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ASSISTENZA AL PERCORSO

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Importante da sapere

COSA DEVO EVITARE IL 1° MESE?

  • zucchero
  • aceto
  • miele, propoli
  • gomme da masticare e caramelle
  • semi
  • latte, bevande di soia/riso/avena, infusi alla frutta
  • alcool
  • caffè d’orzo e ginseng
  • evitare di bere caffè o tè oltre le ore 14

CONSIGLIATO DA LEGGERE

MetodoBianchini® non è una dieta ma un percorso alimentare – educativo per imparare a volersi bene sfruttando le potenzialità del cibo.

COME SI PUO’ CERCARE DI MIGLIORARE IL BENESSERE ATTRAVERSO IL CIBO?

mantenendo un corretto controllo ormonale!

Gli ormoni regolano:

  • tutti gli organi
  • il metabolismo
  • la pressione sanguigna
  • la glicemia
  • la frequenza cardiaca
  • la temperatura corporea
  • l’umore e desiderio sessuale

GLI ORMONI SONO IN GRADO DI DETERMINARE LO STATO DI SALUTE O DI MALATTIA (https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/cose-il-cancro/ormoni-e-cancro)

Purtroppo nel nostro Paese il sapere legato all’importante ruolo tra alimentazione e ormoni è sicuramente trascurato e questa è una grave mancanza nell’approccio alla salute, perché OGNI VOLTA CHE MANGIAMO, IL NOSTRO CORPO REAGISCE CON UNA RISPOSTA ORMONALE!

SE CORRETTA può prevenire patologie, migliora il benessere, rallenta l’invecchiamento, mantiene il peso forma.

SE SBAGLIATA si ha un’alterazione della produzione ormonale che causa uno sconvolgimento metabolico con conseguente aumento di INFIAMMAZIONE cellulare.

L’INFIAMMAZIONE CELLULARE È IL PUNTO DI PARTENZA DI TUTTI I DISTURBI E PATOLOGIE!

QUALI SONO I DISTURBI PIU’ COMUNI CAUSATI DA INFIAMMAZIONE CELLULARE?

  • Gastrite/reflusso/cattiva digestione
  • ipertensione
  • eczemi/acne
  • Cistite
  • Intolleranze
  • Cellulite/ritenzione
  • Dolori articolari
  • Emicrania
  • Ansia
  • Insonnia

 

QUALI SONO LE PATOLOGIE CAUSATE DA ECCESSIVA INFIAMMAZIONE CELLULARE?

 

COME RIDURRE IL LIVELLO DI INFIAMMAZIONE?

NUTRENDOSI CORRETTAMENTE!

MetodoBianchini® dà l’opportunità di incrementare la propria conoscenza e consapevolezza riguardo al modo di nutrirsi, attraverso un percorso alimentare personalizzato in logica biochimica pensato per migliorare il benessere complessivo. 

Un metodo innovativo perchè offre la possibilità di mangiare anche alimenti VIETATI dalle diete ma combinati ed assunti all’orario corretto rispettando il naturale orologio biologico, soddisfacendo il cervello e il palato; una RIVOLUZIONE rispetto ad una dieta ipocalorica e restrittiva! Ricordati che la cosa più importante è saper utilizzare e combinare in ogni pasto tutti e 3 i nutrienti fondamentali: carboidrati, proteine e grassi.

DI CUORE, BUON PERCORSO.

Modalità di preparazione e condimenti dei cibi

E’ una frittata con uova intere (decide lei quante), senza pane e formaggio con aggiunta della verdura indicata nell’abbinamento specifico del suo menù. Può insaporire con un pò di sale, erbe e spezie a piacere.

Se non gradisce la frittata può fare in alternativa delle uova bollite o strapazzate con il contorno della verdura sempre indicata.

 E’ possibile preparare un passato di verdura: 

  • Utilizzi una singola verdura verde indicata negli abbinamenti di pranzo e cena presenti nel suo menù che meglio si presta per una passata di verdura che può essere servita sia calda che fredda
  • Faccia stufare se gradisce una cipolla in poca acqua con un goccio di olio extra vergine
  • Aggiunga solo 1 tipo di verdura tra quelle indicate nel suo menù es (broccoli/cavolfiore/finocchi/verza..)
  • Copra con brodo vegetale MetodoBianchini (per la ricetta si veda di seguito) e porti a cottura, ultimato può frullare e condire se gradisce con delle spezie a piacere e olio a crudo.

 

RICETTA BRODO VEGETALE  PER FARE IL PASSATO DI VERDURE

Mettere le verdure in una casseruola stretta e alta, riempire di acqua e portare a bollore. Da questo momento bollire lentamente in modo tale da estrarre tutti i valori nutrienti delle verdure per 30 minuti. Filtrare e conservare in frigo per qualsiasi occorrenza.

sedano n 1 gambo
Carote n 2
Cipolla n 1
porri n 1
Prezzemolo n 2 Gambi
Alloro n 1 Foglia
Finocchio n 1 Piccolo
Peperone n ½ Mezzo
Pepe nero in grani n 10

 

Consiglio di utilizzare i pratici brick di soli albumi che trova nel banco frigo del supermercato, per evitare sprechi di tuorli. Può cuocere in padella o al forno. (consultare anche domanda n°16 in “chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti nel menù”)

Per renderla più saporita può aggiungere spezie ed erbe aromatiche a piacere, ecco qualche esempio:

-dal sapore salato aggiungendo ad esempio pepe, curcuma o erba cipollina

-dal sapore più dolce con cannella e volendo della buccia di limone non trattato

NON SI PUO’ AGGIUNGERE IL FRUTTOSIO.

Cucinare seguendo MetodoBianchini® è semplice e veloce basta comprenderne i principi di base e abituarsi qualche giorno avendo la voglia di sperimentare ai fornelli.

CONDIMENTI LIBERI DA UTILIZZARE A COLAZIONE, PRANZO E CENA PER CARNE, PESCE, UOVA E VERDURE DURANTE IL 1° MESE:

  • BURRO CHIARIFICATO per cucinare (attenzione a non mischiare mai su un alimento il burro e l’olio, o uno o l’altro!)
  • OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA per condire o per friggere le verdure (meglio comunque usarlo sempre a crudo)
  • SALE (con moderazione). N:B usa il sale solo sulla proteina, non usarlo sui carboidrati (verdure, pasta, riso)
  • TUTTE LE SPEZIE ED ERBE AROMATICHE A PIACERE (es. pepe, peperoncino, cannella, noce moscata, curry, cumino, curcuma, coriandolo, paprica, zafferano, aglio, prezzemolo, origano, rosmarino, basilico, timo, alloro)
  • MIX GIA’ PRONTI IN COMMERCIO DI ERBE O SPEZIE, ES. “LA SAPORITA”
  • CIPOLLA/PORRO/SCALOGNO a piccoli pezzettini per insaporire
  • SCORZA DI LIMONE BIOLOGICO per insapore ad esempio insalate o pesce
  • BURRI AROMATIZZATI (leggere bene ingredienti)
  • OLII AROMATIZZATI FATTI IN CASA con olio extra vergine d’oliva (es. peperoncino, aglio, basilico)
  • SUCCO DI LIMONE (al massimo usare mezzo limone al giorno spremuto)

