
Cos’è l’Indice Glicemico?
L’indice Glicemico (IG) indica quanto il consumo di uno specifico alimento contenente carboidrati aumenti la glicemia, ovvero la concentrazione di glucosio nel sangue, in rapporto a quanto la farebbe innalzare un carico fisso di glucosio (zucchero) che ha un IG pari a 100.
Studi dimostrano che nei soggetti sani, soprattutto se in sovrappeso, un’alimentazione a basso IG possa dare benefici che vanno oltre la possibilità di prevenire il diabete. Infatti, a parità di nutrienti, attività fisica svolta e fattori di rischio, i cibi a basso IG migliorano la sazietà riducendo quindi l’appetito e contribuendo a controllare il peso con tutta una serie di benefici che ne derivano.
I cibi a basso IG sono in genere più ricchi di vitamine, Sali minerali e soprattutto preziose fibre, che in particolare se viscose, rendono i carboidrati meno accessibili agli enzimi rallentando l’assorbimento gastrico in modo che i carboidrati arrivano piano piano all’intestino e l’assorbimento del glucosio in circolo è più lento. Detto ciò va detto che nessun alimento va criminalizzato o bandito poiché conta la qualità dell’alimentazione nel suo complesso. Cerchiamo quindi di optare per cereali integrali a chicco intero come Orzo, Farro, Avena, verdure e frutta poco zuccherina ed evitare pane e riso bianco, patate e dolci.
Col passare del tempo i cibi a basso e moderato Indice Glicemico riducono il colesterolo, abbassano la pressione arteriosa e modificano in positivo la flora batterica intestinale. Possiamo quindi dire che il loro obbiettivo non risiede soltanto nel controllo glicemico ma va ben oltre. Impariamo allora a dare al nostro corpo la giusta “benzina” evitando bruschi picchi glicemici evitando di rovinare così il nostro “motore”.
Dr. Paolo Bianchini