare da mettere nell’acqua.

Ricordo inoltre che si possono bere a piacere anche caffè o tè AMARI ma al massimo entro le ore 14.

 

DAL 2° MESE IN POI…

Tutto ciò che si può bere il primo mese….più vino rosso!

E’ possibile bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso non devo assumere le verdure di contorno perchè il vino è un carboidrato e quindi si sostituisce alla verdura. Quindi carne/pesce/uova + bicchiere di vino rosso.

Dove non viene specificato nulla significa che è a sua discrezione, va bene sia di manzo che di maiale.

Le scelte sulla pezzatura della carne o della tipologia del pesce sono proposti perché hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica.

Solo il 1° mese è bene attenersi alle indicazioni, poi ci saranno molti cambiamenti.

Massimo 2 volte.

Presti molta attenzione a questo importante dettaglio, bisogna variare il più possibile.

Se Bianchini ha scelto di non metterli c’è evidentemente un motivo ben preciso e la preghiamo di rispettare tale scelta onde evitare di compromettere il suo dimagrimento. Può comunque parlarne alla prossima consulenza privata e casomai decidere di inserirli. Nel frattempo abbondi con le quantità di colazione, pranzo e cena, è fondamentale non mangiare poco.

La frutta è l’unico alimento che con M.B. non si può mangiare illimitatamente e MAI da sola ma sempre abbinata ad una proteina perchè è molto zuccherina e quindi potenzialmente infiammatoria.

Di seguito vengono indicati i frutti consentiti:

A scelta tra:

  • Arancia, kiwi, pesca, pompelmo, fico, mela, pera, caco, pomodoro: 1 frutto
  • Albicocche, prugne, mandarini/clementine, datteri medjoul: 2 frutti
  • Fragole, ciliegie, amarene, castagne: 5 frutti per le donne, 8 frutti per l’uomo
  • Mirtilli, lamponi, more: 10 frutti per le donne, 15 frutti per gli uomini
  • Melone: 2 fettine
  • Ananas: 3 fettine
  • Anguria: 1 fetta

Avocado e cocco sono gli unici frutti che si possono mangiare in quantità illimitata!

DA EVITARE: banana, uva, mango

1. Non mischiare frutti diversi insieme

2. Quando possibile mangiare il frutto con la buccia.

3. Non si possono fare spremute, succhi, estratti o centrifughe di frutta, va mangiata intera o a spicchi.

4. Solo frutta fresca cruda, NO candita/disidrata/sciroppata, cotta

Da 3 a 5 albumi per la donna; da 4 a 6 albumi per l’uomo.

Per dubbi sulla preparazione della frittata è possibile consultare la domanda n° 3 in “Suggerimenti su modalità di preparazione e condimenti dei cibi”

Tagli di carne con l’osso o pesce con le lische sono alimenti che non contengono carboidrati o, se presenti, non superano il 4% e contengono aminoacidi favorevoli al dimagrimento.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

Per questo motivo se mi cambiate gli spaghetti con maccheroni e farfalle “perchè tanto è sempre pasta” non avrete lo stesso risultato!

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Disturbi dei primi giorni

A breve saranno disponibili per l’acquisto le colazioni dolci e salate.

QUESTO.

No, per tutta la fase dimagrante va mangiata solo una verdura di contorno.

Per quanto riguarda il pranzo e la cena è consigliato iniziare il pasto mangiando prima le verdure (carboidrati) e poi le proteine.

 

No, solo il primo mese gli abbinamenti vanno rispettati. Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica. Se una scelta non è di suo gradimento può utilizzare le altre proposte presenti nel menù. Stesso discorso per le ricette.

Nella seconda consulenza il menù verrà ampliato con nuove alternative.

NOTA BENE: Tutte le ricette e le preparazioni proposte nel metodo sono frutto del lavoro e dell’intelletto di Paolo Bianchini e del suo staff e sono di proprietà intellettuale del marchio MetodoBianchini®.