CONDIMENTI LIBERI DA UTILIZZARE A COLAZIONE, PRANZO E CENA PER CARNE, PESCE, UOVA E VERDURE DAL 2° MESE IN POI:

Tutti quelli utilizzati il 1° mese più:

  • Panna fresca da cucina che abbia almeno il 30% di grassi (no uht e non zuccherata)
  • panna acida (Crème fraîche)
  • Capperi sotto sale (no con aceto)
  • Acciughe
  • Olive
  • sale di sedano (vedi e scarica ricetta allegata)
  • maionese (vedi e scarica ricetta allegata)
  • Vino rosso per sfumare i cibi (con moderazione perchè l’alcool è uno zucchero)

*Quando utilizzi acciughe, olive o capperi evita chiaramente di aggiungere altro sale.


MEGLIO EVITARE SEMPRE:

SEMI DI QUALUNQUE TIPO

ACETO DI QUALSIASI TIPO (è uno zucchero)

CONCENTRATI DI POMODORO / PASSATA DI POMODORO / CONSERVA

SALSA DI SOIA / TABASCO

DADI (eccetto quelli fatti in casa da voi con erbe aromatiche e poco sale)

PANGRATTATO O FARINE

OLII DIFFERENTI RISPETTO ALL’OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA


 

Sale di sedano MB
Maionese MB


QUALI TIPI DI COTTURE SI POSSONO UTILIZZARE?

Al forno, alla piastra, in pentola antiaderente, al vapore, alla griglia, alla brace, bolliti, microonde, usando friggitrice ad aria e bimby.

Vi ricordo inoltre che si può trasformare un alimento a piacere come si vuole. AD ESEMPIO una verdura può essere mangiata cruda, cotta al vapore/forno, fritta oppure frullata per farne un passato.

L’importante è avere un minimo di inventiva e variare per non stufarsi.

Ricordo che si possono utilizzare anche alimenti surgelati e precotti.

  • Si può fare con la farina che si preferisce (bianca o integrale) ma evitare quella per celiaci senza glutine!
  • Va fatta senza il pomodoro ma si può mettere, a piacere, la mozzarella. 
  • meglio se senza sale

Attenersi al gusto di pizza indicato sul proprio menu personalizzato.

Non si possono usare pizze surgelate perché contengono conservanti e additivi, si può farla in casa oppure prenderla in pizzeria la sera precedente e mangiarla la mattina successiva a colazione. La quantità, come il resto degli alimenti presenti nel menù, è illimitata!

Ricordati che l’orario migliore per mangiare la pizza è a colazione, stessa regola vale per pane, pasta e riso.

Al forno, alla piastra, in pentola antiaderente, al vapore, alla griglia, alla brace, bolliti, microonde, friggitrice ad aria e bimby.

Si possono fare addirittura i fritti con olio in padella ma solo per cuocere le verdure, senza la pastella ovviamente.

Vi ricordo inoltre che si può trasformare un alimento a piacere come si vuole. AD ESEMPIO una verdura può essere mangiata cruda, cotta al vapore/forno oppure frullata per farne un passato. ECCO UN ALTRO ESEMPIO: se nel vostro menu è presente l’abbinamento merluzzo con peperoni voi potete fare dei buonissimi peperoni ripieni di merluzzo e cuocerli al forno.

L’importante è avere un minimo di inventiva e variare per non stufarsi.

Si possono utilizzare anche alimenti surgelati e precotti non salati.

E’ farina 100% di mandorle senza altri ingredienti aggiunti che si trova facilmente in commercio. In alternativa posso tritare finemente le mandorle e fare la farina in casa (scelta comunque sconsigliata).

Chiarimenti su cibi e abbinamenti proposti nel menù

A breve saranno disponibili per l’acquisto le colazioni dolci e salate.

QUESTO.

No, per tutta la fase dimagrante va mangiata solo una verdura di contorno.

Per quanto riguarda il pranzo e la cena è consigliato iniziare il pasto mangiando prima le verdure (carboidrati) e poi le proteine.

 

No, solo il primo mese gli abbinamenti vanno rispettati. Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica. Se una scelta non è di suo gradimento può utilizzare le altre proposte presenti nel menù. Stesso discorso per le ricette.

Nella seconda consulenza il menù verrà ampliato con nuove alternative.

NOTA BENE: Tutte le ricette e le preparazioni proposte nel metodo sono frutto del lavoro e dell’intelletto di Paolo Bianchini e del suo staff e sono di proprietà intellettuale del marchio MetodoBianchini®.

Il Cliente ha facoltà di chiedere la revisione degli alimenti indicati nel menu proposto al primo appuntamento, per un massimo di 2 alternative.

La richiesta di integrale modifica del menù proposto è, ad ogni effetto, una richiesta di nuova consulenza e, pertanto, sarà esplicata secondo le condizioni contrattuali di cui all’art. 3 delle condizioni contrattuali. https://www.metodobianchini.it/termini-e-condizioni/

 

Gli abbinamenti così proposti hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica per l’organismo. Tuttavia in casi eccezionali come:

-irreperibilità momentanea dello specifico vegetale (è comunque un caso raro)

-disturbo a livello digestivo del determinato alimento (es. cipolle)

-gusto (se non lo ha fatto presente in consulenza)

può sostituire con una delle verdure indicate nel suo menù, sono ammesse per ora solo quelle, tutto ciò che non è indicato non va considerato.

Gli abbinamenti vanno rispettati per il 1° mese poi ci saranno cambiamenti per rendere il percorso ancora più libero.

Lo scarti ed aderisca agli altri abbinamenti. Consideri sempre e comunque di variare il più possibile e non replicare lo stesso abbinamento per più di 2 giorni a settimana altrimenti si rischia di arrestare il processo dimagrante.

Al contrario non è idonea un’alimentazione povera di proteine ricordandosi sempre che carboidrati, proteine e grassi (ovvero i 3 macronutrienti fondamentali) vanno sempre introdotti nelle giuste proporzioni.

Proteine è un termine derivato dalla parola greca proteios che significa primario, di prima qualità. E, in effetti, le proteine sono, fra le diverse sostanze nutritive, quelle che data la loro struttura chimica, svolgono funzioni di prima qualità. Nella loro molecola, infatti, oltre a carbonio, idrogeno e ossigeno, contengono azoto. Ed è appunto all’azoto che si deve la capacità, propria ed esclusiva delle proteine, di rigenerare le cellule e tessuti e favorire la crescita. Se questa rappresenta la loro principale funzione non va dimenticato che le proteine possono fornire anche energia.

Appena si potrà venga alla lezione di nutrizione consapevole per chiarirsi definitivamente le idee.

Sono gli zuccheri ad “appesantire” il fegato.

E’ praticamente impossibile ridurre il colesterolo attraverso il cibo perchè il colesterolo dipende da altro! Facciamo chiarezza sul colesterolo.

Cos’è il colesterolo?
E’ un lipide grasso prodotto autonomamente dall’organismo (da 1 a 2 grammi al giorno) e introdotto minimamente attraverso l’alimentazione (0,1-0,5 grammi).

La prima osservazione è che con il cibo apportiamo appena un 10% del colesterolo totale e il restante 90% è autoprodotto per via endogena.
Il suo ruolo è preziosissimo per il funzionamento dell’organismo non solo organico ma anche sociale e comportamentale.

Fondamentale perché:

  • è un componente essenziale della membrana cellulare di tutte le cellule;
  • regola lo scambio di sostanze messaggere tramite la membrana cellulare;
  • è coinvolto nella crescita e nella divisione cellulare;
  • è la sostanza base per la sintesi di numerosi ormoni (aldosterone, cortisolo, testosterone, estradiolo, ecc.);
  • è essenziale per lo sviluppo embrionale;
  • è prodotto nel fegato e impiegato per produrre la bile;
  • si trova in grande abbondanza nel cervello, nel sistema nervoso, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.

Voglio porre l’attenzione sul senso biologico del colesterolo e la sua azione nella produzione degli ormoni sessuali, gli ormoni deputati alle relazioni umane.
Si può affermare che tutta la vita sociale umana è mossa da due “frequenze”: estrogeno e testosterone (femminile e maschile). Questi due ormoni regolano la socialità dando una percezione della vita e una reazione alla stessa molto diversa, a seconda che il cervello legga meglio l’uno o l’altro.

La statina, il farmaco più usato per ridurre il colesterolo, interviene nella sintesi del colesterolo bloccandone la produzione a livello di fegato.
Siamo sicuri che questo freno chimico non abbia ripercussioni nella vita sociale dell’uomo? In fin dei conti il colesterolo è il precursore dei più importanti ormoni umani.
Certamente il sistema troverà il modo di compensare con altre vie di produzione, ma tale sforzo non è naturale!

Da qui parte la fregatura..Un po’ di storia

Tutto ebbe inizio a metà del secolo scorso, quando venne condotto lo Studio Framingham (1948), il più grande ed articolato studio epidemiologico di popolazione in ambito di rischio cardiovascolare mai realizzato. Lo studio avrebbe scoperto la relazione tra colesterolo elevato e rischio di infarto e ictus: ogni incremento dell’1% della colesterolemia è associato ad un aumento di incidenza di cardiopatia ischemica del 2-3%. Questi dati non dicono molto, ma forse con un esempio la follia sarà più evidente.

Se una persona dovesse vedere il proprio colesterolo totale aumentare da 180 mg/dL a 250 mg/dL (aumento del 40%), significa che avrebbe un aumento dell’incidenza di cardiopatia del 120% (40%x3): insomma un morto che cammina!

In realtà lo studio mostrò che non c’è nessuna significativa differenza nel rischio cardiovascolare fra individui i cui livelli di colesterolo variano da 204 a 294 mg/dL.

L’altro famosissimo Studio che diede il colpo di grazia al colesterolo avvenne dopo qualche anno – nel 1953 – per opera del dottor Ancel Keys, il quale pubblicò il lavoro che sarebbe diventato il mito fondante della teoria sul colesterolo. Nello studio Keys inserì un diagramma basato sui dati di 6 diversi paesi del mondo in cui era riscontrabile una relazione evidente tra consumo di grassi e mortalità per cardiopatie coronariche.

Peccato che il diagramma presentato sia errato: Keys prese in considerazione i dati provenienti da soli 6 paesi del mondo pur avendo a disposizione i dati di 22 paesi. Il motivo è presto detto: se avesse utilizzato i dati completi il rapporto tra consumo di grassi e morte sarebbe stato inesistente!
Da quel momento in poi miliardi di persone sono state intossicate dall’abuso di farmaci.

La correlazione tra grassi e morte era stata purtroppo gettata, ma il mondo dovette attendere qualche decennio prima che l’Industria farmaceutica sfornasse qualcosa di utile per abbassare questo pericolosissimo grasso: il primo farmaco a livello mondiale venne brevettato nel 1987: la Lovastatina.

 

(Y.Rong et al., Egg consumption and risk of coronary heart disease and stroke: dose-response meta-analysis of prospective cohort studies, in British Medical Journal, 346, 2013, e8539)

Se nel menu non sono ancora stati inseriti c’è evidentemente un motivo e potranno essere inseriti (con intelligenza) più avanti.

I legumi a livello nutrizionale sono carboidrati perchè sono ricchi di amido e quindi ingrassanti.

E’ vero che i legumi contengono anche delle proteine, ma queste proteine sono associate ad ampie quantità di carboidrati, ed oltretutto sono quasi sempre incomplete, ovvero carenti di aminoacidi essenziali e quindi non conteggiabili ai fini della quota proteica giornaliera.

Non tutti i legumi sono ovviamente uguali: i piselli hanno un contenuto di zuccheri più basso di molti altri, le lenticchie sono usatissime dai vegani per l’alto contenuto proteico.

Prendiamo i ceci, che hanno un contenuto in proteine biodisponibili di circa 13 g su 100 g di prodotto. Ottima quantità, ma viene insieme a 44 g di zuccheri.

100 g di uova hanno la stessa quantità di proteine, ma con un profilo aminoacidico molto migliore, e solo 1 g di zuccheri.

Inoltre per mangiare appena 26 g di proteine bisognerebbe mangiare 200 g di ceci (pesati a crudo) che sono una enorme quantità, con anche una gran quantità di fibra, mentre le stesse proteine si ricavano da 4 uova, facili da mangiare e digerire.

Ma il problema principale è che molti dei nutrienti contenuti nei legumi non sono disponibili per la biologia umana, i minerali ad esempio non vengono assorbiti quasi per nulla per via della difficoltà di digestione (che causa gonfiore, flatulenza e dolori di stomaco), del resto non siamo vacche con stomaci disegnati per fermentare quelle fibre.

Un altro problema è l’alto contenuto di lectine ed acido fitico, degli anti nutrienti che possono danneggiare il rivestimento intestinale e soprattutto impedire alle nostre difese naturali di ripararlo, causando o esacerbando malattie autoimmuni. Cuocere i legumi a lungo dopo averli ammollati per 24 ore riduce il contenuto di lectine in modo importante, ma lascia comunque troppo acido fitico.

Gli enzimi salivari (amilasi) degradano l’amido trasformandolo in glucosio, aumentando di conseguenza la glicemia con produzione di insulina.  Ricordo che l’eccesso di glucosio è responsabile di quasi tutte le patologie https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/lo-zucchero-favorisce-la-crescita-dei-tumori

Il vantaggio di MetodoBianchini® rispetto alle diete è proprio che le quantità sono illimitate, quindi può mangiare liberamente tutto ciò che è indicato nel menu secondo il suo senso di sazietà (quindi anche i dolci, uova, pane, burro, olio, ecc proposti nel metodo sono illimitati).