Il Cliente ha facoltà di chiedere la revisione degli alimenti indicati nel menu proposto al primo appuntamento, per un massimo di 2 alternative.

La richiesta di integrale modifica del menù proposto è, ad ogni effetto, una richiesta di nuova consulenza e, pertanto, sarà esplicata secondo le condizioni contrattuali di cui all’art. 3 delle condizioni contrattuali. https://www.metodobianchini.it/termini-e-condizioni/

 

Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica per l’organismo. Tuttavia in casi eccezionali come:

-irreperibilità momentanea dello specifico vegetale (è comunque un caso raro)

-disturbo a livello digestivo del determinato alimento (es. cipolle)

-gusto (se non lo ha fatto presente in consulenza)

può sostituire con una delle verdure indicate nel suo menù, sono ammesse per ora solo quelle, tutto ciò che non è indicato non va considerato.

Gli abbinamenti vanno rispettati per il 1° mese poi ci saranno cambiamenti per rendere il percorso ancora più libero.

Lo scarti ed aderisca agli altri abbinamenti. Consideri sempre e comunque di variare il più possibile e non replicare lo stesso abbinamento per più di 2 giorni a settimana altrimenti si rischia di arrestare il processo dimagrante.

Al contrario non è idonea un’alimentazione povera di proteine ricordandosi sempre che carboidrati, proteine e grassi (ovvero i 3 macronutrienti fondamentali) vanno sempre introdotti nelle giuste proporzioni.

Proteine è un termine derivato dalla parola greca proteios che significa primario, di prima qualità. E, in effetti, le proteine sono, fra le diverse sostanze nutritive, quelle che data la loro struttura chimica, svolgono funzioni di prima qualità. Nella loro molecola, infatti, oltre a carbonio, idrogeno e ossigeno, contengono azoto. Ed è appunto all’azoto che si deve la capacità, propria ed esclusiva delle proteine, di rigenerare le cellule e tessuti e favorire la crescita. Se questa rappresenta la loro principale funzione non va dimenticato che le proteine possono fornire anche energia.

Appena si potrà venga alla lezione di nutrizione consapevole per chiarirsi definitivamente le idee.

Sono gli zuccheri ad “appesantire” il fegato.

E’ praticamente impossibile ridurre il colesterolo attraverso il cibo perchè il colesterolo dipende da altro! Facciamo chiarezza sul colesterolo.

Cos’è il colesterolo?
E’ un lipide grasso prodotto autonomamente dall’organismo (da 1 a 2 grammi al giorno) e introdotto minimamente attraverso l’alimentazione (0,1-0,5 grammi).

La prima osservazione è che con il cibo apportiamo appena un 10% del colesterolo totale e il restante 90% è autoprodotto per via endogena.
Il suo ruolo è preziosissimo per il funzionamento dell’organismo non solo organico ma anche sociale e comportamentale.

Fondamentale perché:

  • è un componente essenziale della membrana cellulare di tutte le cellule;
  • regola lo scambio di sostanze messaggere tramite la membrana cellulare;
  • è coinvolto nella crescita e nella divisione cellulare;
  • è la sostanza base per la sintesi di numerosi ormoni (aldosterone, cortisolo, testosterone, estradiolo, ecc.);
  • è essenziale per lo sviluppo embrionale;
  • è prodotto nel fegato e impiegato per produrre la bile;
  • si trova in grande abbondanza nel cervello, nel sistema nervoso, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.

Voglio porre l’attenzione sul senso biologico del colesterolo e la sua azione nella produzione degli ormoni sessuali, gli ormoni deputati alle relazioni umane.
Si può affermare che tutta la vita sociale umana è mossa da due “frequenze”: estrogeno e testosterone (femminile e maschile). Questi due ormoni regolano la socialità dando una percezione della vita e una reazione alla stessa molto diversa, a seconda che il cervello legga meglio l’uno o l’altro.