L’unico alimento che non è illimitato è la frutta fresca (veda domanda specifica n°15 della categoria “chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti”).

Se ha difficoltà nel primo periodo a mangiare porzioni abbondanti si regoli piano piano per far sì che sia soddisfatto e sazio del suo pasto ma è vietato digiunare.

Ricorda: La vita è troppo bella per mettersi a dieta!

I pomodori si possono utilizzare come un frutto a colazione solo se nel suo menù è presente la frutta, viceversa dovrà aspettare. Fagiolini e patate invece non sono dimagranti per cui per il momento non si possono utilizzare.

Le consiglio di pianificare per l’anno prossimo una coltura mirata alle verdure consentite, con le verdure di questa stagione può scegliere di regalarle o decidere di preparare conserve, giardiniere sempre da regalare per qualche occasione anche nei mesi a venire.

1° MESE

In primis acqua naturale o gasata almeno 1,5 lt nell’arco della giornata, ma può anche aromatizzarla con scorza di limone tritata (no succo di limone*) e zenzero fresco grattugiato (no menta). Può lasciare in infusione una notte e bere al bisogno.

Vanno bene anche tisane in filtro a base di erbe AMARE (no frutta, no menta, no liquirizia) ES: tiglio, passiflora, equiseto, bardana, camomilla (che non contengano dolcificanti o edulcoranti). IL SAPORE NON DEVE ESSERE DOLCE.

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante perciò non si può usare da mettere nell’acqua.

Ricordo inoltre che si possono bere a piacere anche caffè o tè AMARI ma al massimo entro le ore 14.

 

DAL 2° MESE IN POI…

Tutto ciò che si può bere il primo mese….più vino rosso!

E’ possibile bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso non devo assumere le verdure di contorno perchè il vino è un carboidrato e quindi si sostituisce alla verdura. Quindi carne/pesce/uova + bicchiere di vino rosso.

Dove non viene specificato nulla significa che è a sua discrezione, va bene sia di manzo che di maiale.

Le scelte sulla pezzatura della carne o della tipologia del pesce sono proposti perché hanno la miglior efficacia dimagrante e benefica.

Solo il 1° mese è bene attenersi alle indicazioni, poi ci saranno molti cambiamenti.

Massimo 2 volte.

Presti molta attenzione a questo importante dettaglio, bisogna variare il più possibile.

Se Bianchini ha scelto di non metterli c’è evidentemente un motivo ben preciso e la preghiamo di rispettare tale scelta onde evitare di compromettere il suo dimagrimento. Può comunque parlarne alla prossima consulenza privata e casomai decidere di inserirli. Nel frattempo abbondi con le quantità di colazione, pranzo e cena, è fondamentale non mangiare poco.

La frutta è l’unico alimento che con M.B. non si può mangiare illimitatamente e MAI da sola ma sempre abbinata ad una proteina perchè è molto zuccherina e quindi potenzialmente infiammatoria.

Di seguito vengono indicati i frutti consentiti:

A scelta tra:

  • Arancia, kiwi, pesca, pompelmo, fico, mela, pera, caco, pomodoro: 1 frutto
  • Albicocche, prugne, mandarini/clementine, datteri medjoul: 2 frutti
  • Fragole, ciliegie, amarene, castagne: 5 frutti per le donne, 8 frutti per l’uomo
  • Mirtilli, lamponi, more: 10 frutti per le donne, 15 frutti per gli uomini
  • Melone: 2 fettine
  • Ananas: 3 fettine
  • Anguria: 1 fetta

Avocado e cocco sono gli unici frutti che si possono mangiare in quantità illimitata!

DA EVITARE: banana, uva, mango

1. Non mischiare frutti diversi insieme

2. Quando possibile mangiare il frutto con la buccia.

3. Non si possono fare spremute, succhi, estratti o centrifughe di frutta, va mangiata intera o a spicchi.

4. Solo frutta fresca cruda, NO candita/disidrata/sciroppata, cotta

Da 3 a 5 albumi per la donna; da 4 a 6 albumi per l’uomo.

Per dubbi sulla preparazione della frittata è possibile consultare la domanda n° 3 in “Suggerimenti su modalità di preparazione e condimenti dei cibi”

Tagli di carne con l’osso o pesce con le lische sono alimenti che non contengono carboidrati o, se presenti, non superano il 4% e contengono aminoacidi favorevoli al dimagrimento.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

Per questo motivo se mi cambiate gli spaghetti con maccheroni e farfalle “perchè tanto è sempre pasta” non avrete lo stesso risultato!

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Domande Varie / Curiosità

Al di là di aver raggiunto il peso prefissato in termini di kg posso pensare di aver raggiunto il peso forma (ovvero il mio peso ideale in quel determinato periodo della mia vita) quando non perdo peso per circa 30 giorni consecutivi senza commettere nessuno sgarro (sia alimentare, sia assumere farmaci, sia fare sport).

In questo caso consiglio di passare al mantenimento.

 

 

Quando mi viene posta questa domanda onestamente mi cadono le braccia e mi chiedo se lo studio, gli sforzi e la passione che metto nel mio lavoro abbiano davvero un senso…

Come puoi pensare di intraprendere un percorso di conoscenza e consapevolezza alimentare dove investi impegno, tempo e denaro e poi tornare a mangiare come prima??

Non avrebbe alcun senso! MB è uno stile di vita, non una dieta da seguire per un tempo limitato.

Se nel tuo menu è presente la pasta o il riso a colazione non devi mettere il sale in acqua di cottura.

L’amido, derivante dagli alimenti come pasta e riso, viene convertito in glucosio. Il glucosio viene assorbito ad opera di una proteina carrier, un trasportatore che utilizza come propellente il cloruro di sodio (ovvero il sale!). Di conseguenza, una maggiore presenza di sodio equivale a maggiore assorbimento di glucosio, con l’effetto di generare un repentino aumento dei valori di glicemia e indurre il rilascio di molta insulina, ormone deputato alla liposintesi (ovvero ingrassamento!).

Quindi…il sale va usato solo sulle proteine (carne, pesce, uova) e mai sui carboidrati (verdure, pasta, riso).

 

Al giorno d’oggi ancora molti dicono di bere latte per evitare l’osteoporosi o comunque per aumentare la quantità di calcio del loro organismo.

Ciò poteva essere corretto in passato, quando l’alimentazione era povera di proteine animali e il latte vaccino era sano, ma oggi, a causa dell’inquinamento, delle piogge acide e dei mangimi chimici è vero l’opposto e cioè che l’assunzione di latte causa perdita di calcio dall’osso.

Che il latte contenga effettivamente molto calcio e che questo sia utile per l’osso è indubbio, ma è altrettanto indubbio che gli studi scientifici non documentino una riduzione del rischio di fratture ossee proporzionale al consumo di latte. Purtroppo, però, i risultati degli studi scientifici che non sono “utili” a chi deve vendere un prodotto, non vengono fatti conoscere né ai medici né alle persone, perché troppo spesso non vengono diffusi dai media e pertanto non raggiungono una copertura sufficiente per rimuovere i pregiudizi radicati nella mente di chi non si tiene costantemente aggiornato sugli sviluppi della ricerca.

Per quanto riguarda gli adolescenti, uno studio prospettico dell’Università di Harvard ha dichiarato che per ogni bicchiere di latte consumato quotidianamente fra i 13 e i 18 anni il rischio di fratture dell’anca in età adulta non diminuisce nelle femmine e addirittura aumenta significativamente del 9% nei maschi.

Perché il latte fa male?

Il latte attuale è un alimento che aumenta l’acidità generale dell’organismo (analogamente a quello che fanno i cibi industriali, i farmaci e qualsiasi sostanza chimica estranea al nostro corpo) e dato che il nostro organismo non lavora bene in ambiente acido (l’acidosi altera il funzionamento delle nostre reazioni enzimatiche), per contrastare questa acidità richiama sali di calcio dall’osso, demineralizzando quindi quest’ultimo e predisponendolo a possibili fratture future.

Qual è il latte peggiore?

Il latte di mucca è sicuramente il peggiore, mentre quelli di pecora e di capra, se gli animali sono stati allevati biologicamente, hanno una composizione più salutare di quello di mucca e quindi sono più accettabili anche se dobbiamo ricordare che le pecore e le capre, allevate biologicamente, mangiano molta erba inquinata perché bagnata dalle piogge acide (ricche di sostanze chimiche cancerogene a causa dell’inquinamento ambientale).

E’ bene aggiornare continuamente le nostre conoscenze alimentari, perché ciò che andava bene 40-50 anni fa non è assolutamente detto che vada bene anche oggi. 

Inoltre, dato che il Ministero Statunitense dell’Agricoltura (USDA) consiglia a tutti gli americani (dai bambini agli adulti, gravide comprese) di bere 3 o più di 4 bicchieri di latte al giorno e poiché sappiamo che l’USDA non è indipendente da forti pressioni industriali, consiglio anche di vagliare attentamente tutte le informazioni che ci giungono e di controllare sempre che siano prive di conflitti di interesse dichiarati o politicamente sospetti.

Per concludere il discorso sull’utilità del latte, sconsiglio vivamente di berlo:

  • ai “piccoli” perché sono troppo piccoli e deboli a livello immunitario e a livello di sviluppo biologico per difendersi dai danni del latte
  • ai “grandi” perché sono troppo grandi per fare ancora i piccoli e aver bisogno di essere allattati da un alimento tossico che, tra l’altro, non appartiene alla nostra specie.

 

Spesso le persone banalizzano i primi chili che perdono velocemente nel primo mese come “vabbè, è soprattutto acqua”, senza capire veramente l’importanza di questo calo iniziale.

 

Si tratta infatti di un segnale molto importante. In parte questo calo di peso è infatti dovuto all’esaurimento delle scorte di glicogeno, a cui è legata l’acqua, ma soprattutto al calo del livello di insulina, che provoca l’escrezione di sodio e acqua da parte dei reni. 

 

In seguito all’escrezione del sodio che era trattenuto nei reni per via dell’insulina costantemente elevata, viene rilasciata una grande quantità  di liquidi. 

La frutta non è un alimento essenziale vista l’enorme quantità di zuccheri che contiene.

Ad ogni modo, consapevole di ciò, se desideri la frutta fallo presente alla tua prossima consulenza.

MetodoBianchini ti offre anche questa straordinaria possibilità! 

Dal 2° mese puoi mangiare un pò di dolce appena concluso il pranzo o la cena. In questo caso devi però assolutamente evitare di mangiare il contorno di verdura. Quindi: pesce o carne + dolce.

Utilizza una delle ricette dolci MB che hai per la colazione.

La vita è troppo bella per mettersi a dieta! 

Nei primi 30 giorni bisogna evitare qualsiasi tipo di alcolici.

Dal 2° mese in poi posso bere un bicchiere di vino rosso a pranzo ma in questo caso devo evitare di mangiare il contorno di verdura (perchè il vino è già un carboidrato). Ovviamente in questo modo mi sazierò di meno.

Dal mantenimento posso gestirmi liberamente.

PROTEINE, GRASSI E CARBOIDRATI.

Se una persona smettesse di mangiare proteine, probabilmente morirebbe in qualche mese.

 

Se smettesse di mangiare grassi, morirebbe molto prima.

 

Ma se smettesse di mangiare carboidrati sfavorevoli come farinacei, dolciumi e alcool, sarebbe a posto per tutta la vita ed anzi sarebbe più in salute e con meno malattie degenerative.

MetodoBianchini è rivoluzionario perchè ti dà la possibilità di mangiare anche i carboidrati sfavorevoli ma al giusto orario biologico (colazione) permettendo di soddisfare il palato e il cervello, dimagrire e migliorare il benessere!

Cosa vuoi di più dalla vita?

 

ASSOLUTAMENTE NO! 

Anzi è esattamente il contrario.

Durante la fase di “attacco” del 1° mese non si possono assumere alcolici ne aceto perchè entrambi sono liquidi stimolatori di Gastrina, ormone secreto dall’apparato gastrointestinale, che stimola la secrezione dell’ormone chiamato Insulina che a sua volta genera la liposintesi (ingrassamento).

Se il suo medico curante è stato avvertito della sua malattia ed è d’accordo nel proseguire il percorso il consiglio è quello di non saltare l’appuntamento, Paolo Bianchini può farle le giuste variazioni del menù per riprendere nei migliori dei modi il percorso di benessere e dimagrimento, deve considerare che praticamente tutti i farmaci interrompono il dimagrimento.

In generale la quantità di acqua ideale si aggira tra 1,5/2 lt di acqua al giorno, per chi fa sport 3lt. Per il metodo è indifferente se naturale o gasata e se assunta a pasto o fuori pasto, l’importante è bere*!

Per facilitare l’assunzione di liquidi si possono assumere durante la giornata anche tisane alle erbe amare, NO infusi alla frutta, liquirizia, menta o con più di mezzo succo di limone al giorno*.

*L’acqua è in grado di penetrare nelle sostanze alimentari e dall’apparato digerente, attraverso il sangue, raggiunge tutti gli organi ed elimina le sostanze dannose dal corpo. Ecco perchè è indispensabile fornire acqua all’organismo!

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante e non si può usare da mettere nell’acqua.

A piacere ma al massimo entro le ore 14 e amari. Per il resto della giornata si possono bere tisane alle erbe amare (no infusi alla frutta) ed ovviamente acqua naturale o gasata (meglio se povera di sodio).

Vedi se vuoi anche domanda n° 9 in “Chiarimenti sui cibi e abbinamenti proposti nel menù”

Se ho terminato il percorso e sono nel mantenimento posso conciliare l’evento con il mio giorno libero e quindi sgarrare liberamente.