La statina, il farmaco più usato per ridurre il colesterolo, interviene nella sintesi del colesterolo bloccandone la produzione a livello di fegato.
Siamo sicuri che questo freno chimico non abbia ripercussioni nella vita sociale dell’uomo? In fin dei conti il colesterolo è il precursore dei più importanti ormoni umani.
Certamente il sistema troverà il modo di compensare con altre vie di produzione, ma tale sforzo non è naturale!

Da qui parte la fregatura..Un po’ di storia

Tutto ebbe inizio a metà del secolo scorso, quando venne condotto lo Studio Framingham (1948), il più grande ed articolato studio epidemiologico di popolazione in ambito di rischio cardiovascolare mai realizzato. Lo studio avrebbe scoperto la relazione tra colesterolo elevato e rischio di infarto e ictus: ogni incremento dell’1% della colesterolemia è associato ad un aumento di incidenza di cardiopatia ischemica del 2-3%. Questi dati non dicono molto, ma forse con un esempio la follia sarà più evidente.

Se una persona dovesse vedere il proprio colesterolo totale aumentare da 180 mg/dL a 250 mg/dL (aumento del 40%), significa che avrebbe un aumento dell’incidenza di cardiopatia del 120% (40%x3): insomma un morto che cammina!

In realtà lo studio mostrò che non c’è nessuna significativa differenza nel rischio cardiovascolare fra individui i cui livelli di colesterolo variano da 204 a 294 mg/dL.

L’altro famosissimo Studio che diede il colpo di grazia al colesterolo avvenne dopo qualche anno – nel 1953 – per opera del dottor Ancel Keys, il quale pubblicò il lavoro che sarebbe diventato il mito fondante della teoria sul colesterolo. Nello studio Keys inserì un diagramma basato sui dati di 6 diversi paesi del mondo in cui era riscontrabile una relazione evidente tra consumo di grassi e mortalità per cardiopatie coronariche.

Peccato che il diagramma presentato sia errato: Keys prese in considerazione i dati provenienti da soli 6 paesi del mondo pur avendo a disposizione i dati di 22 paesi. Il motivo è presto detto: se avesse utilizzato i dati completi il rapporto tra consumo di grassi e morte sarebbe stato inesistente!
Da quel momento in poi miliardi di persone sono state intossicate dall’abuso di farmaci.

La correlazione tra grassi e morte era stata purtroppo gettata, ma il mondo dovette attendere qualche decennio prima che l’Industria farmaceutica sfornasse qualcosa di utile per abbassare questo pericolosissimo grasso: il primo farmaco a livello mondiale venne brevettato nel 1987: la Lovastatina.

 

(Y.Rong et al., Egg consumption and risk of coronary heart disease and stroke: dose-response meta-analysis of prospective cohort studies, in British Medical Journal, 346, 2013, e8539)

Se nel menu non sono ancora stati inseriti c’è evidentemente un motivo e potranno essere inseriti (con intelligenza) più avanti.

I legumi a livello nutrizionale sono carboidrati perchè sono ricchi di amido e quindi ingrassanti.

E’ vero che i legumi contengono anche delle proteine, ma queste proteine sono associate ad ampie quantità di carboidrati, ed oltretutto sono quasi sempre incomplete, ovvero carenti di aminoacidi essenziali e quindi non conteggiabili ai fini della quota proteica giornaliera.

Non tutti i legumi sono ovviamente uguali: i piselli hanno un contenuto di zuccheri più basso di molti altri, le lenticchie sono usatissime dai vegani per l’alto contenuto proteico.

Prendiamo i ceci, che hanno un contenuto in proteine biodisponibili di circa 13 g su 100 g di prodotto. Ottima quantità, ma viene insieme a 44 g di zuccheri.

100 g di uova hanno la stessa quantità di proteine, ma con un profilo aminoacidico molto migliore, e solo 1 g di zuccheri.