Se sono nella fase dimagrante devo ovviamente cercare di sgarrare il meno possibile prediligendo le proteine (carne o pesce). In queste occasioni speciali vanno bene anche tipi di carne o pesce che non sono presenti nel menù e possono essere cucinate come si desidera anche se sono unte, grasse o salate. Cosi facendo posso concedermi una fetta di torta o panettone, colomba ma devo evitare primi piatti e alcool.

 

Eviti di assumere altri cibi rispetto a quelli indicati nel suo menù. Può liberamente frullare i cibi indicati in modo da poterli mangiare senza nessuna difficoltà, continuare a dimagrire e accelerare la guarigione riducendo l’infiammazione. Unica accortezza eviti di mangiare le uova se sta assumendo antibiotici della classe dei sulfamidici.

La vera libertà è alimentarsi secondo ciò di cui ha bisogno il corpo, non di quello che ci impone il cervello o la società con le sue abitudini malsane.


Si ricorda che quando si sgarra nel 1° mese il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

CONSIDERANDO CHE:

  • Stia seguendo con scrupolo e perfetta aderenza le indicazioni del suo menù
  • Non stia assumendo farmaci come antibiotici, antinfiammatori, cortisonici o contraccettivi
  • Non stia vivendo un periodo di stress particolarmente intenso con nervoso ed arrabbiature quotidiane (attenzione perchè lo stress è deleterio per il dimagrimento e benessere)
  • Non abbia iniziato a praticare attività fisica intensa
  • Non stia fumando sigarette elettroniche con liquidi dolci o cremosi
  • Non stia usando dentifricio contenente dolcificanti artificiali come aspartame e saccarina

Ci sono altre 2 possibilità:

  1. Dopo un periodo dimagrante il corpo può decidere di prendersi un meritato “periodo di riposo” anche di a 2/3 settimane. Tutto ciò è fisiologico e bisogna accettarlo rimanendo sereni. Il dimagrimento riprenderà in maniera del tutto naturale. Se ci si stressa si blocca ulteriormente il dimagrimento!
  2.  Se è vicino al suo obiettivo significa che ha raggiunto il suo peso forma e il suo fisico ha trovato quell’equilibrio ideale per il quale oltre non ritiene di perdere peso. In questo caso l’aspetto in studio per il mantenimento.

La velocità di dimagrimento la decide il nostro organismo, ci possono essere dei giorni in cui non si dimagrisce ed è inutile stressarsi pesandosi ogni giorni, l’importante è pesare meno ogni fine mese. 

Quando si sgarra nella fase di dimagrimento il nostro “motore si ingolfa” e blocca completamente il dimagrimento, quindi è da evitare.

LA DONNA blocca il dimagrimento per circa 5/7 giorni

L’UOMO blocca il dimagrimento per circa 3/5 giorni

Questo accade indipendentemente dal tipo di sgarro che si commette, non esiste uno sgarro meno grave o più grave, non c’entrano nulla le calorie o i grammi!

Il miglior rimedio è quello di proseguire i giorni post sgarro seguendo alla lettera le indicazioni del menù, evitando qualsiasi personalizzazione.

Il nostro corpo considera uno sgarro che interferisce negativamente sul dimagrimento:

  • mangiare qualsiasi tipo di alimento biochimicamente non idoneo
  • Non rispettare gli orari dei pasti (7/8.30; 12/13.30; 19/20.30; a dormire entro le ore 23 e sveglia entro le ore 8)
  • saltare i pasti / digiunare
  • assumere farmaci, medicinali omeopatici o integratori solubili
  • praticare attività fisica che stressa il corpo

 

Praticare una regolare attività fisica fa certamente bene alla salute ed è consigliato dall’OMS ma ai fini del metodo non è necessaria perchè praticare sport può inibire il dimagrimento.

Vi spiego perché: durante l’attività fisica di intensità medio – alta il muscolo produce acido lattico, questo viene riversato nel sangue e trasportato nel fegato dove viene riconvertito in glucosio e riportato all’interno del muscolo. Questo glucosio in eccesso ovviamente passa nel pancreas dove secerne la secrezione di insulina che, a sua volta, inibisce la β-ossidazione ovvero quegli enzimi deputati al dimagrimento. Un processo fisiologico/biochimico semplicissimo ma che tutti (purtroppo) ignorano!

Come testimoniano i grandi medici dell’antichità, Ippocrate e Galeno, un corretto equilibrio alimentare è più importante di fare esercizio fisico.

Una volta raggiunto il dimagrimento desiderato si può  chiaramente svolgere regolare attività fisica.

Quando ci si alimenta in maniera corretta ed equilibrata si producono alcuni ormoni definiti della “Sazietà”.

Uno di questi ormoni si chiama Colecistochinina (CCK)  ed è un ormone secreto dopo un pasto dal duodeno.

 

La conoscenza del sistema biologico che regola la fame e la sazietà è fondamentale per prevenire l’aumento eccessivo di peso, la diminuzione del metabolismo e linvecchiamento precoce.

Gli spaghetti cotti al dente (massimo 5 minuti) hanno un indice glicemico basso (40), meno di pasta corta, ravioli o lasagne e meno dimolti frutti!. Questo perché il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione.

L’indice glicemico basso determina un minor rilascio di insulina (aumentando di conseguenza il senso di sazietà), promuove l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi; risulta quindi strategico per il nostro organismo.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI GLI SPAGHETTI A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA

Questa è una delle domande che mi porgete più di frequente. Vi darò una spiegazione semplice e soprattutto scientifica perché ci sono dei fondamenti biochimici ben precisi.

Sapete bene che con il metodo si insegna ad utilizzare tutti gli alimenti, anche quelli vengono vietati nelle diete, tuttavia, nella fase dimagrante il primo piatto (precisamente spaghetti o riso) è presente solo a colazione. Al risveglio, tra le 7 e le 8.30, il nostro corpo raggiunge il picco massimo di produzione dell’ormone cortisolo (detto anche ormone dello stress) che tra i molti effetti negativi ne ha uno molto positivo: aiuta a mobilitare i grassi in eccesso. Assumere in questo momento della giornata alimenti potenzialmente ingrassanti come spaghetti o riso in realtà NON INGRASSA, soddisfa il palato e il cervello! Tra l’altro, il nostro organismo, seguendo un preciso ritmo metabolico nelle ore del mattino favorisce la glicolisi (cioè metabolizza il glucosio).

Se dovessimo mangiare spaghetti / riso a pranzo o cena ingrasseremmo. In sostanza è come assumere un farmaco in un’ora corretta oppure sbagliata,  vi è una netta differenza!

Ovviamente questo “giochino” non funziona con tutti i tipi di carboidrati (biscotti, brioche, fette biscottate, ecc) che contengo anche molti zuccheri aggiunti.

Bisogna solo abituarsi qualche giorno a questo cambiamento.