Inoltre per mangiare appena 26 g di proteine bisognerebbe mangiare 200 g di ceci (pesati a crudo) che sono una enorme quantità, con anche una gran quantità di fibra, mentre le stesse proteine si ricavano da 4 uova, facili da mangiare e digerire.

Ma il problema principale è che molti dei nutrienti contenuti nei legumi non sono disponibili per la biologia umana, i minerali ad esempio non vengono assorbiti quasi per nulla per via della difficoltà di digestione (che causa gonfiore, flatulenza e dolori di stomaco), del resto non siamo vacche con stomaci disegnati per fermentare quelle fibre.

Un altro problema è l’alto contenuto di lectine ed acido fitico, degli anti nutrienti che possono danneggiare il rivestimento intestinale e soprattutto impedire alle nostre difese naturali di ripararlo, causando o esacerbando malattie autoimmuni. Cuocere i legumi a lungo dopo averli ammollati per 24 ore riduce il contenuto di lectine in modo importante, ma lascia comunque troppo acido fitico.

Gli enzimi salivari (amilasi) degradano l’amido trasformandolo in glucosio, aumentando di conseguenza la glicemia con produzione di insulina.  Ricordo che l’eccesso di glucosio è responsabile di quasi tutte le patologie https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/lo-zucchero-favorisce-la-crescita-dei-tumori

Il vantaggio di MetodoBianchini® rispetto alle diete è proprio che le quantità sono illimitate, quindi può mangiare liberamente tutto ciò che è indicato nel menu secondo il suo senso di sazietà (quindi anche i dolci, uova, pane, burro, olio, ecc proposti nel metodo sono illimitati).

L’unico alimento che non è illimitato è la frutta fresca (veda domanda specifica n°15 della categoria “chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti”).

Se ha difficoltà nel primo periodo a mangiare porzioni abbondanti si regoli piano piano per far sì che sia soddisfatto e sazio del suo pasto ma è vietato digiunare.

Ricorda: La vita è troppo bella per mettersi a dieta!

I pomodori si possono utilizzare come un frutto a colazione solo se nel suo menù è presente la frutta, viceversa dovrà aspettare. Fagiolini e patate invece non sono dimagranti per cui per il momento non si possono utilizzare.

Le consiglio di pianificare per l’anno prossimo una coltura mirata alle verdure consentite, con le verdure di questa stagione può scegliere di regalarle o decidere di preparare conserve, giardiniere sempre da regalare per qualche occasione anche nei mesi a venire.

1° MESE

In primis acqua naturale o gasata almeno 1,5 lt nell’arco della giornata, ma può anche aromatizzarla con scorza di limone tritata (no succo di limone*) e zenzero fresco grattugiato (no menta). Può lasciare in infusione una notte e bere al bisogno.

Vanno bene anche tisane in filtro a base di erbe AMARE (no frutta, no menta, no liquirizia) ES: tiglio, passiflora, equiseto, bardana, camomilla (che non contengano dolcificanti o edulcoranti). IL SAPORE NON DEVE ESSERE DOLCE.

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante perciò non si può usare da mettere nell’acqua.

Ricordo inoltre che si possono bere a piacere anche caffè o tè AMARI ma al massimo entro le ore 14.

 

DAL 2° MESE IN POI…

Tutto ciò che si può bere il primo mese….più vino rosso!

E’ possibile bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso non devo assumere le verdure di contorno perchè il vino è un carboidrato e quindi si sostituisce alla verdura. Quindi carne/pesce/uova + bicchiere di vino rosso.

Dove non viene specificato nulla significa che è a sua discrezione, va bene sia di manzo che di maiale.

Le scelte sulla pezzatura della carne o della tipologia del pesce sono proposti perché hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica.

Solo il 1° mese è bene attenersi alle indicazioni, poi ci saranno molti cambiamenti.