Quando si raggiunge il mantenimento qualsiasi tipo di pasta o riso potrà essere assunta liberamente anche a pranzo o cena ma a quel punto saremo consapevoli di assumere un alimento in un orario errato per il nostro organismo e quindi non idoneo alla nostra salute.

SE NEL TUO MENU’ SONO PRESENTI SPAGHETTI O RISO A COLAZIONE RICORDATI DI:

  • CUOCERLI AL DENTE
  • NON AGGIUNGERE SALE IN ACQUA DI COTTURA
Organizzazione dei pasti a casa e fuori

Queste indicazioni possono essere molto utili in caso di gita fuori porta, al mare, allo stadio, ad un concerto o anche nel caso di un viaggio in auto, treno o aereo.

La cosa migliore è quella di portarsi l’avanzo della cena precedente all’interno di un tupperware.

Per chi non volesse ricorrere a questa soluzione allego 2 alternative molto comode e pratiche da portare con se.

PRANZO AL SACCO CLASSICO

INSALATA DI CETRIOLI E YOGURT

Saltare il pasto è uno degli errori più gravi che si possa fare se voglio ottenere certi benefici e risultati.

Assolutamente no! Questo è un errore da non fare, a maggior ragione se già sbaglio l’orario del pranzo la cena va fatta all’orario corretto per andare a ripristinare il prima possibile la situazione.

A cena devo comunque mangiare (poco se sono ancora pieno) un pò di proteina e un pò di carboidrato verdura. Basta poca quantità di cibo per ripristinare la situazione.

MAI SALTARE IL PASTO O PEGGIO ANCORA MANGIARE SOLO FRUTTA O BERE UN TE’ CON BISCOTTI PENSANDO DI RIMEDIARE!!!

Se nel suo menù non sono stati contemplati per il momento degli spuntini c’è un chiaro motivo per farle giungere l’obiettivo prefissato nel migliore dei modi, le consiglio di provare a saziarsi maggiormente a colazione. Ricordo che le quantità sono illimitate.

  • Se ha già terminato il percorso ed è nel mantenimento a vita può fare esattamente ciò che vuole, se dovesse ingrassare al ritorno basta semplicemente proseguire con il mantenimento e si ritorna al peso forma.

 

  • Se viceversa sta seguendo il percorso dimagrante perchè non ha ancora raggiunto il suo obiettivo La invito a prediligere, se possibile, i cibi che sono indicati nel suo menù. In vacanza è giusto rilassarsi ma pensi anche a non vanificare gli ottimi risultati che finora può aver raggiunto.

Una semplice regola per bilanciare il pasto: non si abbuffi con primo, secondo, dolce e pane. Se a pranzo si vuole concedere un primo piatto eviti altri farinacei in quel pasto e preferisca un condimento proteico tipo ragù o sugo di pesce, poi bilanci obbligatoriamente con un secondo di carne o pesce. A cena evitare il primo ma optare per un secondo + contorno di verdura. Quando possibile chiedere tutto senza sale. A colazione opti per il salato (es uova, toast salato, yogurt bianco intero con aggiunta di qualche fetta di prosciutto).

Non salti mai comunque nessun pasto e non si abbuffi di frutta (errore che commettono in molti d’estate al mare, vedere domanda su cosa mangiare in spiaggia), meglio bere molta acqua per dissetarsi.

Al ritorno a casa, per rimediare all’eventuale ingrassamento, riprenda regolarmente il suo menù senza variazioni o personalizzazioni. 

La cosa migliore è portarsi il pasto da casa come ad esempio un avanzo della cena precedente oppure può chiedere al ristorante di farsi preparare la proteina (carne o pesce) e se non trova la verdura indicata nel suo abbinamento può acconsentire ad una delle verdure che sono menzionate nel suo menù ( tra quelle indicate), il tutto ovviamente senza sale.

In questo modo ci si adegua al metodo senza problemi.

SI, sono importanti. Non dobbiamo considerare solo ciò che mangiamo ma anche l’ora in cui lo mangiamo per rispettare il nostro organismo seguendo un determinato ritmo metabolico. Assumere del cibo all’interno delle fasce orarie indicate significa che quel pasto avrà la maggior efficacia per il suo dimagrimento e benessere.

– colazione tra le 7 e le 8.30,

– pranzo tra le 12 e le 13.30,

– cena tra le 19 e le 20.30.

– a dormire tra le 22 e le 23.30

Se nel weekend si sveglia entro le ore 8.30 fa colazione altrimenti se si alza dopo beva solo caffè o tè ma è comunque da considerarsi uno sgarro che rallenta il dimagrimento. Bisogna mettere il nostro corpo nella condizione migliore di poter dimagrire.

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Se è costretta ad assaggiare può farlo ma non deve ingoiare quel cibo o condimento.

Queste indicazioni possono essere molto utili in caso di gita fuori porta, al mare, allo stadio, ad un concerto o anche nel caso di un viaggio in auto, treno o aereo.

La cosa migliore è quella di portarsi l’avanzo della cena precedente all’interno di un tupperware.

Per chi non volesse ricorrere a questa soluzione allego 4 alternative molto comode e pratiche da portare con se.

PRANZO AL SACCO CLASSICO

Ricetta Caesar Salad

Ricetta Macedonia di mela e yogurt MB

Ricetta Tortino ricotta e porro

 

Se ho terminato il percorso e sono nel mantenimento posso conciliare l’uscita al ristorante con il mio giorno libero e quindi sgarrare liberamente.

Se sono nella fase dimagrante non devo ovviamente sgarrare. Devo scegliere una proteina (carne o pesce) anche se non presente nel mio menù aggiungendo un carboidrato di contorno (es. verdure alla griglia o lesse).

Il 1° mese porta pazienza. In questo caso puoi bere solo acqua o una tisana alle erbe amara.

Dal 2° mese in poi puoi bere un bicchiere di vino rosso accompagnato sempre da una proteina come parmigiano o qualche fetta di affettato. Consiglio comunque sempre di non saltare la cena.

Se hai terminato il percorso e sei nel mantenimento puoi conciliare l’aperitivo con il giorno libero e quindi sgarrare liberamente.

Disturbi dei primi giorni

Accusare crampi alle gambe sicuramente non è piacevole tuttavia durante la prima fase del dimagrimento può accadere.

Si  accerti di:

  • assumere la giusta proporzione tra la proteina e il vegetale. Il carboidrato verdura deve essere circa il doppio della quantità di proteina ovvero carne, pesce o uova (es 100 gr di pesce e almeno 200 gr di verdura di contorno)
  • Non mangiare troppo poco (bisogna introdurre almeno 50/70 gr per ogni nutriente a pasto per ottenere un effetto benefico)
  • Non saltare nessun pasto
  • condire con abbondante olio d’oliva o burro
  • bere almeno 1,5 lt di acqua al giorno

Consiglio di insaporire utilizzando molto prezzemolo fresco (ricco di potassio).

Se i crampi dovessero persistere per più di 15-20 giorni recarsi dal proprio medico curante.