Massimo 2 volte.

Presti molta attenzione a questo importante dettaglio, bisogna variare il più possibile.

Se Bianchini ha scelto di non metterli c’è evidentemente un motivo ben preciso e la preghiamo di rispettare tale scelta onde evitare di compromettere il suo dimagrimento. Può comunque parlarne alla prossima consulenza privata e casomai decidere di inserirli. Nel frattempo abbondi con le quantità di colazione, pranzo e cena, è fondamentale non mangiare poco.

La frutta è l’unico alimento che con M.B. non si può mangiare illimitatamente e MAI da sola ma sempre abbinata ad una proteina perchè è molto zuccherina e quindi potenzialmente infiammatoria.

Di seguito vengono indicati i frutti consentiti:

A scelta tra:

  • Arancia, kiwi, pesca, pompelmo, fico, mela, pera, caco, pomodoro: 1 frutto
  • Albicocche, prugne, mandarini/clementine, datteri medjoul: 2 frutti
  • Fragole, ciliegie, amarene, castagne: 5 frutti per le donne, 8 frutti per l’uomo
  • Mirtilli, lamponi, more: 10 frutti per le donne, 15 frutti per gli uomini
  • Melone: 2 fettine
  • Ananas: 3 fettine
  • Anguria: 1 fetta

Avocado e cocco sono gli unici frutti che si possono mangiare in quantità illimitata!

DA EVITARE: banana, uva, mango

1. Non mischiare frutti diversi insieme

2. Quando possibile mangiare il frutto con la buccia.

3. Non si possono fare spremute, succhi, estratti o centrifughe di frutta, va mangiata intera o a spicchi.

4. Solo frutta fresca cruda, NO candita/disidrata/sciroppata, cotta

Da 3 a 5 albumi per la donna; da 4 a 6 albumi per l’uomo.

Per dubbi sulla preparazione della frittata è possibile consultare la domanda n° 3 in “Suggerimenti su modalità di preparazione e condimenti dei cibi”

Tagli di carne con l’osso o pesce con le lische sono alimenti che non contengono carboidrati o, se presenti, non superano il 4% e contengono aminoacidi favorevoli al dimagrimento.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

Per questo motivo se mi cambiate gli spaghetti con maccheroni e farfalle “perchè tanto è sempre pasta” non avrete lo stesso risultato!

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
E’ UTILE PARTECIPARE ALL'INCONTRO ``LEZIONE DI NUTRIZIONE CONSAPEVOLE``?

Si, è fortemente raccomandato, soprattutto per chi ha già “provato” diete prima di approcciarsi a MetodoBianchini.

UN UNICO INCONTRO PER SAPERE TUTTO!

Vi fornirà gli strumenti per MODIFICARE LE ABITUDINI sbagliate, sia alimentari che di stile di vita, nel rispetto del proprio benessere psico-fisico.

Vi sarà utile per aumentare la vostra MOTIVAZIONE e raggiungere facilmente l’obiettivo prefissato.

Vi aiuterà a SUPERARE LE DIFFICOLTÀ identificando e correggendo le idee e le emozioni disfunzionali che possono minare i propositi di dimagrire.

Vi insegnerà a METTERE IN PRATICA in modo efficace e costante le indicazioni di MetodoBianchini.

Vi spiegherà come non COMMETTERE ERRORI durante il percorso alimentare e CHIARIRVI definitivamente le idee sul metodo e sul cibo.

Vi farà conoscere la VERITA’ sul cibo una volta per tutte: «Ogni verità passa attraverso tre fasi: all’inizio è ridicolizzata, poi è violentemente contrastata, infine la si accetta come evidente» – Arthur Schopenhauer

La lezione di nutrizione consapevole prevede un unico incontro serale collettivo presso il nostro studio dalla durata di circa 2h. 

PROSSIMA SERATA GIOVEDI’ 9 NOVEMBRE ORE 20.15