I primi giorni è possibile accusare: debolezza, sudore, capogiri, senso di vomito e nausea, poca lucidità, mal di testa, nervosismo.

Sono certamente sintomi non piacevoli ma sono la causa di una disintossicazione e di un positivo riequilibro ormonale, si risolvono al massimo entro 10-12 giorni. Cerchi di rispettare il suo corpo durante questo importante lavoro di riassetto, mangi in abbondanza e si riposi evitando qualsiasi sforzo fisico.

Se i sintomi dovessero essere molto intensi o dovessero persistere per più di 15 giorni si può recare dal suo medico di fiducia che valuterà la situazione e potrà tranquillizzarla. 

 

Durante la fase dimagrante avere stitichezza è assolutamente normale, è un effetto fisiologico causato dal dimagrimento.

Ad ogni modo indichiamo dei consigli per migliorare la fisiologica stitichezza:

  • assumere abbondante acqua (almeno 2 lt al giorno)
  • considerare la giusta proporzione tra la proteina e il vegetale. La verdura deve essere il doppio della quantità di carne, pesce o uova.
  • assumere un bicchiere acqua tiepida prima di coricarsi

Alla luce di quanto detto, può anche eventualmente recarsi dal suo medico curante che le può prescrivere un lassativo.

Un cattivo sapore in bocca o la bocca impastata sono sintomi tipici della depurazione iniziale. Verifichi di assumere la giusta quantità di liquidi. In primis bere acqua naturale o gasata almeno 1,5 lt nell’arco della giornata, ma può anche aromatizzarla con buccia di limone tritata (no succo di limone*)/zenzero fresco grattugiato, può lasciare in infusione una notte e bere al bisogno.

-tisane a base di erbe amare (non frutta) es: tiglio, finocchio, passiflora, camomilla (che non contengano dolcificanti o edulcoranti)

-può assumere una caramella delle ricette MetodoBianchini, considerando che è meglio disintossicarsi dall’abitudine del “sapore dolce” in bocca: a livello biochimico è nota la dipendenza che il dolce provoca a livello psichico e questo nuoce perché pensi che solo annusare un profumo dolce innesca nell’organismo un processo ingrassante.

Si sforzi a rinunciare nel primo periodo a caramelle che non siano quelle MetodoBianchini e si accorgerà che in breve tempo ne sentirà meno l’ esigenza.

*Il succo di limone difetta della fibre che hanno potere saziante.

Impari a divertirsi con creatività nella preparazione dei suoi piatti, sperimenti nuovi modi di insaporire e si accorgerà che gli alimenti acquisiranno un gusto nuovo che la soddisferanno. Mangiare insipido può causare questo disturbo che viene facilmente superato se si sa come insaporire senza sale. Si rifaccia alla domanda su come insaporire i cibi nel capitolo sotto “metodi di preparazione e cottura”.

 

Le consiglio di rivolgersi al suo medico curante per valutare il dosaggio, con il metodo la regolazione della pressione è uno degli effetti benefici e desiderati che conducono spesso il medico a togliere i farmaci per controllarla.

Probabilmente nel suo menù non è presente il pane per il primo mese, sono scelte di Bianchini. Faccia presente questo suo desiderio nella prossima consulenza e, se possibile, verrà inserito.

Tuttavia, il non riuscire a fare a meno di un cibo anche se solo per 1 mese, è di natura psicologica e quindi è bene valutare il suo grado di motivazione rispetto ad nuovo stile alimentare.

All’inizio del percorso, proprio per un positivo riequilibrio ormonale dell’intero organismo, anche il ciclo mestruale  ne può risentire. Tutto dovrebbe comunque già risolversi al massimo nel secondo mese. Se il disturbo persiste è consigliato rivolgersi al ginecologo per capire se il malessere potrebbe essere di tutt’altra natura indipendentemente dal cibo.

Partecipi il prima possibile al corso di nutrizione consapevole per approfondire alcune tematiche fondamentali e soprattutto aumentare la sua motivazione. Viceversa se non vuole dedicare 2 ore del suo tempo per la sua salute evidentemente le conviene disdire il prossimo appuntamento e lasciare l’opportunità di imparare a volersi bene utilizzando il cibo ad altri.

La colazione è ovviamente obbligatoria, si impegni per adottare questa sana e corretta abitudine alimentare.

Purtroppo, o per fortuna, ritenzione idrica e gonfiore non dipendono da ciò che si mangia ma da altro. Provo a spiegarlo in modo semplice. Quando ci troviamo improvvisamente in una di queste situazioni esemplificative:

  • rimanere abbandonati a se stessi,
  • dover lottare per l’esistenza,
  • sentirsi come pesci fuor d’acqua,
  • non sentirsi “a casa” nel proprio ambiente,
  • perdere tutti i punti di riferimento;

Il nostro cervello antico, cioè l’endoderma, “produce” un programma di supporto utile alla sopravvivenza: la ritenzione idrica. In sostanza, il nostro corpo, dopo aver rilevato la pericolosità delle situazioni citate, si preoccupa istantaneamente di non farci perdere, accumulando, l’elemento vitale per la sopravvivenza ovvero l’acqua. L’obiettivo della donna che è gonfia e ha ritenzione è quello di risolvere quindi al più presto una di queste situazioni che la fanno gonfiare e riempire d’acqua.

Discorso a parte per la cellulite, considerata un “semplice” squilibrio ormonale, migliorabile con il cibo.

E’ UTILE PARTECIPARE ALL'INCONTRO ``LEZIONE DI NUTRIZIONE CONSAPEVOLE``?

Si, è fortemente raccomandato, soprattutto per chi ha già “provato” diete prima di approcciarsi a MetodoBianchini.

UN UNICO INCONTRO PER SAPERE TUTTO!

Vi fornirà gli strumenti per MODIFICARE LE ABITUDINI sbagliate, sia alimentari che di stile di vita, nel rispetto del proprio benessere psico-fisico.

Vi sarà utile per aumentare la vostra MOTIVAZIONE e raggiungere facilmente l’obiettivo prefissato.

Vi aiuterà a SUPERARE LE DIFFICOLTÀ identificando e correggendo le idee e le emozioni disfunzionali che possono minare i propositi di dimagrire.

Vi insegnerà a METTERE IN PRATICA in modo efficace e costante le indicazioni di MetodoBianchini.

Vi spiegherà come non COMMETTERE ERRORI durante il percorso alimentare e CHIARIRVI definitivamente le idee sul metodo e sul cibo.

Vi farà conoscere la VERITA’ sul cibo una volta per tutte: «Ogni verità passa attraverso tre fasi: all’inizio è ridicolizzata, poi è violentemente contrastata, infine la si accetta come evidente» – Arthur Schopenhauer

La lezione di nutrizione consapevole prevede un unico incontro serale collettivo presso il nostro studio dalla durata di circa 2h. 

PROSSIMA SERATA GIOVEDI’ 9 NOVEMBRE ORE 20.15